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Oggi vi svelo una cosa. Sono testarda. E lo sono parecchio. La perfezione non è di questa terra ed io così sono nata e così rimango. Se mio marito leggesse il post (ma sì forse può farcela visto che siamo solo alle prime righe!) resterebbe basito di cotanta autocritica…soprattutto se esternata qui, nel blog, che equivale all’affissione di un proclama in piazza ai tempi del Medioevo.Che poi di determinazione, di sana testardaggine e di immensa curiosità si tratta…cancerine all’appello confermate?
Ora però mi sono dimenticata dove volessi andare a parare con questo discorso e siccome neanche un caffè è riuscito nel frattempo a farmi recuperare la memoria (nessun problema, è colpa del famoso mommy brain…cioè il rimbambimento post gravidanza…che a quanto pare si è affezionato alla sottoscritta) direi che è il caso di non dilungarmi oltre e presentarvi la ricettina di oggi.
Se passate spesso di qua e sapete già tutto della mia ossessione per l’acquisto di frutta e verdura a km zero (e possibilmente biologica… con tutti i dubbi che la circondano) avrete già capito che nel barattolo che vedete nella foto è finita una parte dei limoni arrivati dalla Sicilia tramite il Gas locale.
Perdonatemi per questa valanga di ricette agrumose (che peraltro non finiscono qui) ma non posso mica farli sprecare!
Vi avviso, è una marmellata per palati ‘forti’…che amano sapori non troppo dolci (io ho ridotto ulteriormente le dosi della ricetta originale) e soprattutto i pezzettoni che in questo caso si traducono in scorzette.
In realtà mi aspettavo una polpa sì fitta ma non così densa di scorzette…devo ammettere che a me è piaciuta lo stesso…nulla però vi impedisce di utilizzare meno limoni.
Il procedimento è un po’ diverso dalla solita confettura (anche se qui di marmellata si parla visto che utilizziamo agrumi) perché i limoni vengono fatti macerare in una miscela di acqua, zucchero di canna e miele per un’intera notte prima di passare sul fuoco.
Come vi ho accennato ho diminuito gli zuccheri passando da un rapporto 1:8 ad 1:7 (sotto personalmente non andrei, soprattutto se i limoni sono particolarmente aspri) ed ho utilizzato miele di girasole acquistato alla bottega della Coldiretti di Faenza, bottinato (questo è il termine tecnico) nel litorale Ravennate.
MARMELLATA DI LIMONI (per 2 barattoli e un po’)
tratta da ‘Confetture e chutney’ di Valerie Lhomme (ed. Bibliotheca culinaria)
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1 kg di limoni non trattati
- il succo di 3 limoni
- 200 gr di miele di girasole (o acacia o millefiori)
- 500 gr di zucchero di canna chiaro
Spazzolate i limoni sotto l’acqua fresca. Tagliateli in quattro nel senso della lunghezza e poi in fettine sottili. Trasferiteli in una terrina.
In una casseruola dal fondo spesso versate il succo dei limoni, il miele, lo zucchero di canna e 10 cl di acqua e portate ad ebollizione. Quando lo zucchero risulterà ben sciolto spegnete il fuoco e versate lo sciroppo caldo sulle fettine di limone.
Posate un piatto pesante sopra (affinché restino sotto il liquido), aspettate qualche minuto che intiepidisca dopodiché coprite con pellicola alimentare e trasferite in frigo a macerare per 12 ore.
Il giorno successivo versate tutto il contenuto della terrina in una casseruola dal fondo spesso e portate ad ebollizione. Mescolate ogni tanto. Lasciate cuocere per 30-35 minuti fino a quando la marmellata comincerà ad addensare (fate sempre la prova piattino).
Versate nei vasetti precedentemente sterilizzati, sigillate e capovolgete per una decina di minuti per formare il sottovuoto.
Conservate in un luogo buio ed asciutto.
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LEMON MARMELADE (WITH HONEY AND CANE SUGAR) – makes 2 medium jars plus a little one
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1 kg organic lemons
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juice from 3 organic lemons
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200 gr sunflower honey (or your favourite)
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500 gr white cane sugar
Scrub lemons under running water. Cut into quaters lengthwise then into thin slices. Transfer into a bowl.
In a thick-bottomed saucepan, pour in lemon juice, honey, cane sugar and 10 cl of water and bring to a boil. When the sugar is melted turn off the heat and pour the hot syrup over the slices of lemon.
Place an heavy plate over the lemons so that they remain covered, wait a few minutes until warm then cover with plastic wrap and transfer in the fridge for 12 hours.
The next day, pour the entire content of the bowl into a thick-bottomed saucepan and bring to a boil stirring occasionally. Cook for 30-35 minutes until jam begins to thicken (make the plate test as usual to obtain the right consistency).
Pour immediately into previously sterilized jars, seal with lids and turn upside down for about ten minutes until airtight forms.
Store in a cool and dark place.