Le boulot 100% semola e semi di zucca a lievitazione naturale…depressi noi?

boulot solo semola

primaveraboulot solo semola(scroll down for english version)

Sembra. Riporto per come è stata pubblicata, ma sembra  che le persone che adorano impastare (e che pur di ottenere una pagnotta dalla crosta super croccante e dalla molica piena di alveoli sono disposte ad alzarsi ad orari folli, a studiare le più sofisticate tecniche di taglio finanche a parlare con il loro lievito madre come se fosse un essere vivente) abbiano sofferto di depressione ed abbiano tentato (magari riuscendoci) di guarire mettendo le mani in pasta.

Provo a riavvolgere la mia vita di qualche mese e rifletto. Pastrocchio si è accasato nel mio frigo il 14 dicembre scorso…è accaduto all’improvviso…dopo due giorni di occhi gonfi per un esito negativo, probabile sulla carta ma fino alla fine inaspettato,  decido di asciugarmi le lacrime ed andare avanti…un messaggio ricevuto da un’amica scoperta tramite il blog…l’incontro in un bar ed il ritorno a casa con un barattolino di lievito madre nella borsetta.

A distanza di 3 mesi mi rendo conto che forse Pastrocchio è stato la mia salvezza e che se non avessi avuto lui per sfogarmi mi sarei iscritta ad un corso di kick-boxing o, ancora peggio, mi sarei messa ad urlare verso il cielo fino a sentire indolenzite le mascelle.

Voi che come me avete ceduto alla lievitazione naturale e che non vi addormentate prima di aver pensato al prossimo vostro pane, cosa ne pensate?

Nel frattempo vi mostro il mio boulot,  il formato scelto questo mese dall’école di boulangerie di Panissimo, che si contraddistingue per un taglio netto che attraversa il pane da un capo all’altro. Ho voluto rifare il pane di semola (che è stato oltretutto il mio primo esperimento con Pastrocchio), evitando questa volta di spezzarla con farina 0 e realizzando dei filoncini perché ho letto essere il formato ideale per preparare crostini.

I semi di zucca dovevano in realtà finire all’interno ma essendomene dimenticata sono andati a decorare sommariamente due dei quattro filoncini…per cadere definitivamente al momento del taglio!

I buchini ci sono…non tanti ma ci sono…avrei solo dovuto cuocerlo qualche minuto in più ma considerato che il forno che ho nella casa di campagna ha luce fulminata e termostato sballato non posso che essere soddisfatta. Tagliato a fette e biscottato (a mo’ di crostino appunto) era buonissimo.

boulot solo semola

boulot solo semola

Questa ricetta va alla raccolta mensile di Panissimo di Sandra e Barbara ospitata questo mese dal Castello di Pattipa.

nuovo italia

FILONCINI DI SEMOLA A LIEVITAZIONE NATURALE CON SEMI DI ZUCCA (per 4 filoncini da 200 gr circa ciascuno)

  • 600 gr di semola rimacinata di grano duro biologica
  • 400 gr di acqua
  • 150 gr di pasta madre rinfrescata e matura
  • 1 cucchiaino di miele (per me malto)
  • 1 cucchiaino di sale
  • semi di zucca

ore 14.00.

Rinfrescate la vostra pasta madre, sciogliendola in metà del suo peso di acqua ed aggiungendo lo stesso peso di farina. Formate una palla omogenea, fate un taglio a croce e mettete a maturare per 3/4 ore.

Nel frattempo fate un autolisi mescolando la farina di semola con 220gr di acqua. Io ho mescolato a mano ma potete utilizzare la macchina del pane (MDP) o l’impastatrice per 3 minuti fino ad ottenere un impasto sbricioloso. Coprite e fate riposare.

ore 18.

In una ciotola spezzettate la pasta madre del peso indicato sopra (quella in eccesso riponetela in un vasetto e mettetela in frigo fino al rinfresco successivo) ed unite la restante acqua (180 gr). Aggiungete la restante semola, il malto ed impastate con MDP o impastatrice per 20 minuti. Dopo 5 minuti unite anche il sale.

L’impasto da molle diventerà liscio, compatto ed omogeneo. Togliete l’impasto dalla MDP/impastatrice e trasferitelo in una ciotola, coprite con la pellicola o un canovaccio umido e fate riposare per un’ora.

ore 19.30.

Infarinate il piano di lavoro e con l’aiuto di una spatola ribaltatevi sopra l’impasto, allargate delicatamente con le mani fino a formare un rettangolo. Fate le pieghe a 3 dividendo idealmente il rettangolo in tre parti lungo il suo lato lungo e piegando le due estremità verso l’interno sovrapponendole. Aspettate una mezz’ora, ruotate l’impasto di 90°, riallargatelo con le mani e ripetete lo stesso procedimento. Girate a questo punto l’impasto affinché la chiusura delle pieghe resti sotto, arrotondate leggermente e mettete in una ciotola unta d’olio.

Potete vedere qui tutti i passaggi fotografici delle pieghe.

Coprite la ciotola con la pellicola e mettete in frigorifero.

Potete lasciare l’impasto in frigorifero quanto volete, una notte o un giorno intero. Fintanto che rimarrà al freddo la lievitazione è infatti sospesa.

ore 8.00 (del giorno successivo).

Tirate la ciotola fuori dal frigo a fate acclimatare l’impasto a temperatura ambiente per 3-4 ore. La scorsa volta l’ho messo nel forno spento con la luce accesa questa volta invece ho tirato fuori la ciotola alle 3.30 di mattina (no comment please…colpa della piccola pulce che si è svegliata a quell’ora ed è voluta venire nel lettone) e l’ho lasciata a temperatura ambiente fino alle 9.30.

ore 13.00 (oppure 9.30 se siete disposte a rimettere la sveglia)

Ribaltate l’impasto su un piano di lavoro abbondantemente cosparso di semola dividetelo in 4 parti; formate dei filoncini come mostrato in questo video disponendoli su una teglia coperta con carta da forno. Bagnate leggermente i semi di zucca e disponeteli sulla superficie.

Lasciate lievitare al caldo per 2-2 1/2 ore quindi incidete il pane con una lametta per rasoio montata su uno stecco per spiedini (vedi video) e lasciate lievitare 30 minuti.

ore 16.00.

Accendete il forno alla massima temperatura, cioè 250°C possibilmente statico e mettete un pentolino sul fondo.

Quando il forno è arrivato a temperatura, versate un bicchiere di acqua presa dal rubinetto nel pentolino ed inserite subito la teglia.

Cuocete per 15 minuti alla massima temperatura poi abbassate la temperatura a 220°C e cuocete per altri 25/30 minuti circa.

Durante gli ultimi 10 minuti lasciate la porta del forno aperta a fessura mettendo un cucchiaio di legno nella chiusura per fare spessore. In questo modo favorirete la fuoriuscita dell’umidità creatasi in cottura.

Il pane è cotto quando ha raggiunto una bella colorazione e bussando sul fondo con le nocche delle mani emette un suono profondo, come fosse vuoto.

Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella.

NATURALLY LEAVENED SEMOLINA LOAVES WITH PUMPKIN SEEDS (making 4 200 gr loaves)

  • 600 grams organic durum wheat semolina
  • 400 grams of water
  • 150 grams of sourdough, refreshed and mature
  • 1 teaspoon of honey (I used malted barley syrup)
  • 1 teaspoon of salt
  • pumpkin seeds

2 p.m.

Refresh the sourdough starter by dissolving it in water, half its weight. Add the bread flour, the same weight of the starter (ex. if you have 100 gr of sourdough starter add 50 gr of water, then 100 gr of flour). Work by hands until a firm ball forms, cut cross-wise with a sharp knife and set aside to rise for 3-4 hours.

Meanwhile  mix together the flour with 220 gr of water. This time I mixed by hands but you can use instead the bread machine or a standing mixer (kneading hook attached) for some minutes until you obtain a crumbly mixture. Cover with clingfilm and set aside to rest.

6 p.m.

In a bowl dissolve 150 gr of mature sourdough starter (store the excess in a jar and refrigerate until the next refresh) and add 180gr of water. Mix in the reserved semolina flour, the malted barley syrup and knead for 20 minutes. After the first 5 minutes add the salt.

After 20 minutes the dough will turn out smooth, compact and omogeneous. Remove it from the bread machine/stand mixer and transfer into a bowl; cover with clingfilm or a damp clean cloth and let rest for an hour at room temperature.

7.30 p.m.

Using a large spatula transfer the dough on a floured working surface. Fold the dough in thirds, like a letter, gently stretching it. Turn the dough 90° and repeat the same procedure. Turn the dough upside down so that folds stay at the bottom. Shape it round-like and transfer into a bowl lightly oiled.

This link shows you how to fold the dough.

Cover with clingfilm and refrigerate. You can leave the dough in the fridge 12 or even 24 hours. As long as the dough remains in the cold leavining is in fact suspended.

8.00 a.m.(the following day).

Take the bowl out of the fridge and keep at room temperature for 3-4 hours. Last time I stored it in the oven with the light on but this time I was waken up by my child at 3:30 a.m. and I just took the bowl out of the fridge and left it on the kitchen table till 9.30 a.m.

1 p.m. (or 9:30 a.m. if you dare waking up during the night)

Transfer the dough on a well floured work surface and divide in four; shape loaves as shown in this video then place them on a baking sheet covered with parchment paper. Wet pumpkin seeds and spread over each loaf.

Let rise in a warm palce for 2-2 1/2 hours then score the bread with a razor blade attached to a skewer (see video indicated above) and let rise again for 30 minutes.

4 p.m.

Preheat the oven to maximum temperature, 250 ° C/482° F preferably static and put a pan on the bottom. When the oven has reached temperature, pour a glass of water into the saucepan and put immediately in the baking sheet. Bake for 15 minutes at maximum temperature then lower to 220 ° C and bake for another 25/30 minutes.

During the last 10 minutes, leave the oven door slightly open by putting a wooden spoon in the closing. This will allow the steam to come out. The bread is cooked when it has reached a nice coloring and knocking on the bottom with the knuckles emits a deep sound, as empty.

Remove from the oven and let cool on a wire rack.

boulot solo semola

65 pensieri su “Le boulot 100% semola e semi di zucca a lievitazione naturale…depressi noi?

  1. The Master Of Cook

    Silvia, finora visto che ho fatto fuori almeno 5 generazioni di lievito madre, la mia fonte di depressione è proprio il lievito… aspetto il clima mite per dare qualche speranza in più alla 6 generazione..
    🙂

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  2. Diversamente Latte

    Ciao Silvia! La mia pasta madre (oggi compie 10 giorni) si chiama Briciola e so che mi darà grandi soddisfazioni 😉 e so anche che sembro pazza!! Per ora ho iniziato a fare il pane con il lievito di birra e ho scoperto che non c’è cosa più bella che impastare e sporcare di farina ovunque (anche se poi pulire diventa uno stress)! Prima di addormentarmi penso a quale sarà il prossimo impasto, a quando dovrò fare il rinfresco… Insomma impastare è diventato un ottimo antistress sopratutto in quelle occasioni in cui vorresti “prendere a testate il muro o addirittura qualcuno” che, nella vita di tutti i giorni sono parecchie quelle volte 😉 A presto!!
    Alexandra (Diversa-mentelatte)

    Rispondi
  3. Claudia

    Non so dirtelo… sarò strana ma a me impastare non toglie lo stress.. anzi! diciamo che se impasto o cucino quando stogiù di morale.. faccioio dei gran pastrocchi.. Mi riescono le cose quandosono di umore adatto… Però.. sai cosa mi ha aiutato nei periodi neri quando il buio più totale era ciò che sentivo di avere intorno a me?il blog… questo si.. Non so cosa ti successe a dicembre.. ma forse posso immaginare.. forse.. Un abbraccio forte e complimenti per il pane.. io adoro la semola… e i semini sopra anche! smack

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  4. rise of the sourdough preacher

    Silvia io mi ripeto.
    Il tuo boulot è bellissimo, la spaccatura ti è venuta ad arte, il colore è perfetto…fidati ti invidio perché il mio forno è una ciofeca…chissà se otterrò mai un colore bruno dorato come questo!
    Brava bravissima…e intanto mi è venuta voglia di un pane alla semola 😉
    Un abbraccio grande
    Lou

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      credo proprio che il prossimo investimento sarà il forno…però sai ne vorrei uno da 90 cm che cuoce a vapore…forse chiedo troppo e mi tengo ancora per un po’ questo
      bacioni tesoro e buon fine settimana

      Rispondi
      1. rise of the sourdough preacher

        Eh, non me lo dire mia cara Silvia, che essendo in affitto e broke questo sogno per ora nn lo potrò realizzare 😦
        Mi accontento di padelle di acqua e dello spruzzino per fare vapore 😀
        Un abbraccio grande e buon weekend
        Lou

  5. Terry

    Io l’ho detto tante volte, quando sono nervosa e triste, metto della farina sulla spianatoia, prendo la mia Pamina e impasto! Si, o avuto una depressione lo scorso anno, dovuta alla perdita del lavoro e impastare mi ha aiutata moltissimo, così anche il mio blog e voi, amici di Panissimo! Fatto questa confessione ti ripeto che il tuo Boulot è bellissimo e i piace proprio tanto tanto. Ti abbraccio cara

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      grazie Terry per le tue parole…mi spiace che tu abbia perso il lavoro ma credo che nessun male venga per nuocere! vedrai che troverai nuove soddisfazioni in altre cose…a partire dalla cucina!!!

      un abbraccio e buon fine settimana

      Rispondi
  6. zuccherando

    Ti capisco benissimo! Il mio ultimo pensiero prima di dormire va a lei, Jiunana, la mia pasta “figlia”, a quando devo rinfrescarla, a cosa posso dar vita con un pezzettino di lei…e forse forse mi sembro un pò matta anche io….per me non è stata salvifica la sua creazione, ma devo dire che dopo aver impastato sto molto meglio, scherzando un giorno ho detto a mio marito che panificare riequilibra i miei chakra…è forse è vero, non era uno scherzo! Il tuo pane è meraviglioso, adoro quello di semola! Il colore della crosticina perfetto…immagino lo scricchiolio magico della scrosta ad una leggra pressione…per tutto il resto ti sono vicina, un abbraccio!

    Rispondi
      1. zuccherando

        forse avrai letto che mio marito sta studiando il giapponese, junana è il numero 17, perchè ho dato l’avvio alla fermentazione di miele, acqua e farina il 17 gennaio…un venerdì! Così lui ha cominciato a chiamarla così…Il weekend profuma sempre di pane!!! Baci

  7. martina

    Tra le foto e il pane non so bene cosa mi isipiri di più. So solo che ultimamente, con tute ste panificazioni fantastiche, me la stai facendo davvero penare ( in senso positivo ovvio) l’attesa per il mio futuro “pastrocchio” … 😉

    Rispondi
  8. consuelo

    Ti capisco perfettamente e molto spesso l’ho esplicitato…panificare e mettere le mani in pasta mi ha salvato molte volte ^_^
    La tua proposta di oggi è davvero strepitosa e non esiterò dallo sperimentarla ^_*
    Buona giornata tesoro ❤
    la zia Consu

    Rispondi
  9. Erica Di Paolo

    Allora forse sarebbe terapeutico anche per me adottare un Pastrocchio! ^_^ Se considero che i miei lievitati sono con lievito madre secco e mi danno già tante soddisfazioni….. no, non posso permettermi questa dipendenza.
    Guardo le tue meravigliose creazioni e mi sfogo in altro modo. Urlando al cielo.
    Un abbraccio grande.

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      ma sì forse fai meglio ad urlare al cielo perché se solo provi il lievito madre sei finita!!! con tutti le riflessioni che fai per creare i tuoi magnifici piatti, se dovessi fare il pane rischieresti di non dormire l’intera notta per l’abbinamento perfetto…però io vorrei tanto vedere un tuo pane!!! proprio tanto…
      baci

      Rispondi
  10. Laura the Baker

    che bello questo pane Silvia… io lo ammetto, sono una scostante, ma giurin giurella con questo bel boulot dal taglio netto mi hai fatto venire voglia!

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      è un po’ infatti che non leggo tuoi post (ma per sicurezza son venuta a vedere perché non riesco a star dietro a tutto…)
      sai io ora che sono a casa ho molto più tempo e siccome il pane una volta al giorno lo mangiamo mi diverto a sperimentare…questi filoncini erano davvero favolosi!

      dai dai regalaci qualche altra meraviglia…sei così brava a panificare!!!

      a presto
      Silvia

      Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      grazie tesoro…sono in pieno trip…leggendo i tuoi post mi hai fatto venire voglia di creare le mie ricette di pane…stasera ci provo!
      un abbraccio

      Rispondi
  11. coccolatime

    ma che belle foto…..un pane stupendo….sei diventata bravissima…sulla teoria del pane antistress…io ci credo…penso che cucinare sia proprio antistress…e che per cucinare ci vuole il cuore …e l’animo leggero….io non riesco a cucinare se sono incavolata….ho bisogno di armonia intorno!!!

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      bravissima è esagerato…con il pane me la cavo meglio che con le foto… devo solo decidermi a studiare un po’ di fotografia ma non trovo mai il tempo! tu sei una grande fonte d’ispirazione con i tuoi scatti che sembrano quadri!

      un passino alla volta…

      Rispondi
  12. Chiara

    tesoro allora spero che abbia lo stesso effetto positivo anche su di me il mio nuovo amico Silvino!! 🙂
    il primo esperimento è andato maluccio, la treccia sapeva troppo di acido, forse non ho aspettato abbastanza dopo averlo rinfrescato…ma io non demordo e ci riprovo! Magari proprio con questa splendida pagnotta!! un abbraccio carissima

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      se hai bisogno di qualche dritta…per quello che me ne intendo….sai dove trovarmi!
      dai dai voglio vedere allora un bel boulot!!!
      bacini

      Rispondi
  13. lapetitecasserole

    Io con il pane ho un rapporto ancora troppo immaturo, stiamo imparando a conoscerci, niente di serio per adesso. Speriamo che non si comporti male e non mi faccia soffrire, sono sensibile.
    Lo dico a bassa voce, ma non ho mai utilizzato il lievito madre. Mia mamma in compenso se lo cura come un terzo figlio, sospetto pure che gli abbia fatto un regalo a Natale. Quando sono ripartita dopo a gennaio voleva darmi un “pezzettino” della sua creatura, ma io non me la sono sentita di affrontare la dogana Canadese con il lievito madre in valigia… certo peró che a vedere il tuo pane me ne pento, vediamo se a Giugno mi faccio coraggio. Intanto le passo la tua ricetta!

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      addirittura il regalo a Natale…non sei gelosa?
      chissà davvero cosa avrebbero detto alla dogana se ti avessero trovato il lievito nella valigia…vedrai che ne prendi un pezzettino la mamma sarà contenta!!!

      Rispondi
  14. cucinaincontroluce

    Io me ne rimango in estasiata ammirazione perchè di discutere con la pasta madre non ne ho nè il tempo nè l’energia, mi basta farlo con mio figlio, quindi me ne sto a bocca aperta perchè questo pane è meraviglioso!!!
    Un bacione!

    Rispondi
  15. Isabel

    Ma quando mi piace mettere le mani in pasta! Se sono triste o preoccupata, mi dà sollievo; se sono allegra e felice, mi apre un mondo da favola!!
    Una favola come il tuo pane che mi sembra davvero ottimo!
    Ciao
    Isabel

    Rispondi
  16. Erika Scarafia

    Ciao Silvia, la presentazione della tua ricetta, tra l’altro perfetta e sicuramente ottima, mi ha fatta sorridere :-). Come ti avevo detto, ho iniziato il corso di panificazione naturale proprio lunedì e in effetti appena arrivata (ci siamo trovati tutti in una saletta di un ristorante) sembrava quasi un incontro dell’anonima alcolisti, ma vista l’idea che dici tu che hanno le persone sugli “impastatori depressi” potrei dire che l’incontro è stato dell’anonima pastamadristi 😉
    Per la serie: “Ciao a tutti sono Erika ho iniziato ad impastare con il lievito madre e non riesco più a smettere” Ahahah 😀
    A parte gli scherzi, anch’io da lunedì mi prendo cura della mia creaturina, che ho chiamato “slimer” e attendo la giusta maturazione per iniziare a produrre, ma a dirti la verità ho un po’ di timore 😦 tutti questi passaggi e il tempo che ci vuole per arrivare al prodotto finito mi fanno venire un po’ di ansia da prestazione …. ecco! Ora si che mi deprimo 😉

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      come ti capisco…mi piace l’anonima pastamadristi!!!
      no…nessuna ansia…vedrai che le prime volte leggerai le ricette 10 volte poi arriverà la volta che farai di testa tua seguendo gli schemi che hai imparato!
      non vedo l’ora di vedere i tuoi primi esperimenti…

      ma la pasta madre l’avete quindi creata da zero quella sera? immagino vi rincontriate per imparare le pieghe, la pezzatura, i tagli….anche se credo basti vedere qualche foto e provare

      Rispondi
      1. Erika Scarafia

        Ciao Silvia 🙂 La pasta madre l’abbiamo creata insieme, in questo modo: gli organizzatori del corso hanno creato precedentemente uno “starter” facendo macerare per 48 ore delle mele frullate, poi il risultato filtrato, l’hanno portato la sera che ci siamo incontrati e abbiamo miscelato ognuno nel proprio barattolino lo starter con acqua e farina.
        In realtà per le pieghe ed il resto, ce lo spiegheranno, ma mi sto documentando un po’ in internet, perchè per la prossima lezione dobbiamo già portare il pane fatto da noi, per il momento utilizzando 2 gr di lievito di birra su 1 kg di farina, perchè la pasta madre non è ancora abbastanza matura. Leggendo la ricetta che ci hanno dato loro, credo che passerò tutta la domenica a fare quello, ci sono dei tempi di lievitazione e di riposo dell’impasto allucinanti, è proprio questo che mi spaventa un po’, mi pare una cosa lunghissima da realizzare.

      2. la Greg Autore articolo

        interessante il pane con due grammi di lievito di birra…non oso immaginare i tempi di lievitazione! dai dai che ce la puoi fare….se hai qualche dubbio chiedi pure…non ne so molto ma magari per quello che ti serve!

      3. Erika Scarafia

        Si i tempi sono lunghissimi, in questo modo anche con lo lievito di birra si può ottenere una panificazione naturale.
        Mi impegnerò per riuscirci, nonostante io mi faccia prendere dall’ansia di fronte alle novità, le sfide sono stimolanti e non amo uscirne sconfitta 🙂
        Grazie mille per il supporto. Ciao carissima e buon week end

  17. marilenainthekichen

    Sono senza parole davanti a quest’opera Silvia!!! E soprattutto con un’acquolina che non to dico….. BRAVA BRAVA BRAVA e poi per il resto, quando siamo un pochino giù ci sono solo 2 cose che possiamo fare per star subito meglio; abbracciare chi amiamo o IMPASTARE!!!!Vero Vara Silvia? Sogni d’oro :lol;

    Rispondi
  18. ChgoJohn

    I, too, bake with sourdough but never have I used 100% semolina flour. I’ve used only 50% semolina. Your bread loaves are wonderful and have such a nice color. I must try using 100% next time. Thank you for the inspiration. 🙂

    Rispondi
  19. Terry

    Forse allora sarebbe utile a me allevare il lievito madre ora.. visto che anche per me è stato un anno lungo e pesante ed il morale fa up and down! complimenti per questo pane stupendo…adoro i semi di zucca 😉

    Rispondi
  20. mogliedaunavita (@mogliedaunavita)

    ecco, io quel giorno non sapevo della tuo momento down, ti invito a urlare e a correre con me quando ti serve, ma mi ha fatto felice spacciare la mia madrina a una panificatrice come te. io col pane non mi cimento proprio. io vado di stuzzichi e pizza come se non ci fosse un domani 😉 questo pane è per fet to. baci

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      eh sì venivo proprio da due giorni di lacrime da coccodrillo…Pastrocchio mi ha salvato anche se mio marito dice che ora sono esaurita dietro al pane…poi però se lo magna!!!

      accetto l’invito a urlare e correre (sono un po’ arrugginita ma ce la posso fare) con te…ma ricordati che io ci sono anche per stendere il mattarello!

      ma sei guarita???

      Rispondi
  21. lucia

    A me sembra perfetto questo pane e anche la mollica!!! Mi manca il sapore del pane a lievitazione naturale ma adesso non ho il tempo per ri-cimentarmi con la pasta madre…un abbraccio

    Rispondi
  22. Pattipatti

    Ciao Silvia, scusami se ti ringrazio solo ora per questo pane stupendo… ho provato a scrivere ieri dal cellulare ma non ne voleva sapere. Oggi sono finalmente a casa con il mio computerino e posso dirti quanto è bello sto pane, meraviglioso!!! Grazie di averlo messo nella raccolta, un bascione grande grande!!! A presto!

    Rispondi

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