Archivi categoria: Zuppe, creme, vellutate

Minestra di arzilla e cannellini…ci vediamo a GOOD?

Minestra di arzilla e cannellini

(scroll down for english version)

Vivo in questa terra di pesche, sangiovese (e zanzare) oramai da qualche anno.

Non ho più dubbi sul fatto che:

–          il mezzo di circolazione per eccellenza sia la bici (salvo poi trovarsi con tanti imbranati al motore quando piove),

–          la molletta dei capelli si chiami ciappo,

–          i cappelletti (caplèt) hanno il ripieno di formaggio e non di carne, come mi ha insegnato la mamma,

–          non sei degno cittadino di questa città se non hai fatto un corso di ceramica (giuro che avrei voluto, ma le assenze del marito mi impediscono di programmare la mia agenda di uscite serali!).

Però non toccatemi la minestra!

Eh sì perché a Faenza con questo termine ci si riferisce più genericamente ad un piatto di pasta mentre dalle mie parti (quelle natie per intenderci) la minestra è sinonimo di brodo, consommè, zuppa o come la chiamate voi.

Ora, il piattino che vi propongo oggi ce l’ho in testa già da un po’.

Mesi? No anni, in realtà, e siccome non mi sono mai convinta a comprare la razza (in dialetto romano arzilla) è sempre rimasto nella lista delle cosine da fare (un po’ come la mia amica Piatticoitacchi che si è decisa a pulire le alici per la prima volta in vita sua proprio pochi giorni fa!).

Se solo l’idea di prendere in mano una razza vi terrorizza tranquille perché in pescheria non ve la danno intera ma trovate direttamente le ali, che si caratterizzano per una parte dura e ossea nel lato che costituisce la spina dorsale del pesce ed una struttura perlopiù cartilaginea verso l’esterno, intervallata dalla polpa bianca e quasi translucida.

Se volete esser certe che il pesce acquistato sia di stagione chiedete come sempre al vostro pescivendolo di fiducia, altrimenti date un occhio a questa utile tabellina, da stampare ed appendere in cucina, creata dalla simpaticissima Clumsy.

La ricetta, quella vera della tradizione romana, vuole che la razza sia cucinata insieme ai broccoli ma non essendo ancora stagione (forse si trovan pure ma con il rischio di pagarli una tombola!) ho preferito unire dei fagioli cannellini sempre perfetti nelle zuppe. Questa volta ho abbandonato la mia cara salsa di pomodoro per preferirgli i ciliegini freschi dell’orto e non avendo una pasta corta particolare da abbinare ho tritato grossolanamente degli spaghetti e li ho fatti cuocere nella zuppetta.

La piccola pulce se ne è mangiato un bel piattone…e dire che son soddisfazioni!!!

zuppetta di arzilla e cannellini (2)

Prima di passare alla ricettina volevo parlarvi di un invito che mi è arrivato nei giorni scorsi da Udine Fiere di partecipare ad un contest che offre la possibilità di essere presenti e cucinare in diretta alla 4° edizione di GOOD Il Salone delle specialità enogastronomiche e agroalimentari, che si terrà dal 31 ottobre al 3 novembre prossimo nella città friulana.

La sfida consiste nell’ideare un Menù per il pranzo di Natale GOOD da scegliere tra diversi temi: Originale, Tipico, Economico e Light. Un comitato di esperti, presieduto dal gastronauta Davide Paolini, sceglierà 3 menù per ciascuna categoria offrendo così l’opportunità ai foodbloggers che li hanno creati di presentare i loro piatti durante lo svolgimento del Salone.

banner_good_180x150

Ci ho pensato su un attimo poi ho accettato anche se l’idea di realizzare una ricettina in diretta di fronte ad una platea di chef, esperti di settore e pubblico presente in fiera un po’ mi terrorizza. Il tema l’ho già scelto, non mi resta che pensare alle ricettine e sperare che facciano colpo!

MINESTRA DI ARZILLA E CANNELLINI (per 3 persone)

  • 1 scalogno
  • 1 carota
  •  olio e.v.o.
  • 10-15 pomodorini freschi
  • 5 cucchiai fagioli cannellini lessati
  • 1 ala di razza piccola
  • 70 gr di spaghetti (o altro formato corto di pasta)
  • 1 l di brodo vegetale
  • sale
  • pepe
  • peperoncino
  • prezzemolo

In una casseruola soffriggete lo scalogno e la carota tritata in olio extravergine di oliva.

Unite i pomodorini tagliati in quattro parti, l’ala di razza tagliata in 3 grossi pezzi e coprite con il brodo vegetale. Salate e pepate ed unite peperoncino a piacere. Cuocete a fiamma bassa per 20 minuti.

Togliete il pesce e spolpatelo con l’aiuto di un coltello eliminando la cartilagine (sarà talmente morbido che non avrete bisogno di ridurro ulteriormente in pezzetti).

Buttate gli spaghetti nel brodo in ebollizione facendoli cuocere per 1-2 minuti oltre il tempo indicato nella confezione ed aggiungete anche il pesce ed i fagioli cannellini. Quando gli spaghetti sono cotti spegnete la fiamma ed unite il prezzemolo tritato.

Servite calda o tiepida.

***

RAY AND CANNELLINI BEANS SOUP (serving 3)

  • 1 shallot (thinly chopped)
  • 1 carrot (thinly chopped)
  •  extravirgin olive oil
  • 10-15 fresh cherry tomatoes (cut into quarters)
  • 5 tablespoons cannellini beans (boiled)
  • 1 small ray wing
  • 70 gr spaghetti (or your fovourite short variety of pasta)
  • 1 l di vegetable stock
  • salt
  • ground black peppercorn (optional)
  • chilly (optional)
  • parsley

In a medium saucepan stir-fry shallot and carrot in extravirgin olive oil.

Add tomatoes, ray wing cut into 3 pieces and cover with vegetable stock. Add salt, ground black peppercorn and chilly to taste. Turn on low heat and cook for 20 minutes.

Remove fish from the pan and, using a knife, separate flesh from the bone. Keep the first and discard the latter.

Bring vegetable stock again to boil then pour spaghetti, the ray flesh and cannellini beans. Cook until spaghetti are tender. Turn off heat and sprinkle with chopped parsley.

Serve hot or warm.

zuppetta di arzilla e cannellini (4)

Crema di patate e cavolfiore (arrosto) con crostoni al sesamo

crema di cavolfiore 013

Eccomi qua come promesso con la seconda ricetta di oggi.

Questa volta il protagonista dei fornelli è  il cavolfiore, da tanti ignorato perché di scarso sapore ma soprattutto per l’odore (il malodore direi) che sviluppa durante la cottura e si diffonde presto in tutta la casa….quante di voi hanno dimenticato di chiudere la porta della zona notte e si sono ritrovate con camere e bagni puzzolenti di cavolo?

Io tante volte ma il problema l’ho risolto cuocendolo a vapore nel forno a microonde….da allora mio marito, entrando in casa, ha smesso di fare affermazioni del tipo ‘che puzzo che c’è, non ci sarà il broccolo (o cavolo) anche stasera???’

Oggi Mr. Cauliflower (stanco di essere gratinato in forno con la solita besciamella) si è trasformato in una deliziosa crema che ha allietato il nostro pranzetto e ci ha riscaldato in questa freddissima giornata di sole.

La preparazione è un po’ insolita perché per dare sprint al piatto ho cotto preventivamente in microonde il cavolfiore con delle patate, uno spicchio d’aglio e un paio di foglie di alloro. Voi direte, perché mai tutto ciò? Perché qualche settimana fa ho visto in tv così preparare una crema di zuppa ed ho voluto copiarne il procedimento, certa che il mio piatto ne avrebbe guadagnato in sapore….e così è stato!

CREMA DI PATATE E CAVOLFIORE (ARROSTO) CON CROSTONI AL SESAMO (per 3 persone)

  • un cavolfiore bianco di media grandezza
  • 3 patate medio/grandi
  • uno spicchio d’aglio
  • qualche foglia di alloro
  • mezzo litro di brodo
  • 50 ml di panna o latte fresco intero
  • una fetta di pane di semola (io ho usato dell’Altamura)
  • semi di sesamo
  • erba cipollina

Mondate il cavolfiore, tagliate le cimette e lavatele sotto l’acqua corrente. Pelate le patate e tagliatele a tocchetti.

Mettete nel piatto crisp (riscaldato per 3 minuti) le cimette con le patate, uno spicchio di aglio diviso in due e le foglie di alloro. Salate e pepate ed irrorate con un filo d’olio. Mettete nel microonde e fate cuocere con il programma crisp per 12 minuti circa, rigirandole a metà cottura (in alternativa mettetele in una teglia nel forno a 180° per 15-20 minuti).

Una volta arrostite estraete le verdure dal forno e versatele in una casseruola dai bordi alti, dopo aver eliminato aglio ed alloro, aggiungete il brodo caldo e mettete sul fuoco. Fate cuocere per 5-6 minuti quindi frullate con un minipimer. Aggiungete la panna, regolate di sale e pepe e spegnete il fuoco.

Prendete la fetta di pane e tagliatela a cubetti; in una padellina versate un filo d’olio, aggiungetevi quindi i crostoni di pane ed i semi di sesamo e fate tostare per qualche minuto fino a quando risulteranno dorati.

Versate la crema di cavolfiore in una terrina (o direttamente nei piatti), guarnite con i crostini e l’erba cipollina tagliata a pezzetti piccoli con le forbici.