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E Pinocchio che c’azzecca oggi con il blog? E’ tutta ‘colpa’ di Enrica che essendo la vincitrice del mese di Febbraio del contest ‘Di cucina in cucina’ ideato da Barbara ci ha lanciato una scommessa interessantissima…ideare un piatto ispirato da una fiaba.
Orbene, anche se sono passati più di 6 lustri da quando, bambina, ho preso in mano per l’ultima volta un libro incantato, da mamma (un po’ attempata) di una pulce di due anni lotto praticamente tutti i giorni con una schiera di libri e librottini che vorrei sempre ben in ordine sul mobile della sala ma che finiscono chissà perché sparsi per l’intera casa.
Pinocchio è stato il primo libro che la piccola pulce ha scoperto. Chiedevo a mio marito qualche sera fa perché proprio lui, burattino triste e sfortunato, avessimo scelto per coccolare la piccola pulce prima della nanna o nei momenti nei quali mi serve trovare un diversivo se voglio almeno 10 minuti per cucinare o pulire in pace (e qui aggiungo…santi nonni per chi li ha vicini). Non siamo riusciti a ricordare, fatto sta che Pinocchio ci piace, sappiamo che ha un babbo amorevole chiamato ‘Poggetto’ che lo manda a scuola con la mela (particolare che a noi era completamente sfuggito), che incontra due amici cattivi che gli rubano tutti i soldi e che se disubbidisce un energumeno alto e barbuto di nome Mangiafuoco lo mette nella gabbia.
Ora, dovendo scegliere un piatto che si ispirasse a questa fiaba, e non potendo fare affidamento sullo scarno libricino di 7-8 pagine di cui siamo dotati, mi sono andata a rileggere alcune pagine del libro di Collodi per fermarmi al capitolo XIII…
‘Cammina, cammina, cammina, alla fine sul far della sera arrivarono stanchi morti all’osteria del Gambero Rosso. Fermiamoci un po’ qui, – disse la Volpe, – tanto per mangiare un boccone e per riposarci qualche ora. A mezzanotte poi ripartiremo per essere domani, all’alba, nel Campo dei miracoli.
Entrati nell’osteria, si posero tutti e tre a tavola: ma nessuno di loro aveva appetito.
Il povero Gatto, sentendosi gravemente indisposto di stomaco, non poté mangiare altro che trentacinque triglie con salsa di pomodoro e quattro porzioni di trippa alla parmigiana: e perché la trippa non gli pareva condita abbastanza, si rifece tre volte a chiedere il burro e il formaggio grattato!
La Volpe avrebbe spelluzzicato volentieri qualche cosa anche lei: ma siccome il medico le aveva ordinato una grandissima dieta, così dové contentarsi di una semplice lepre dolce e forte con un leggerissimo contorno di pollastre ingrassate e di galletti di primo canto. Dopo la lepre si fece portare per tornagusto un cibreino di pernici, di starne, di conigli, di ranocchi, di lucertole e d’uva paradisa; e poi non volle altro. Aveva tanta nausea per il cibo, diceva lei, che non poteva accostarsi nulla alla bocca.
Quello che mangiò meno di tutti fu Pinocchio. Chiese uno spicchio di noce e un cantuccio di pane, e lasciò nel piatto ogni cosa. Il povero figliuolo col pensiero sempre fisso al Campo dei miracoli, aveva preso un’indigestione anticipata di monete d’oro.’ (…)
Mi è bastato fare 2+2 ed ecco che un pezzo di noce ed un cantuccio di pane…cioè il pezzo che è nell’angolo e che è tutta crosta (il culetto per intenderci che io adoro e che mi diverto a scovare e sequestrare in qualsiasi cestino di pane mi capiti a portata di mano)…si trasformano in un toscanissimo cantuccio.
Mamma quanti onori a questa fantastica terra che riunisce Enrica, Collodi con il suo burattino e, non per ultima, Maddalena la cui ricetta ho adattato per realizzare queste bontà.
Io forse sono un po’ di parte perché amando i dolci secchi e tutto ciò che fa crock ho una vera e propria passione per i cantucci….evito sinceramente di comprarli per non vederli scomparire nel tragitto supermercato-casa….ma ora che ho la ricetta credo proprio che li farò spesso. Mi piace immaginare Pinocchio farsi conquistare da questo dolcino da osteria che ho reso ancora più rustico utilizzando farina integrale e zucchero di canna.
Non mi è nemmeno saltato per la mente di accompagnarlo con il classico Vinsanto però un’alternativa bambinesca l’ho creata e mi sono divertita a berla…uno smoothie pera-mela che ai tempi di Pinocchio si sarebbe più semplicemente chiamato ‘frutta pesta’.
CANTUCCI INTEGRALI ALLE NOCI (per 27-28 pezzi o due filoncini)
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250 gr di farina integrale biologica
- 200 gr di noci sgusciate e spezzate grossolanamente (del mio albero)
- 75 gr di zucchero di canna chiaro
- 40 gr di burro (morbido)
- 1 tuorlo
- 2 uova intere piccole
- 1 pz di sale
Preriscaldate il forno a 180°C.
In una ciotola amalgamate la farina integrale con lo zucchero di canna, unite le uova intere, i tuorli ed infine il sale. Aggiungete quindi il burro a temperatura ambiente. Lavorate bene tutti gli ingredienti e alla fine unite le noci.
Dividete l’impasto in 2 panetti dello stesso peso e formate dei filoncini.
Disponete i filoncini in una teglia rivestita con carta da forno e fate cuocere a 180° per 20 minuti.
Togliete dal forno, lasciate intiepidire cinque minuti, poi tagliate i biscotti in modo trasversale e con uno spessore di 2 – 3 cm.
Disponete i biscotti di nuovo sulla teglia e fate tostare in forno alla stessa temperatura per altri 10-15 minuti fino a quando risulteranno dorati.
WHOLE-WHEAT AND WALNUTS CANTUCCI BISCUITS (makes 27-28 pieces)
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250 gr di organic whole-wheat flour
- 200 gr walnuts, denutted and coarsely chopped (from my orchard)
- 75 gr white cane sugar
- 40 gr butter (softened)
- 1 egg yolk
- 2 whole eggs (small)
- 1 pinch salt
Preheat the oven to 180 ° C.
In a bowl, mix the whole wheat flour with the brown sugar, add the eggs, egg yolks, and the salt. Then add the butter at room temperature. Mix all ingredients until well combined and finally add the walnuts.
Divide the dough into 2 pieces of the same weight and shape into thin rolls.
Place them on a baking sheet lined with parchment paper and bake at 180° for 20 minutes.
Remove from the oven, let cool for five minutes, then with a bread knife cut into slices about 2/3 cm wide. Arrange on the baking sheet with the cut side up and bake them again for 5-10 minutes.
***
Con questa ricetta partecipo al contest ‘Di cucina in cucina’ del blog Giorni senza fretta ospitato questo mese da Enrica.
Carinissimo questo post e che bei cantucci!
grazie Ely
Bravissima….cantucci alle noci…devono essere pericolosissimi!!!!
hai scelto il termine giusto…pericolosissimi! ho mangiato ora gli ultimi due…ma mi è già venuta voglia di rifarli
Oh, finalmente la tua ricetta!! Ero certa che mi avrebbe entusiasmato! Anche io amo i cantucci e sono capace di mangiarne a tonnellate, non mi stancano mai. Che belle le pagine di Collodi… Credo di non aver mai letto la fiaba originale, solo quella targata Disney, ma a leggere questa sfilza di piatti toscani, che oggi sono quasi in disuso ma che una volta erano all’ordine del giorno (o del dì di festa) è una vera meraviglia…una sorta di archeologia culinaria!
Bravissima e onore alla piccola pulce, che ama questa fiaba toscana!
Sai Alice che la sera non si addormenta senza Pinocchio…anche in versione cartone visto con l’i-pad del babbo….oramai conosce anche i più piccoli particolari …e canta la canzoncina…troppo forte!
Chissà se quando sarà più grande troverà lo stesso entusiasmo nel legge il libro integrale!
ti abbraccio…anzi ti abbracciamo
Che bellissima idea..non sarei mai riuscita ad abbinare questi biscotti alla favola di Pinocchio..ed invece è azzeccatissima 😀
noce + cantuccio di pane…ed ho pensato subito ai cantucci di noci
cosa non fa la mente per un contest!
bacioni
Silvia le tue foto mi emozionano….e questi cantuccini in versione integrale mi fanno impazzire!!! buongustaio di una pulce….pinocchio è sempre pinocchio…ed ha un fascino tutto suo particolare e una morale importantissima per i bambini!!!
bellissima la tua “storia”!!!
brava!!
Grazie cara…
hanno un aspetto goloso , uno tira l’altro di certo !
io quando mangio i cantucci non ci sono per nessuno! è più forte di me…
che carina queste cosa delle favole e che belli e golosi i tuoi cantucci!
baci
Alice
grazie Alice…in realtà non avevo mai pensato al tema del cibo nelle fiabe…ed invece si scoprono cose interessanti!
Pingback: Fiabe e ricette per tornare bambine in cucina…. « Coccola Time
What a wonderful idea for a baking challenge! You response was so fitting and very creative. I bet they were delicious, too.
Crunchy nutty biscuits…I loved them!
Quando vivevo in Italia lavoravo nella casa editrice che ha pubblicato il primo libro di Pinocchio (anche se ora ha un nome diverso), quindi puoi capire quanto tenga a Pinocchio. Il tuo estratto me lo sono riletto volentieri. Il tuo post é tenerissimo, i tuoi biscotti una meraviglia. Da Toscana non posso che approvare la scelta del cantuccio!
mammina con questi cantucci vi ho risvegliato un pochino di nostalgia a tutte…mi fa piacere scoprire che molte di voi siete strettamente legale a questo sfortunato burattino!
bacioni oltreoceano
L’ha ribloggato su MAXIMUSOPTIMUSDOMINUS.
L’amore per questa ricetta è spontaneo per 3 motivi:
-sono Toscana e quindi non posso che apprezzare una ricetta della mia regione
-i cantucci li ho amati a lungo prima di scoprire la celiachia, in tutte le varianti (cioccolato, noci, mandorle..)
-vivo vicinissima a Collodi e Pinocchio è sempre stata una delle mie fiabe preferite 🙂
Tra l’altro mi hai fatto venire in mente che potrei provare a realizzare una ricetta senza glutine dei cantucci. Una volta ho provato ma ho perso fiducia, non saranno mai come quelli originali 😦
Complimenti per la ricetta! Solo una cosina, il babbo di Pinocchio non era “Geppetto”?
sì sì era Geppetto ma alla piccola pulce piace chiamarlo Poggetto e guai contraddirlo
cavoli quante coincidenze allora con questa ricettina….secondo me anche in versione gluten free sarebbero buonissimi
Quanto tempo che non passavo e ti ritrovo con questa ricetta bellissima e tanto favolistica 🙂 Non so perché, ma l’associazione con pinocchio l’avevo notata nel colore dei cantucci che si avvicina a quella del legno (puoi chiamare il servizio di igiene mentale, non preoccuparti :).
Sai che non l’ho mai letto? Leggere quelle poche righe, però, mi ha messo voglia di farlo e tornare per un po’ una bambina 🙂
dai dai tutti a (ri)leggere Pinocchio…
sai che al colore dei cantucci in tinta con il legno del burattino non avevo pensato! io li ho voluti rustici perché Pinocchio è simbolo della semplicità e povertà…ed infatti ho usato le noci ‘bruttine’ di casa al posto di vellutate mandorle
un abbraccio
E’ la mia preferita…adoro Pinocchio da sempre, da quando da piccina visitai il parco di Collodi, da quando ereditai il testo originale, vecchissimo e rilegato a mano, passato da una generazione all’altra nella mia famiglia…. con Pinocchio ho addormentato mio figlio sin da neonato (sarà per questo che ora non legge più nulla di classico? l’avrò traumatizzato?), quindi questo post è graditissimo! Di biscotti per ora non se ne parla, mi sono messa d’impegno a rigare dritta almeno sino a Pasqua…e poi avanti! 🙂 Però sono strepitosi….
Un bacio, Tatiana
dieta stretta allora? dai dai che la fai…la forza non ti manca…davanti alle tentazioni chiudi gli occhi e tira dritto
Pinocchio è troppo tenero…la mia pulce quando il Gatto e la Volpe gli rubano i soldini ci rimane sempre male…ed un po’ anche io
un abbraccio carissima
Bello!!
Grazie Silva! buona serata
i cantucci hanno sempre la meglio su di me. non c’ è dieta o buon proposito che tenga. ad un cantuccio non so dire di no.
i tuoi nella versione integrale e con le noci mi mettono una certa curiosità di provarli….
e poi hanno un aspetto magnifico!!!
beh certo da buona toscana non possono non piacerti…questi sono un po’ diversi ma ugualmente buoni!
ciao Serena a presto
idea fantastica e chissà che buoni questi biscottini!!!
grazie! ciao
allora, oltre a segnarmi subito questa ricetta attendo quella delle focaccine con ceci e patate 😉
ti ho già scritto in fb ma metto il link anche qui
https://lagreg.wordpress.com/2014/01/24/focaccine-al-mais-e-sal-marino-de-lanzarote-con-lievito-madre-o-di-birra/
I biscotti deliziosi e Pinocchio ancor di più, amo quel libro, l’ho apprezzato davvero in età adulta, tanto che volevo fare la tesi su questo libro, bellissimo post! buona giornata
dai la tesi su Pinocchio? interessante…credo ci siano molti spunti utili nel libro non necessariamente legati al cibo
ciao
Silvia
Che buoni i cantucci! Con le noci non li ho mai provati. Bella idea!
Un salutone Susy
qui Susy c’era un vincolo fiabesco e non potevo fare altrimenti…ti dirò che non hanno nulla da invidiare a quelli con le mandorle!
ciao
Silvia
bellissime foto e buonissimi i cantucci,ciaooo
grazie Rachele! ciao
Avevo visto questa meraviglia ieri, ma il tempo è tiranno. Oggi approfitto delle prime ore della pseudo tranquillità della giornata e leggo. E guarda quanta ricchezza trovo. Bellissimo il contest e bellissimo il tuo collegamento. Sono affascinata dalla ruvidità di questi cantucci (il “culetto” del pane lo spazzolavo sempre anche io ^_^ in una vera e propria sfida familiare) e dal loro sapore. Meravigliose le foto.
Sei grande Silvia, un bacione.
sì credo che la ruvidità sia il loro punto di forza! sto giusto sgranocchiando gli ultimi due che avevo dimenticato nella scatola di latta…
bacioni
Ciao Silvia, hai scritto un bellissimo post! A parte la bontà dei cantuccini, c’è tanta tenerezza, tutta quella che hai nel cuore per la tua pulce. Un bacio grande anche per il tuo cucciolo 🙂
Grazie cara Carla…e sì quando si parla della mia pulce mi sciolgo!
Pinocchio era una delle mie storie preferite…ma non ricordavo di questi cantuccini…golosissimi!! 🙂
Divertiti al Boscolo Silvietta,poi quando torni mi racconti!un bacione
Certo tesoro…mi spiace che tu non venga!
Non perderti il prossimo post…sei la co-protagonista (insieme alla ricetta)
baci
non mi sono mai piaciute le favole e i biscotti secchi 🙂 le prime perchè c’è sempre il terrore della punizione e del castigo inflitto da adulti duri d’animo, i secondi perchè duri! 🙂 🙂
poi sono cresciuta ……. e non ho cambiato opinione 🙂 🙂
ma difronte alla tua ricetta potrei essere tentata.
besos
Sally
mi piace il ..non ho cambiato opinione! bella ferma sulle tue convinzioni…
però io qualche cantuccio te lo porterei quando vengo a Roma
allora la provocazione ha dato buon esito 😀 qui ti volevo!!!! 😀 😀 ti aspetto con porta e braccia aperte, quando arrivi??? 😉
besos
Sally
ad aprile…promesso!
io rientro il 6 aprile da Cagliari 😉 spero il tempo sia stabile per poter consumare un aperitivo in terrazza 🙂 io ti aspetto!!
Sally
bene…anzi benone!!!
baci
Che bella la tua ricetta ispirata a Pinocchio.. e che meraviglia i tuoi cantuccini alle noci!
Davvero deliziosi!
Che delizia i tuoi cantucci, Silvia!
Grandiosa l’idea di abbinare la favola di Pinocchio ai questi “biscottini” toscani
un abbraccio!