Ebbene sì, ho provato a fare il ketchup a casa e sono molto soddisfatta del risultato!
Vi chiederete come mi sia venuto in mente di pastrocchiare con pomodoro e spezie quando potevo benissimo prenderne un tubetto al super. La scusa è nata da una vaschetta di petto di pollo che sarà a breve trasformata in delle succulenti pepite (non perdetevi il prossimo post!)…dovevo trovare una salsina nelle quale pucciare la ciccia, che non fosse la solita allo jogurt.
Mi sono detta ‘Perché non provare a fare il ketchup da sola? Ci sarà pure in rete una ricetta ‘naturale’ che non preveda coloranti, esaltatori di sapidità, aromi artificiali e conservanti?’
In questo modo, mi preparo delle piccole porzioni e sono sicura che non vadano a male! Dovete infatti sapere che a casa mia il ketchup e (un po’ meno) la sua cugina maionese sono praticamente degli sconosciuti; non ne facciamo uso, salvo in rarissime occasioni che poi regolarmente coincidono con tuffo del tubetto (abbandonato nel frigo per settimane) nel bidone della spazzatura.
Io ho scelto dei vasetti piccini in modo da aprire e consumare un barattolino alla volta. Quelli non aperti si conservano benissimo in dispensa per un anno (a patto però di sterilizzare i vasi!!!).
Mi sono messa all’opera… ho spulciato diversi blog alla ricerca della ricetta che facesse per me ed alla fine ho scelto questa di Cuocona perché meno complicata e più rapida di altre.
Ai più curiosi (gli altri possono passare direttamente sotto alla ricetta), lascio qualche notizia in più sul ketchup.
Contrariamente a quanto si possa pensare, questa salsa non proviene dall’ America ma dalla lontana Malaysia dove, nei primi decenni del diciottesimo secolo, venne scoperta dagli inglesi durante le loro esplorazioni. Nello stato asiatico si consumava infatti una salsa conosciuta localmente con il nome di kicap(ma anche kecap, o ketjap), a base di pesce o soia fermentati, la cui pronuncia in lingua inglese si trasformò nell’universalmente noto “ketchup”.
La prima persona a proporre la ricetta di questa salsa fu nel 1801 la statunitense Sandy Addison nel libro di cucina tradizionale americana Sugar House Book. Da allora in molti tentarono di migliorarne la formulazione, sino ad arrivare alla famosa ditta F. & J. Heinz, che lanciò la propria versione di tomato ketchup nel 1876 con lo slogan d’impatto: “Blessed relief for Mother and the other women in the household!”, traducibile con: “Finalmente un sollievo per Mamma e le altre donne di casa!”. Come a dire…’non sprecate tempo per la preparazione casalinga del ketchup che lo trovate bello e pronto in drogheria’. Da allora la ditta Heinz e il ketchup entrarono nella storia.
Tipica espressione del fast food (riuscite ad immaginare un hamburger senza la colata di salsa rossa?), la base del ketchup è il pomodoro, insaporito con sale, zucchero ed aceto (nelle preparazioni industriali vengono aggiunti anche addensanti, spezie, regolatori di acidità, conservanti).
Ma veniamo alla ricetta.
Per un barattolo bello grande (o 3 vasetti da 250ml) di KETCHUP TUTTO NATURALE vi servono:
-
2 carote pelate e tritate fini
- 2 gambi di sedano tritati fini
- 1 cipolla pelata e tritata fine
- olio e.v.o. q.b.
- 1 chiodo di garofano
- 1 peperoncino
- 1 pezzetto di zenzero fresco sbucciato e grattugiato
- sale q.b.
- 1 litro di salsa di pomodoro (per me Mutti)
- acqua q.b.
- 100 gr di zucchero di canna
- 40 gr di aceto di mele
Mettete carota, sedano e cipolla in una pentola con bordi alti insieme all’olio, aggiungete le spezie (chiodo di garofano e peperoncino), lo zenzero ed un cucchiaino di sale e fare saltare per qualche minuto.
Unite la salsa di pomodoro, un pò di acqua per diluirla, un ulteriore cucchiaino di sale e fate cuocere per 45 minuti a fuoco dolce e senza coperchio fino a quando la salsa non è ben ristretta. Al termine frullare il contenuto.
Rimettete sul fuoco e unire lo zucchero e l’aceto, lasciate cuocere per altri 30 minuti circa sempre a fuoco dolce e senza coperchio.
Regolate di sale se necessario (io ne ho aggiunti due cucchiaini e mezzo) e controllate che abbia raggiunto il giusto livello di densità (come quella di una marmellata un pò liquida). In caso contrario fate restringere ancora per qualche minuto.
Potete conservarla in frigorifero se decidete di usarla entro pochi giorni altrimenti va invasata in barattoli opportunamente sterilizzati (30 minuti dalla bollitura immersi in acqua inizialmente fredda) che si conservano in dispensa per un anno.
Grazie mille…anche a casa mia succede come a casa tua…si usano pochissimo sia ketchup che maionese, e a volte compro i tubetti tipo top down, che costano poco (e quindi uno pensa “per quel che costa tanto vale comprarla”…)…il risultato è lo stesso, che finiscono regolarmente nella spazzatura, perchè scadono prima di averli consumati anche solo per metà. La proverò senz’altro.
Un abbraccio
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