Panettoncini al miele e pecorino…le mie Marche in tavola

panettoncini al miele e pecorino  (35)

(scroll down for english version)

Appartengo ad una generazione che non ha dovuto fare i salti mortali per trovare un lavoro. Anzi, ricordo che quando, 5 giorni dopo esser stata acclamata dottoressa, ricevetti quella famosa telefonata da Porto San Giorgio restai un po’ basita perché dopo tutta la fatica fatta a scrivere centinaia di pagine di tesi mi sarei goduta volentieri qualche giorno di vacanza.

Le cose facili però non mi sono mai piaciute. Così come ho sempre adorato le sfide, non con gli altri …..ma con me stessa.

Sfide che mi hanno portata ad uscire dall’ambiente provinciale e sempliciotto nel quale sono cresciuta per allargare i miei orizzonti, fare nuove esperienze, incontrare volti nuovi e provare a lasciare per la strada la cadenza che mi accompagna dalla nascita. Tutto bello, bellissimo, direi eccitante fino a quando hai un lavoro che ti appassiona, che ti ruba ore al sonno senza neanche accorgertene, che ti porta a lavorare anche il fine settimana. Tutto bello fino a quando questo lavoro perde a poco a poco di significato e, quasi in contemporanea, arriva un cucciolo d’uomo a stravolgerti la vita.

Ho lasciato che passassero 11 lunghi anni prima di convincermi di amare profondamente la terra nella quale sono nata e cresciuta, di amare le sue sfumature di colore che vanno dal blu intenso del mare Adriatico alle verde prato delle pianure, al quello ulivo delle colline, fino al verde bosco della dorsale appenninica; di amare i prodotti straordinari che mani umili e, al tempo stesso, sapienti sono riuscite a creare ed a custodire per generazioni.

La ricetta di oggi la voglio dedicare alla mie Marche e con essa voglio celebrare alcune delle sue eccellenze gastronomiche: il farro, il pecorino e il miele.

Quale miglior occasione il contest ‘Blogger love Qb’ di Valentina di Nonsolopane che, grazie alla collaborazione con il Molino Grassi,  ci ha dato la possibilità di ricevere a casa due confezioni della loro linea di farine biologiche Qb (Qualità bio) in commercio dal 2012 ed ottenute miscelando grani antichi con grani moderni.

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Il pacchettino che mi è arrivato nei giorni scorsi conteneva la Einkorn e la Multicereali…..direi che non poteva andar meglio visto che oramai sapete che sono una tipa ‘integrale’ e che snobbo altamente tutti i prodotti raffinati.

Avendo già deciso di reinterpretare una ricetta tradizionale tipica del periodo pasquale, la pizza di formaggio (che trovate qui nella sua versione originale), la scelta della Einkorn, un mix di farro integrale monococco e di farina di tipo 1, è stata quasi obbligata. ‘Il farro piccolo o monococco fu tra i primi cereali coltivati dall’uomo, nelle zone più orientali del Mediterraneo. Lo fu sino al 3.000 a.C., quando fu gradualmente sostituito da farro dicocco e farro spelta, in grado di garantire raccolti più abbondanti. Questo cereale possiede un alto contenuto in carotenoidi che uniti alla ricchezza di sali minerali della farina di tipo 1, garantisce particolari aspetti nutrizionali e antiossidanti’ (tratto dal blog di Valentina).

Le Marche sono infatti uno dei primi produttori nazionali di farro e questo straordinario cereale fa la sua comparsa, integro nel suo chicco oppure sotto forma di farina, in molte ricette regionali.

Quando si è trattato di scegliere gli altri due ingredienti non ho faticato molto a trovare due eccellenze a pochi kilometri da casa. Del pecorino vorrei dirvi di più ma mi rammarico di non conoscere il produttore mentre per quanto riguarda il fantastico miele di acacia che ho utilizzato vi parlerò presto perché nei giorni scorsi ho conosciuto Giorgio, custode di oltre 24.000.000 di api.

I panettoncini sono frutto della mia rielaborazione perché questa ricetta nasce nella versione originale sotto forma di pane e viene proposta dall’Agriturismo ‘Il Giardino degli Ulivi’ di Castelraimondo (MC), un luogo assolutamente da visitare sia per la suggestività degli ambienti che per la cucina.

La dolcezza del miele smorza la nota pungente del pecorino facendo risultare questo pane molto più delicato di quello tradizionale. L’aglio in superficie (che nel pane intero andrebbe lasciato a spicchi con tutta la camicia) lascia un aroma unico ed inebriante.

L’abbinamento ideale è con i salumi…io, restando in zona, vi consiglio il salame di Fabriano o il ciauscolo…se, come la sottoscritta, non mangiate insaccati gustateli con un piattino di erbe di campo (cicoria, crespigne, tarassaco, grugni) lessate e ripassate in padella con aglio e peperoncino.

Amanti della pasta madre rassegnatevi perché per questa volta ho lasciato il mio Pastrocchio nel frigo e gli ho preferito il lievito di birra visto che il regolamento del contest richiede la realizzazione di lievitati veloci.

Pronti per scoprire la ricetta?

PANETTONCINI AL MIELE E PECORINO con farina EINKORN (per 12 pezzi)

liberamente adattata da ‘Ricette di osterie e di porti marchigiani’ – Slow Food Editore

  • 500 gr di farina Einkorn del Molino Grassi (miscela di farina integrale di farro monococco biologico e farina di tipo 1 di grano tenero bologico)
  • 25 gr di lievito di birra
  • 1/4 di bicchiere di olio extravergine di oliva (quello di casa mia)
  • acqua q.b.
  • 50 gr di pecorino marchigiano stagionato grattugiato
  • 50 gr di pecorino marchigiano semi-stagionato a pezzetti
  • 40 gr di miele biologico marchigiano (acacia, corbezzolo o millefiori)
  • 6 spicchi d’aglio (del mio orto)
  • olio per ungere gli stampini
  • pangrattato di farro

Disponete la farina a fontana incorporandovi il lievito sbriciolato, l’olio, un pizzico di zucchero, poco sale ed il pecorino grattugiato. Unite acqua quanto basta ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico.

Lavoratelo per 5 minuti dopodiché unite il pecorino semi-stagionato a pezzetti distribuendoli uniformemente nella massa.

Coprite con un canovaccio umido e lasciate lievitare per oltre 5 ore (io 6) rompendo la lievitazione un paio di volte (cioè rimanipolando la massa in modo che perda i gas della fermentazione).

Terminata la lievitazione, aggiungete il miele amalgamandolo grossolanamente all’impasto. Dividete la massa in porzioni di 70-80 gr (per averli più gonfi potete arrivare anche a 90) che metterete a lievitare  per un’ora in degli stampini di alluminio mono-porzione precedentemente oliati e cosparsi di pangrattato.

Riscaldate il forno a 200° C. Spennellate i panettoncini in superficie con olio e ricopriteli con gli spicchi d’aglio tagliati a pezzetti. Cuocete per 25-30 minuti fino a quando la crosta superiore risulterà dorata.

Mangiate tiepidi o freddi con salumi oppure con un piatto di verdure di campo ripassate in padella con aglio e peperoncino.

***

PANETTONE BITES WITH HONEY AND PECORINO CHEESE (makes 12 pieces)

  • 500 gr organic bread flour (mixture of wholemeal spelt flour and wheat flour type 1)
  • 25 g fresh yeast
  •  1/4 cup extra virgin olive oil
  • water
  • 50 grams aged pecorino cheese (grated)
  • 50 grams semi-mature pecorino cheese (diced)
  • 40 grams organic honey (acacia or wildflowers)
  • 6 cloves of garlic
  • oil for greasing
  • spelt bread crumbs

On a work surface incorporate the crumbled yeast to the flour, then add the extra virgin olive oil, a pinch of sugar, a little of salt and the grated pecorino cheese. Start kneading and add just enough water to obtain a homogeneous and elastic dough.

After the first 5 minutes add the diced semi-mature cheese, distributing it evenly throughout the dough.

Cover with a damp cloth and let rise for at least 5 hours breaking the leavening a couple of times (you just have to knead again the dough so that it loses the fermentation gas) .

After the leavening, add the honey to the mixture mixing coarsely with your hands. Divide the dough into portions of 70-80 gr, shape into balls  and transfer in aluminum molds  (previously oiled and sprinkled with breadcrumbs) to rise.

Preheat the oven to 200 ° C. Brush the top with oil and sprinkle with the chopped cloves of garlic. Bake for 25-30 minutes until the top crust turns golden brown .

Eat warm or cold with salami or with a mix of spring greens sauté with garlic and chilli.

***

Con questa ricetta partecipo al contest ‘Ricette regionali’ de La Kucina di Kiara

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e alla raccolta di Ricette Pasticcione sul tema Pasquale

Ricette-Pasticcione-M&A

75 pensieri su “Panettoncini al miele e pecorino…le mie Marche in tavola

  1. rise of the sourdough preacher

    Silvia bella, mi è piaciuto molto questo tuo post…e non vedo l’ora di bere un thé assieme.
    Spero di riuscire a scendere ad aprile, i miei sicuramente vengono ma devo capire un poco le date.
    Dai dai dai che questa volta ce la potevamo fare.
    Un abbraccione grande
    Buon weekend
    Lou

    Rispondi
      1. rise of the sourdough preacher

        Stella purtroppo questo giro salto, sarà per l’estate o settembre. Mi son resa conto che devo tirare i remi in barca per le mie cose lavorative è un momento convulso e confusionario.
        Meglio così forse così almeno avremo il tempo per organizzarci una giornata 😉
        Un abbraccio grande e buon weekend ❤
        Lou

  2. Erica Di Paolo

    Amante del pangrattato di riso, che non abbandono mai, scopro quello di farro. Divina Silvia.
    Le tue parole trasudano saggezza e maturità e lasciano una traccia di nostalgia. Ma tu sei lottatrice e lo dimostri prima a te stessa. Questi panettoncini renderebbero fieri di te qualsiasi marchigiano. Meravigliosi.
    Un abbraccio grande e buon weekend.

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      lo spero davvero che i marchigiani di sentano fieri..come hai visto il pangrattato di farro è tornato…e credo tornerà però non è finito!!!
      bacioni

      Rispondi
  3. Annarita

    Solleticare la mia voglia di partire è mooolto facile, ho una soglia decisamente bassa quando si parla di viaggi, ma con queste foto e con l’amore per la tua terra che sento nelle tue parole…ecco io sarei già montata in macchina. Non conosco le Marche e tutti me ne parlano davvero benissimo…non vedo l’ora di farci un salto. I panettoncini beh che dire mi sembra di sentirne il profumo. Sei talmente brava …

    Rispondi
  4. Claudia

    Conosco quasi niente le Marche.. son stata solo a Grottammare per un giorno questa estate.. ma ti dico che mio suocero è originario di Torquata del Tronto.. e l’unico prodotto tipico che conosco son le olive ascolane.. Immagino la bontà dei tuoi panettoncini.. Un abbraccione e buon w.e.

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      beh le olive ascolane sono le olive ascolane! io sono nata un po’ più a nord ma sempre Marche sono e sempre (e soprattutto) buon mangiare!
      bacioni

      Rispondi
  5. panelibrienuvole

    Hai ragione, ci vuole sempre un po’ di tempo per apprezzare le nostre radici. Quello che si ha e si conosce sin da bambini si dà per scontato e non lo valutiamo quanto merita…diventare adulti significa anche questo! 🙂
    Meravigliosi questi panettoncini…mi piacerebbero proprio!
    Un bacio e buona domenica!

    Rispondi
  6. carla emilia

    Un bellissimo post Silvia, e una ricetta squisita. Peccato non sapere prima di questo contest che era un’occasione per provare queste farine. Buona domenica, qui l’emergenza continua… bacione

    Rispondi
  7. Lalla

    Non so perché ma, ora che ti ho conosciuta, ritrovo nelle tue parole ciò che sei veramente e mi ci immedesimo molto si più ;-). Un post bellissimo, per una terra che poco conosco, ma …se basta una ricetta così sentita e schietta, allora ora lo conosco.
    Buonanotte :**

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      che belle Lalla le tue parole…mi fa piacere che dal blog traspaia esattamente come sono nella realtà….sai qua dietro ci si nasconde bene e si fa presto a raccontarsi come si vuole!
      è stato davvero un davvero un piacere conoscerti

      Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      spero non ti dispiaccia se ‘fermo’ la catena ma per scelta che ho fatto dall’inizio del blog non accetto premi…anche se mi fa estremamente piacere il fatto che tu mi abbia scelta!
      notte

      Rispondi
      1. CicciPasticci

        Ma figurati, ci mancherebbe 🙂 generalmente la penso come te in fatto di catene, non fermo soltanto quelle che mi sembrano carine o spiritose…ed in questo caso far sapere ad una serie di blogger che apprezzo il loro lavoro mi sembrava bello 🙂
        Ovviamente non me la prendo 😀
        Ti mando un bacino :*

  8. Terry

    Un tributo favoloso ad una terra davvero bella e tutta da scoprire!
    Cosí come queste farine!
    Mi piace come scrivi e quello scrivi cara la Greg 🙂
    Bacioni

    Rispondi
  9. Chiara

    non sapevo che foste uno dei primi produttori di farro…e non sapevo neanche tante altre cosine che hai scritto nel post…qui non si finisce mai di imparare eh??!! bellissimo post e splendida ricetta! un bacione

    Rispondi
  10. cucinaincontroluce

    Questo post me lo sono goduto tutto perchè amo il centro Italia da morire (dev’essere il DNA che prevale), i colori e i profumi sono meravigliosi… e mi ci sono ritrovata nelle tue parole perchè anch’io ho faticato tanto (ho discusso la tesi in un permesso dal lavoro e avendo fatto le notti per non rubare nemmeno un minuto a mio figlio piccino): conosco le fatiche e le rinunce, brava supermamma!
    Un bacio! 🙂

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      la fatica mi sembra di aver capito che non ci pesa! io te lo ripeto…mi piace il tuo spirito battagliero, il tuo andare contro-corrente ma soprattutto la passione che metti nel tuo lavoro, nel difendere tante persone in difficoltà…cara Tati non è tutti!!!
      un bacione

      Rispondi
  11. Simona

    Adoro la tua regione Silvia!!!! Ci sono stata diverse volte in vacanza da bambina….ricordo dei paesaggi straordinari e un cibo da favola!!!!!!:) ancora oggi, con i miei genitori, ricordiamo un particolare ristorante nell’entroterra…
    Favolosi questi tuoi panettoncini…un’insieme di sapori che mi ha conquistato!!! Un bacione cara!!

    Rispondi
  12. Nondisolopane

    Cara Silvia, grazie per il post che hai dedicato e per gli stralci personali che lasci intravedere, mi aiutano a conoscerti un po’ meglio, ma soprattutto grazie per aver rinunciato al lievito madre 😉 così che anche chi non ne ha ancora dimestichezza possa comunque realizzare la tua ricetta…ne vale la pena!

    Rispondi
  13. Lilli nel paese delle stoviglie

    Che bella ricetta, non ne’ ho mai sentito parlare ne’ovviamente l’ho assaggiata, ma nelle Marche ci sono stata e si mangia un gran bene, ho un’amica marchigiana, tutte le volte che va a casa torna con delle prelibatezze che noi milanesi trangugiamo con gusto! molto carini questi panettoncini!

    Rispondi
  14. Terry

    Beh se non è un messaggio d’amore questo!! Bellissima questa ricetta e quanto amore per la tua terra traspare da questo post? Brava Silvia, mi piace questa ricetta. Anche io ho la ricetta per questo contest in lievitazione schhhhhhhhhh non dirlo a nessuno. Un grande abbraccio

    Rispondi
  15. Michela - Menta e Rosmarino

    Sono felice di avere aspettato di avere il tempo giusto per leggere questo post, così ho potuto godermelo con calma. E’ bellissimo!
    Fai bene ad amare le tue Marche, sai? Ho avuto modo di visitare la tua regione una sola volta, purtroppo, ma mi è piaciuta da morire.
    Amo in genere le regioni Italiane, per quello che hanno da offrire. Se poi parliamo di tradizioni culinarie….beh, sfondiamo una porta aperta.
    E che dire di questi tuoi golosissimi panettoncini? Ora posso immaginarne il sapore!

    Ti mando un bacione, Silvia.
    A presto!
    :*

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      visto che stai sperimentando con la crescia mi è sembrato il minimo fatti scoprire questa alternativa più semplice veloce! se poi vuoi venire ad assaggiarla di persona ti aspetto!!!
      un abbraccio

      Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      allora siamo due romanticone! ti sei rimessa? è un po’ di giorni che dico di scriverti un msg…poi la febbre mi ha messa ko e devo ancora del tutto riprendermi
      notte tesoro…

      Rispondi
  16. Monica

    Mi piace quello che hai scritto…tra le righe si legge un grande amore per la tua terra e per la tua vita…sei riuscita in poche a raccontare la tua vita e a far capire quello che ora per te è importante…favolosa la ricetta dei panettoncini…davvero ottima!!!

    Un abbraccio forte
    monica

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      grazie Monica…e pensare che solo un anno fa avrei scritto un post molto meno languido…la vita è fatta di stagioni e negli ultimi mesi di grossi cambiamenti ce ne sono stati più d’uno
      poi certo sarà anche l’età e la voglia di tornare al fienile!!!
      ti abbraccio anche io

      Rispondi
  17. Giusy

    Deliziosi i tuoi panettoncini…io li accosterei molto volentieri al ciauscolo che ho scoperto quest’estete nelle “tue” Marche. I prodotti tipici di un territorio rappresentano l’identità della sua gente e sono una grande ricchezza da valorizzare, brava Silvia!
    (sai che eri sparita da “i blog che seguo” e me ne sono accorta solo ora …. non ti vedevo nel lettore wordpress e mi è venuto il dubbio! Adesso ok! )
    un abbraccio e buona serata!

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      anche a me spariscono alcuni blog alla volta…non capisco cosa stia succedendo a wordpress!

      mi fa piacere che tu sia stata nelle ‘mie’ Marche e che ne custodisca dei buoni ricordi (e sapori)
      notte!
      Silvia

      Rispondi
  18. rossina37

    L’emozione e l’amore della Terra in cui sei nata è dentro di te e mai se ne potrà andare… puoi andare a vivere lontano, puoi allontarti per un po’ perchè ti senti soffocare, la puoi trovare antipatica sul momento… da piccola, quando iniziano le voglie di “prendere e andare”, ma se ti fermi un attimo a pensarla… scopri di amarla e quando torni, non l’abbandoni più! Quando la riscopri ne rivivi i colori, ne assapori i profumi, i sapori…e gli occhi non ti sembrano mai abbastanza grandi per “prendere” tutto quello che vedi!
    Si sente che ami la tua terra !
    E questi panettoncini al miele e pecorino ne sono la prova! sanno di casa!
    Bravissima!!
    Un abbraccio!

    Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      ‘gli occhi non ti sembrano mai abbastanza grandi per “prendere” tutto quello che vedi’…mamma che belle parole che hai scritto…è tutto verissimo!!!

      un abbraccio a te Rossina e dolce notte

      Rispondi
    1. la Greg Autore articolo

      Questa farina è favolosa…io non sono tanto buona a fare pubblicità però penso si sia capito che il risultato è stato favoloso…e poi ha una grana così (delicatamente) grezza che sono stata tentata di farmici lo scrub al viso!!!

      Rispondi
  19. Maria

    Che bello il post che hai scritto. Sono contenta di aver scoperto il tuo blog. A volte la terra d’origine sta un po’ stretta… solo quando si ottiene il distacco si apprezzano le qualità. Bellissima ricetta e soprattutto utilissimo post!! Non conoscevo questi prodotti! Complimenti

    Rispondi
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  21. sandra pilacchi

    Silvia, questo post è bellissimo. e non solo per i panettoncini, che si, sono perfetti e mi immagino quanto saranno buoni, è un post bellissimo perchè dentro ci si senti l’anima.
    e perchè mai non vorresti essere orgogliosa di essere marchigiana? l’Italia è così bella che tutte le mattine dovremmo ringraziare per essere nate in questo parte del pianeta.
    comunque, anch’io ho usato la farina del Molino Grassi e devo dire che la trovo perfetta.
    e io di farine ne ho usate tante, credimi, ne ho proprio provate tante….. ma questa….
    troppo “perfetta”
    ciao tesoro, un abbraccio con il cuore.
    Sandra

    Rispondi
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  23. Kiara

    Grazie cara per questa fantastica ricetta! Sto scoprendo tante di quelle delizie con questo contest, che fino ad oggi mi ero completamente sconosciute, come la tua proposta! Grazie ancora!

    Rispondi
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