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Settimana intensa questa per il mio blogghino…non ho avuto così tante scadenze nemmeno quando lavoravo! Prima è toccato al pane alle olive e acciughe per Panissimo, poi è stata la volta della crescia sfojata per la prima partecipazione all’MtChallenge; oggi che è venerdì mi scapicollo corro per pubblicare una ricettina per Stefania e per il suo Gluten Free Friday.
Se non sopportate il pesce avrete già aperto e richiuso all’istante la pagina, magari per ritornarvi e curiosare sul prossimo post; se invece lo mangiate ma la triglia non vi fa proprio impazzire vi consiglio di restare e almeno leggere la ricettina, peraltro semplicissima…non sia mai che vi venga voglia di correre dal vostro pescivendolo. Se mangiate pesce ed adorate la triglia (come la sottoscritta) vi consiglio invece vivamente di provare questo piatto dai sapori straordinari.
L’idea l’ho trovata in un libro di Slow Food ‘Ricette di osterie e di porti marchigiani’, che ahimè mi rendo conto di aver sfogliato pochissimo! La padellata che vi regalo oggi è uno dei piatti proposti dai pescatori di San Benedetto del Tronto che custodiscono in seno all’Associazione dei pescatori anziani ed alla Cooperativa di pescatori di pesce azzurro ricette introvabili altrove. Ricette nate per caso, per consumare magari quello che il mare ha donato e che non si è riuscito a vendere. Oppure ricette nate a bordo dalla fantasia dei pescatori che, in mare per qualche giorno, dovevano arrangiarsi senza molte pretese.
Pochissimi ingredienti ma di qualità. Pesce freschissimo, triglie preferibilmente di scoglio pi prelibate di quelle di fango (ora le trovate facilmente in pescheria ad un buon prezzo). Limoni non trattati, i miei vengono dal carico di agrumi siciliani che ci ha visti sommergere da tarocco, clementine ed il famoso avocado. Pepe rosa, quello del supermercato ahimè almeno fino a quando non troverò una drogheria di fiducia che mi garantisca la provenienza di questa spezia così profumata e adorabilmente pandant con la liviera delle triglie.
Non mi resta che lasciarvi la ricetta ed augurarvi un buon fine settimana.
PADELLATA DI TRIGLIE AL LIMONE E PEPE ROSA (per 4 persone)
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900 gr di triglie (preferibilmente di scoglio) di piccole/medie dimensioni
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un ciuffo di prezzemolo
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3 limoni non trattati
- uno spicchio d’aglio (facoltativo)
- olio extravergine
- sale
- pepe rosa
Pulite le triglie togliendo le squame e le interiora (io ho tolto anche le teste), sciacquatele bene e disponetele in un tegame (se preferite potete utilizzare direttamente i filetti di pesce ricavati da voi o preparati dal vostro pescivendolo). Spremete un limone ed irroratele con il suo succo, unite olio extravergine, l’aglio ed il prezzemolo tritati.
Salate e coprite completamente il pesce con fettine sottili di limone. Cospargete con bacche di pepe rosa leggermente schiacciate.
Coprite il tegame con un coperchio e lasciate cuocere a calore moderato per una quindicina di minuti.
Servite caldo.
PAN OF LEMONY RED MULLETS WITH PINK PEPPERCORN (serving 4)
• 900 grams of red mullets of small / medium size
• a sprig of parsley
• 3 organic lemons
• a clove of garlic (optional)
• extravirgin olive oil
• salt
• pink peppercorn
Clean the red mullets by removing their scales and entrails (I also removed the heads), rinse well in water and place in a pan (otherwise ask your fishmonger to fillet and pinbone the fish). Squeeze lemon juice and sprinkle over the fish, then add the oil, the garlic and the parsley (roughly chopped).
Season with salt and tightly cover the fish with thin slices of lemon. Sprinkle with pink peppercorns slightly crushed.
Cover the pan with a lid and cook over moderate heat for about fifteen minutes.
Serve immediately.
Ammazza quanti impegni!!!!! Ma che bontà le trigliette cotte così.. son tanto tanto buone.. Ruberò l’idea quanto prima.. Un bacione e buon w.e. 😀
grazie Tesoro…buon weekend anche a te
Le triglie sono buone, sono buonissime. Dalle mie parti non si trovano, ma quando ho l’occasione di tornare in Italia una pasta me la faccio sempre preparare ( sono viziatissima quando torno!). Per cambiare proverò la tua ricetta! buona fortuna con tutte le tue scadenze!
sono uno di quei pesci che li odi o li ami…hanno è vero un po’ di spine ma basta solo un po’ di pazienza per portare in tavola un piattino delizioso e tremendamente semplice…
un abbraccio oltre oceano!
Silvia
L’ha ribloggato su MAXIMUSOPTIMUSDOMINUS.
fast and cheap…what else?
have a nice w.e.
io non amo le triglie per via delle tante spine ma questa padellata mi intriga non poco!!! Quindi visto che è un pesce che fa bene, penso che settimana prossima potrei provarlo. un bacio cara
se ti fai preparare i filetti dal pescivendolo hai praticamente risolto…
bacioni
Non ricordo di aver mangiato delle triglie, almeno negli ultimi anni, ma amo il pesce e sono certa che mi piacerebbero…potrei provare con il sale rosa agli agrumi che ho fatto per Natale…anchr lì c’è del pepe rosa, e insieme a gamberoni e calamari è buonissimo!
Un bacio grande e buon fine settimana!
io le triglie le adoro…soprattutto immerse in un sughetto di pomodoro e mangiate con un bel piatto di spaghetti!
il tuo sale agrumato ci starebbe benissimo…quasi quasi me lo preparo anche io!
un abbraccio e buon weekend anche a te…
A me il pesce piace solo così, nella sua semplicità e nel rispetto del suo sapore, senza cotture eccessive o aromi eccessivi… il pepe rosa lo acquisto in una drogheria antichissima della mia città e mi sembra migliore di quello del supermercato, se vuoi appena ci vado per me te ne spedisco un po’ così lo provi! Semmai divento la tua pusher di spezie…. 🙂
Un bacio, Tatiana
pusher di spezie? interessante….molto interessante
magari ti faccio prendere anche altre cose che comprate al supermercato valgono davvero poco…tu mi raccomando avvisami quando stai per andare!!!
un abbraccio e buon weekend
Sul blog c’è il contatto diretto con la mia mail: mandami lì il num. di cell che così ti avviso in tempo reale perchè io decido qdo mi si libera mezzora.
ti ho inviato msg in facebook perché ho fatto prima…grazie tesoro e bacioni
E di che? Un bacio!
Ecco una ricetta che nella sua semplicità di esecuzione nasconde sapori squisiti!
è proprio vero cara Silva…3 ingredienti, pochi minuti di preparazione ma un grande effetto per gli occhi e per il palato
un abbraccio e buon weekend
ehhhhh ma quante scadenze! 😀
che bella sei, sei rinata da quel giorno x vero? 😉
qst tue trigliette devono essere deliziose e buonissime! io non le prendo mai,.,chissà perchè…domani ci mando l’ale! 🙂
rinata è proprio il termine giusto!
beate tu tesoro che mandi il marito a fare la spesa…io mio anche con lista super-dettagliata, mi chiamerebbe ogni 10 secondi!!!
bacioni
grazie! nonostante tutto il da fare hai avuto tempo di dedicarci cotanta bontà!! bravissima!! un caro saluto a nome di tutte. ciauuuuu . Sonia
ma certo…ho voluto farlo per voi! la ricettina era pronta bastava solo scrivere due righe…che poi alla fine non sono mai due!
ciao
Silvia
Lo sai che il mio ex fidanzato ha fatto la sua tesi di laurea sulle triglie di scoglio? Quelle di fango non le ho mai viste né mangiate… la ricetta mi intriga un sacco e adesso ho un motivo in più per comprarle!
P.s. Ma lo sai che i miei pargoli, quando erano più piccoli pensavano che io cucinassi solo per partecipare ai contest? 😀 Dura la vita delle food blogger! 😀
pensa Stefania che non sono così tanto legata ai contest…però oramai ci sono appuntamenti ai quali non posso mancare!
sai che mi hai fatto ripensare sul tema triglie e mi sono accorta di aver scritto una baggianata…ora vado a correggere…sono le triglie di scoglio quelle più pregiate e care ma anche più difficili da trovare, almeno per chi non abita vicino al mare come me
buon weekend ed alla prossima ricettina gluten free…
Silvia
Mi piacciono da matti questi piatti di pesce profumati e veloci..non vedo l’ora di provarlo 😀 Grazie della ricetta cara e felice we anche a te ❤
ma sì questo piattino potresti provarlo…facile, veloce e sano come piace a te cara Consu!
e poi tu hai la fortuna di vivere in una citta di mare
bacioni
le triglie le amo. magari un po’ impreco fra lische e squame, ma le amo lo stesso perché hanno un sapore di mare che pochi pesci hanno, secondo me.
e questa tua interpretazione è perfetta. semplice ma raffinata. che valorizza il piatto.
grazie per aver partecipato al GFFD, ne siamo onorati
sai credo che quando con poco…che dico pochissimo…possiamo unirci intorno ad un tavolo con persone che purtroppo devono rinunciare a qualche ingrediente non possiamo che essere felici!
è solo mettendosi nei panni degli altri che si dimostra vero rispetto ed altruismo
alla prossima ricettina per il GFFD
ciao
Silvia
San Benedetto del Tronto è vicinissimo a dove vivo:) E’ davvero una bella ricetta, a casa farebbero follie! Un abbraccio
Davvero? Io amo quei posti..
Ho lavorato due anni a Porto San Giorgio e vengo spesso dalle tue parti perché mia sorella abita lungo la costa
Se lo provi fammi sapere se vi è piaciuto!
ciao
Silvia
Il pesce mi piace così come i libri di slowfood… Ne ho vari della serie osterie d’Italia! ….questa idea la segno! Ottima!
Si prepara in un attimo ed è davvero piena di gusto…
Quanto mi manca il pesce! In Sicilia me lo son fatto preparare spesso da mia madre 😀
Deve essere uno spettacolo questo piatto! Spero di leggere altre ricette introvabili! Un grande abbraccione ed a presto!!!
non mancherò di postare altre ricette introvabili…almeno così dicono i pescatori!
un abbraccio
Mi sembra di sentire il profumo da qui!!! Buona settimana 🙂
grazie anche a te carissima!
un abbraccio
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Io sono sempre in cerca di ricette semplici e sfiziose per mangiare pesce buono e giusto..
Questa casca proprio a fagiolo, cara mia.. e mi sa che te la copierò assai presto!