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La coratella d’agnello (della mia mamma) per l’MtChallenge #38

coratella

(scroll down for english version)

Ci sono ricette che dividono. Come questa.

Se c’è un piatto che non mangerei nemmeno sotto tortura è quello che vedete nella foto…però….al maritino piace (e assai) e per farlo contento mi tocca chiedere alla mamma o alla suocera di prepararlo, normalmente a ridosso della Pasqua, per poi farlo magicamente apparire sulla nostra tavola.

Se il nome coratella non vi suggerisce nulla vi dico che sono interiora di agnello (polmone, cuore, fegato, rognone) stufate in padella e condite con tanta cipolla e pomodoro nel mio caso oppure con un battuto di uovo nella tipica versione marchigiana. In realtà ogni regione del centro Italia rivendica la sua ricetta un po’ come per la pizza di formaggio con la quale (dicono) si accompagnino perfettamente.

Le interiora e frattaglie costituiscono quello che a Roma viene definito ‘quinto quarto’ perchè di fatto è ciò che avanza dai tagli della macellazione, detti anche quarti.  Avete mai sentito parlare di coda alla vaccinara, animelle fritte, pajata, trippa? Beh siamo in questo universo gastronomico alquanto insolito e, ciò nonostante, ricco di estimatori.

Cristiana di Beuf à la mode, la vincitrice di marzo dell’MtChallenge, questo mese ci ha voluto mettere alla prova proprio con il quinto quarto a lei tanto caro e che descrive con queste parole…

FOTORICETTAPenso alle donne, alle mogli degli scortichini o dei vaccinari, che invece di ricevere una vera busta paga si ritrovavano con involti zeppi di orecchie, code, musetti, intestini e zampetti…voi cosa avreste fatto? Fossi stata al posto loro probabilmente avrei lanciato un urlo e gettato tutto in faccia al consorte! Fortunatamente necessità fa virtù e quelli che potevano essere considerati scarti si trasformarono in piatti articolati e apprezzati. Ricette in cui si ritrovano tante storie, tanti vissuti, ricette che racchiudono la magia della mia città, città abituata ad accogliere e a rubare il meglio da chi vi transita.
Il quinto quarto per me racchiude tutto questo: la sapienza femminile nella capacità di rendere appetitoso ciò che viene considerato scarto, rispetto (e qui verrà giù il mondo) per l’animale: nel momento in cui decido di cibarmene non butto via nulla, lo spezzare la catena che ci porta a mangiare sempre le stesse cose…

Il mese scorso ho dovuto rinunciare alla prova soufflè per troppi impegni…questo, sono stata seriamente tentata di bissare l’assenza poi ho cercato un po’ di coraggio.

Coraggio che è praticamente svanito appena avanti il reparto macelleria del supermercato. Non ce l’ho fatta a comprare quell’agnellino con tutte le sue interiora ed allora ho chiesto alla mia mamma se poteva cucinarmele lei. Detto, fatto. Me la son vista arrivare con una ciotolina che, dopo una piccolissima variazione (e qualche foto), è diventata la cena di mio marito.

Ho voluto infatti azzardare mescolandola con dei cubetti di feta prima di riscaldarla ben benino. La mamma mi fa ‘E’ un po’ dolce per via del pomodoro e delle cipolle…tante…che ho messo’ ed allora io, senza assaggiarla s’intende, ho pensato di smorzare la sua dolcezza con la nota sapida della feta, che con il calore del fuoco si ammorbidisce leggermente.

E’ stato un piacere vedere mio marito fare la scarpetta con le focaccine alla feta e semi di finocchio (con lievito madre) che avevo preparato nel primo pomeriggio e riscaldato subito prima di sederci a tavola. Magari vi racconto la loro storia un’altra volta…

CORATELLA D’AGNELLO DELLA MIA MAMMA (per 3/4 persone)

  • una coratella di agnello (abbacchio) di 700/800 gr
  • 3 cipolle
  • passata di pomodoro
  • olio extravergine di oliva
  • peperoncino
  • 1 spicchio di aglio
  • un bicchiere di vino bianco secco
  • paprika dolce
  • 30-40 gr di feta

Lavate la coratella in acqua corrente e poi tamponatela con un panno da cucina, tagliate a pezzi i vari organi che la compongono, tenendoli però separati.

Portate ad ebollizione dell’acqua in un pentolino e versateci il polmone; spegnete subito il fuoco e lasciatelo a bagno per 5-6 minuti dopodiché scolatelo (questo passaggio serve per farlo restare duro).

Tagliate sottilmente le cipolle e soffriggetele in una padella capiente nell’olio extravergine insieme ad uno spicchio di aglio. Appena saranno leggermente rosolate aggiungetevi i pezzi di coratella, avendo cura di iniziare con il polmone poi dopo qualche minuto il cuore, eventuali budelli e per ultimo il fegato e la milza.

Salate, pepate e sfumate con del vino bianco secco. Quando sarà evaporato unite la passata di pomodoro e la paprika. Ultimate la cottura (ci vorranno in tutto 45 minuti circa) a padella coperta unendo la feta poco prima di spegnere il fuoco.

Servite calda con del pane per l’irrinunciabile scarpetta.

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***

MY MUM’S LAMB CORATELLA (OFFAL) (serves 3/4 people)

  • 700/800 gr young lamb offal (liver, kidney, lungs, heart)
  • 3 onions
  • tomato sauce
  • extravirgin olive oil
  • chilly
  • 1 clove garlic
  • glass of dry white wine
  • paprika
  • 30-40 gr feta cheese

Wash the offal in running water then dab it with a kitchen towel, cut into pieces the various organs, keeping them separate.

In a small pot bring water to a boil and pour in the lungs; turn off immediately the heat and leave to soak for 5-6 minutes then drain (this step is needed to harden the lung).

Cut finely the onions and sauté in a large skillet in olive oil along with a clove of garlic. When they turn lightly brown add the pieces of offal, taking care to start with the lung then adding after a few minutes the heart, casings and finally the liver and spleen.

Season to taste with salt and pepper and pour in the white wine. When evaporated, add the tomato sauce and the paprika. Finish cooking in covered pan (it will take around 45 minutes) adding the feta cheese during the last minutes.

Serve hot with bread and enjoy scarpetta (which means moping up the sauce from the plate with a piece of bread).

Bresaola, fichi e feta marinata…e cronaca di un pranzo improvvisato

bresaola, fichi..e feta marinata

(scroll down for english version)

Almeno una volta al giorno, negli ultimi dieci giorni, ho buttato un occhio dentro la dispensa.

Morivo dalla voglia di sapere come se la stesse passando la mia feta a bagno nell’olio e in dolce compagnia di rosmarino, basilico e pepe rosa.

L’altro giorno é andata proprio così.

ore 13.05 Striscio il badge. Urrà mi aspetta un pomeriggio di ferie!

ore 13.10 Salgo in auto. Mentre aspetto che l’aria condizionata parta, faccio la sauna e ascolto 105 all’una. Inizio a rilassarmi.

ore 13.17 Arrivo a casa, con molta più calma del solito, già sognando il mio barattolino. Tempo di mettermi comoda, mi lavo le mani e me ne impossesso.  Lo guardo, lo giro, lo riguardo. Dall’esterno non sembra accaduta chissà quale magia…ed invece..clack! lo apro e vengo invasa da una nuvola di aromi e dalla nota pungente dell’olio di casa mia. Oh mamma! questa robina qui deve essere uno spettacolo…

ore 13.19 Non riesco a resistere. Affondo una forchettina nel vasetto….in bocca si scioglie da sola (l’avreste mai pensato di un pezzo di feta!) e profuma delicatamente di rosmarino mentre più lieve è il sentore di basilico e pepe rosa.

ore 13. 22 Stop! Prima che faccia fuori buona parte del vasetto bisogna che immortali questa cosa paradisiaca. Tiro le tende perché il sole è accecante e scatto…una, due, tre foto poi via macchina fotografica ed inizio a pensare come portarla in tavola (che poi, essendo per una volta da sola, non ho mica fretta).

ore 13.31 Comincio ad avere un leggero languorino. Scarto l’idea mega-crostino perché di pane da bruscare non ne ho (anzi a dire il vero l’avrei, però è ancora nel freezer). Pomodori da tagliare a pezzetti, per un’insalata greca estemporanea, nemmeno. Di necessità virtù. Ho deciso che mi arrangio con quello che trovo… ovvero qualche fico nella fruttiera e la bresaola avanzata in frigo.

ore 13.40 Ecco pronto il mio pranzetto. Mi servo un bicchierino di vino e mi accomodo a tavola.

bresaola, fichi..e feta marinata

BRESAOLA, FICHI E FETA MARINATA (per 1 persona)

  • 6-7 fettine di bresaola (o prosciutto crudo se preferite)
  • 2 fichi
  • qualche cubetto di feta marinata
  • sale
  • pepe
  • olio extravergine di oliva

Pulite i fichi e tagliateli a spicchi.

In un piatto da portata disponeteli a raggiera alternandoli alle fettine di bresaola ed ai cubetti di feta.

Salate e pepate, irrorate con un filo di olio extravergine di oliva e servite.

***

BRESAOLA, FIGS AND MARINATED FETA (serving 1)

  • 6-7 slices bresaola (or ham)
  • 2 figs
  • a few cubes marinated feta
  • salt
  • pepper
  • extravirgin olive oil

Peel the figs and cut in quarters.

Place in a serving plate, round-like, together with bresaola and marinated feta.

Season with salt and pepper and drizzle over some extravirgin olive oil.

bresaola, fichi..e feta marinata

Con questa ricetta partecipo al contest ‘Ferragosto forno mio non ti conosco’ dei blog Le padelle fan fracasso e Il cucchiaino di Milù

logo raccolta estiva2[1]

e alla raccolta di ricette ‘Le insalate’ del blog La mia cucina improvvisata

banner RUBRICA CONTEST luglio

Feta marinata al rosmarino e pepe rosa

feta marinata al rosmarino e pepe rosa

Ricordi di una vacanza in Grecia. La Vespa portata dall’Italia, il mare blu cobalto, le distese chilometriche di ulivi ed i profumi della macchia mediterranea. Il sirtaki come sottofondo ed i muli a passeggio in ogni dove. Gli uomini in piazzetta ad oziare e le donne nei campi a sudare.

Moussakà, tzatziki, olive kalamata grosse come noci e l’immancabile feta.

Vi ho fatto venir voglia di partire, vero?

Restate ancora un attimo…almeno il tempo di leggere le istruzioni per la preparazione di questa insolita e velocissima conserva.

feta marinata al rosmarino e pepe rosa

FETA MARINATA AL ROSMARINO E PEPE ROSA (per un vaso da 500 ml)

  • 300 gr di feta
  • due rametti di rosmarino
  • 1 cucchiaio di pepe rosa
  • 4-5 foglie di basilico
  • olio extravergine di oliva

Sterilizzate il vasetto in acqua bollente per 30 minuti circa dopodiché fatelo raffreddare.

Tagliate la feta a cubetti. Sistematela delicatamente nel vasetto (per evitare che si sbricioli) alternandola con il rosmarino, il basilico ed il pepe rosa. Coprite con l’olio extravergine di oliva.

Prima di chiudere il vaso battetelo leggermente sul tavolo per favorire l’uscita di eventuali bolle d’aria.

Riponete al buio, in un luogo fresco e asciutto per 8-10 giorni.

Potete servirlo come antipasto o per preparare degli sfiziosi piatti freddi.

***

ROSEMARY AND PINK PEPPERCORN MARINATED FETA CHEESE (for a 500ml ermetic glass jar)

  • 300 gr feta cheese, diced
  • 2 small branches rosemary
  • 1 tablespoon pink peppercorn
  • 4-5 basil leaves
  • extravirgin olive oil

Remove the rubber ring from the glass jar and sterilise in boiling water for at least 30 minutes.

Set aside to cool.

Put the diced feta cheese into the jar alternating with rosemary, basil and pink peppercorn (be careful not to reduce the cheese into crumbs). Cover thoroughly with extravirgin olive oil.

Before closing the jar, shake it slightly and beat on a table to avoid air bubbles inside.

Place in a dark cool place for at least 8-10 days before serving as appetizer or cool dish.

Polpette di zucchine (e feta)…avrò scelto la ricetta giusta? (1)

polpette di zucchine e feta 005

A scuola non ho mai copiato.

Ora invece, complice questo blog, ho la scusa per allungare l’occhio in qualche sito interessante e provare la sensazione che avevano i miei compagni di classe quando, diversi lustri orsono, aspettavano che entrassi in aula e che tirassi fuori dallo zainetto i quadernoni con gli esercizi già svolti per dare una sbirciatina.

A volte si tratta di copiare paro paro, altre di prendere spunto dalla ricetta che in quel momento ti attrae. Unica regola di questo passatempo divertente: NON DIMENTICARSI DI CITARE SEMPRE LA FONTE! Non c’è infatti cosa più scorretta che fare propri quelli che in realtà sono esperimenti-azzardi-lampi di genio di altri frequentatori dei fornelli, siano essi cuochi professionisti o appassionati bloggers.

Quella che vi propongo oggi è una ricetta copiata da capo a piedi…ed il bello sta proprio in questo. La vicina di blog Cuocicucidici da quasi due anni tiene le redini di un contest che, pur con cadenza mensile, è praticamente sempre attivo: The Recipe-tionist . Il suo intento è quello di far scoprire il contenuto di un blog, invitando tutti i partecipanti a replicare una o più delle ricette in esso presenti. Si deve in sostanza copiare, con un’unica licenza che è quella di poter omettere od aggiungere (o al max sostituire) un ingrediente, e vince chi – a detta del blog ospitante – si dimostra più bravo in quest’arte.

Il mese scorso ho provato a partecipare con la pizza di carne ma sono arrivata lunga perchè le ricette vanno pubblicate entro il 25 di ogni mese; questa volta ritento, non con una ma due ricette che ho visto, studiato e infine messo all’opera e che ci sono piaciute tantissimo!

Il blog di Giugno nel quale copiare è quello di Fairies’ kitchen.

Inizio proponendovi le polpette di zucchine, che ho rigorosamente fritto (credo sia la seconda volta dall’inizio dell’anno!) e arricchito con della feta per renderle ancora più stuzzicanti e fresche.

Provatele, anche solo cotte in forno, perché sono deliziose!

Per la seconda replica vi lascio in suspense…..almeno fino al prossimo post.

polpette di zucchine e feta 012POLPETTE DI ZUCCHINE, RICOTTA E FETA (per 18 polpette circa di medie dimensioni)

  • 4 zucchine medie
  • 100 gr di ricotta
  • 70 gr di feta…mia aggiunta
  • 1 uovo
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • 1 cucchiaio di pecorino grattugiato
  • 4 cucchiai di pangrattato
  • sale e pepe
  • menta
  • olio per friggere

Lavate e mondate le zucchine; grattugiatele con una grattugia a fori medi e mettetele in un colino. Dopo averle salate copritele con un piatto sopra al quale metterete un peso. Lasciatele per almeno mezz’ora in modo che elimino l’acqua di vegetazione.

Trascorso questo tempo, strizzatele e mettetele in una ciotola insieme con la ricotta, la feta sbriciolata, l’uovo, i formaggi grattugiati, il pangrattato e la menta tritata finemente con un coltello. Regolate di sale e pepe.

Mescolate bene gli ingredienti e ricavate dall’impasto delle palline leggermente schiacciate che passerete in un po’ di farina prima di friggerle oppure di cuocerle in forno fino a quando saranno dorate.

polpette di zucchine e feta 002

ZUCCHINI AND FETA FRITTERS (makes 18 pieces)

  • 4 medium zucchini coarsely grated
  • 100 gr ricotta cheese
  • 70 gr feta cheese
  • 1 egg
  • 2 tablespoons grated parmigiano reggiano cheese
  • 1 tablespoon grated goat cheese
  • 4 tablespoons breadcrumbs
  • salt & pepper
  • mint
  • sunflower oil for frying
  • flour

To release excess water from zucchini put them in a colander, sprinkle with salt and allow the liquid to drain for al least half an hour.

Squeeze thouroughly and transfer to a bowl, then combine with the other ingredients: ricotta cheese, feta cheese, egg, grated cheeses, breadcrumb and mint finely chopped. Season with salt and pepper.

Heat the oil in a large frying pan. Form the mixture into balls and dust with flour, removing the excess. Drop the balls into the oil and cook for 8-10 minutes until golden all around. Drain on paper towel.

***

Con questa ricetta partecipo al contest Recipe-tionist di Giugno ospitato dal blog Fairies’ kitchen

the recipe-tionist giugno[1]

e al contest ‘Ricette e ricotta’ del blog Cappuccinoecornetto per la categoria Fingerfood salati

Contest_ricotta-300x300[1]

Cake alla feta ed erbe fresche

cake alla feta ed erbe fresche (14)

(english version below)

Sono giorni pieni di impegni e pensieri (anzi, solo impegni altrimenti la mia mamma legge e si preoccupa!). Tante cose che prima facevo ora con la pulce non mi riescono più e soprattutto arrivo alla sera distrutta (se poi mio marito è anche fuori per lavoro….).

Ci sono giorni nei quali non riesco nemmeno ad impegnarmi in cucina…. ed allora si chiama Punto Pizza… altri nei quali mi ingegno con ricette veloci…velocissime come quella che vi propongo oggi.

Si tratta di un cake salato farcito con feta, parmigiano reggiano ed erbe fresche (quelle che piacciono a voi!) perfetto per accompagnare una cena a base di affettati come anche una semplice insalata. Mescolate tutti gli ingredienti ed infornate.

La preparazione che vi propongo è un adattamento di quella originale presente in Torte salate, dolci & co. (2003, edizioni Bibliotheca Culinaria)

Non c’è una sola ricetta di questo piccolo libricino che finora mi abbia deluso (da lì viene anche la torta al limone e semi di papavero postata un paio di mesi fa). Lo custodisco gelosamente in una nicchia della mio micro-libreria, allineato ad altri 6 fantastici ricettari della stessa serie (Il formaggio in cucina, Crumbles, Bocconcini golosi, Torte tatin, Torte magiche e Il buon pane) stando ben attenta a che gli occhi della pulce non lo intercettino e i suoi artigli non lo afferrino per trasformarlo in un puzzle (come è successo ahimè per altri libricini).

Io mi sono limitata a mettere le erbe che avevo in casa ma voi non lesinate…il pane ne guadagnerà in sapore e risulterà bello pezzato bianco/verde.

cake alla feta ed erbe fresche (52)

CAKE ALLA FETA ED ERBE FRESCHE

  • 180 gr di farina manitoba (nella ricetta originale 00)
  • 1 bustina di lievito per torte salate
  • 3 uova
  • 75 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato (nella ricetta originale 100gr di groviera grattugiato)
  • 10 cl di olio e.v.o.
  • 1 cucchiaio di olio di semi
  • 10 cl di latte fresco
  • 200 gr di feta
  • 2/3 manciate di erbe fresche (io erba cipollina e prezzemolo…metterei anche basilico e maggiorana e perché no menta)
  • un pizzico di sale
  • pepe

Preriscaldate il forno a 180° C.

In una ciotola, setacciate il lievito con la farina. In un altro recipiente sbattete le uova intere, l’olio e.v.o. e quello di semi con il latte. Regolate di sale e pepe.

Versate le uova sbattute sulla miscela di lievito e farina ed amalgamate. Unite quinti la feta tagliata a dadini, il parmigiano reggiano grattugiato e le erbe fresche tagliuzzate grossolanamente.

Amalgamate di nuovo fino ad ottenere un composto omogeneo. Versate in uno stampo da plum cake oliato e infarinato.

Cuocete in forno per 45-50 minuti (controllate che la cottura sia terminata verificando che la lama di un coltello infilata nella pasta ne esca pulita).

Lasciate raffreddare prima di togliere dallo stampo.

cake alla feta ed erbe fresche (40)CAKE WITH FETA AND FRESH HERBS

  • 180 gr manitoba flour
  • 15 gr baking powder
  • 3 eggs
  • 75 gr grated Parmiagiano Reggiano cheese
  • 10 cl extravirgin olive oil
  • 1 tablespoon seed oil
  • 10 cl fresh milk
  • 200 gr diced feta cheese
  • 2/3 handfuls fresh herbs (chive, parsley, basil, thyme)
  • a pinch of salt
  • pepper

Preheat the oven to 325° F. Oil and lighty dust with flour a baking pan and set aside. In a bowl sieve together the flour and the paking powder. In another bowl whisk together the eggs, the extravirgin olive oil, the seed oil and the milk. Season to taste.

Pour the beaten eggs on the flour and mix until well combined. Add the feta cheese, the grated Parmigiano Reggiano cheese and the fresh herbs.

Spread the batter into prepared pan and bake 45 to 50 minutes until a cake tester comes out clean.

Let the cake cool down before removing from the pan.

cake alla feta ed erbe fresche (59)

Con questa ricetta partecipo ai contest:

Happy blog party del blog La Casa di Artù

contest happy blog party

Forno che passione del blog La forchetta nel brodo

banner contest forno che passione

nonché allo Smartcooking di Parmigiano Reggiano (quelli del Consorzio mi perdoneranno ma non riesco ad inserire il banner dell’iniziativa)

Insalatina tiepida di grano saraceno, verdure primaverili e feta

grano saraceno 012

Ci siamo incontrati per caso in un vivaio.

No, non sto parlando di me e di mio marito ma del primo sguardo lanciato a questi buffi chicchi dalla forma tetragonale che hanno attirato la mia attenzione nel corner bio, ultima (e senza dubbio originale) installazione, del vivaio più ‘chic’ della città.

Fino a qualche giorno fa conoscevo il grano saraceno solo in versione farina…del tipo sale e pepe sui toni del grigio-marrone scuro…diffusissimo nelle regioni alpine e protagonista di ricette straordinarie (come i pizzoccheri della Valtellina, la torta di grano saraceno farcita con la marmellata di mirtilli rossi e la polenta taragna) tanto da meritare il fregio di Presidio Slowfood.

Eccolo invece che mi si presenta davanti agli occhi in nude-look, accanto a più familiari semi di orzo, farro, miglio e avena. Lo guardo e faccio a mio marito “e questo cos’è? non l’ho mai visto”. Mi (ci) aiuta un cartellino posto all’altezza dei nostri occhi che in poche righe ci svela da dove viene, come si coltiva e, soprattutto, come si cucina.

Scopro che, diversamente da quanto si crede (e soprattutto da quanto faccia credere il suo nome), non è un cereale e pertanto non contiene glutine.

Approfittando delle prime verdurine di stagione, ho preparato un piatto leggero ideale per il pranzo in ufficio o per un pic-nic all’aperto. Volendo renderlo anche piatto unico ho aggiunto dei piccoli cubetti di feta (preferisco quella sfusa al banco dei formaggi, questa volta più buona del solito) ma potrebbe essere altrettanto simpatico l’abbinamento con una morbida caciottina o una dolce fontina.

Io l’ho servito tiepido perché il mio pancino ancora si rifiuta di ricevere piatti a temperatura frigo (comunque faccio poco testo, perché anche in pieno agosto la mia tazza di latte al mattino deve essere MOLTO calda…per non dire bollente). Credo sia delizioso anche consumato il giorno dopo, quando tutti i profumi ed i sapori si saranno bene amalgamati.

insalatina tiepida di grano saraceno, verdure primaverili e feta (9)

INSALATINA TIEPIDA DI GRANO SARACENO, VERDURE PRIMAVERILI E FETA (per 2 persone)

  • 150 gr di grano saraceno decorticato biologico
  • 4 asparagi
  • 3 cucchiai di pisellini freschi (anche se io dovendo vuotare il freezer ho utilizzato quelli del mio orto surgelati la scorsa estate)
  • 4 cucchiai di fave fresche (private del peduncolo)
  • uno scalogno
  • 70-80 gr di feta
  • olio e.v.o.
  • sale & pepe q.b.

Sgranate i piselli e le fave. Tagliate la parte dura dei gambi degli asparagi e pulite con un pelapatate quella rimanente. Passateli velocemente sotto l’acqua corrente per eliminare eventuali residui di terra e tagliateli quindi a pezzetti di 2-3 cm lasciando intatte le punte.

In una padella versate qualche cucchiaio di olio ed aggiungete lo scalogno tritato finemente; fatelo stufare per qualche minuto fino a diventare morbido e trasparente. Unite le fave, i piselli e gli asparagi e fate cuocere per una decina di minuti (le verdurine devono comunque restare croccanti). Spegnete il fuoco e regolate di sale e pepe.

Lavate più volte il grano saraceno sotto l’acqua corrente per eliminare eventuali impurità e fatelo tostare in una padella con un paio di cucchiai di olio prima di aggiungere acqua bollente salata e farlo cuocere per 15/20 minuti circa. Scolatelo e mettetelo in una ciotola. Unitevi le verdure e mescolate bene per amalgamare tutti gli ingredienti.

Impiattate ed aggiungete la feta tagliata a piccoli cubetti.

Buon Appetito!

Pizza del recupero (peperoni, feta & timo)

pizza peperoni (17)

La prima cosa che faccio quando torno a casa dal lavoro è indossare una comoda tuta, infilare un paio di calde pantofole (appartenendo al genere donna i miei piedi sono perennemente gelidi) e realizzare le cose da fare da lì alle undici/mezzanotte:

devo stendere la lavatrice o passare l’aspirapolvere?

devo stirare? oddio spero proprio di no…

devo riordinare carte, cartacce, bollette trovate nella buchetta della posta?

dobbiamo fare l’aerosol? (parlo al plurale perchè sottopongo purtroppo a questa tortura anche la pulce di casa).

Ovviamente tra questi pensieri c’è anche quello della cena (e talvolta del pranzo del giorno dopo) ma non mi preoccupa più di tanto. Le sere che più mi diverto sono quelle nelle quali decido di vuotare il frigo mettendo insieme quello che trovo. Ieri sera è stata una di queste.

Due peperoni, mezza fetta di feta, un avanzo di ricotta, il timo utilizzato per il contorno dello scorfano di sabato, mezzo cubetto di lievito di birra. La prima cosa che mi viene in mente è una pizza….. e che pizza sia (anche senza mozzarella). Ovviamente potete rifarla sostituendo i peperoni con qualsiasi altra verdura…qualche cima di broccoletto, bietole, spinaci, zucca…oppure se vi avanza la ratatouille utilizzate semplicemente quella.

Anche la feta può essere sostituita con una cremosa crescenza o con un fondente taleggio.

PIZZA CON PEPERONI, FETA & TIMO (dosi per una teglia rotonda di o cm 32)

  • gr 220 di farina integrale
  • un pò meno di 1/2 cubetto di lievito di birra
  • mezzo cucchiaino di sale
  • 100 ml di acqua tiepida
  • due peperoni (uno giallo ed un rosso perchè l’occhio vuole la sua parte)
  • 1 scalogno
  • gr 100 di feta
  • gr 50 di ricotta
  • 1 fetta di prosciutto cotto (io avevo anche quella in frigorifero)
  • 2/3 cucchiai di panna fresca
  • qualche rametto di timo
  • sale & pepe q.b.
  • olio e.v.o.

Sciogliere nell’acqua tiepida il lievito di birra ed aggiungerlo alla farina ed al sale che avrete disposto in una ciotola o sulla spianatoia. Impastare fino ad ottenere una massa liscia ed omogenea e mettere a lievitare in un posto al riparo da correnti d’aria per 2 ore (io d’inverno vicino ad un termosifone o al caminetto) coprendo il contenitore con uno panno da cucina pulito, bagnato e ben strizzato per mantenere la giusta umidità.

Pelare i peperoni con un pelapatate per eliminare la pelle e renderli in questo modo più digeribili. Tagliarli a piccoli pezzi e disporli su una teglia coperta di carta da forno insieme con lo scalogno fatto a spicchi; condire con sale e pepe e aggiungere il timo, quindi irrorare con un pò d’olio ed infornare a 180° per 20-25 minuti (io li ho cotti nel micronde con la funzione crisp – 750w + grill – per 10 minuti rimestandoli a metà cottura).

In una ciotola sbriciolare la feta, aggiungervi la ricotta, il prosciutto cotto tagliato a pezzetti, i peperoni arrostiti e qualche cucchiaio di panna per ammorbidire l’impasto, salare e pepare a proprio piacimento.

Riscaldare il forno a 200° (se lo avete scegliete il programma pizza altrimenti va bene la funzione ventilata).

Stendere l’impasto lievitato in una teglia (la mia era bassa e circolare) leggermente unta d’olio rimuovendo l’eventuale eccesso di pasta con un coltello, bucherellarlo con una forchetta ed aggiungervi il ripieno di peperoni. Rialzare leggermente i bordi per evitare che esso fuoriesca durante la cottura.

pizza peperoni (14)

Infornare e cuocere fino a doratura dell’impasto per 10-15 minuti.