Archivi tag: tupperware

Pane (sciocco) di farro cotto in pentola…la rivincita!

pane di farro cotto in pentola 2

(scroll down for english version)

Mi avete spiazzata! E poi mi avete fatto cambiare idea…in 2 giorni!! Sì proprio voi…

Dopo aver letto i vostri commenti al No-knead bread, il mio primo pane cotto in pentola, ho davvero creduto di aver sbagliato tutto…non sarebbe stato possibile altrimenti…tutte entusiaste di questo impasto, che richiede poche, pochissime, coccole, tranne la sottoscritta.

Vero che qualche volta mi fissi, vero che cominci ad essere più esigente, vero che a forza di rinfrescare lievito ed impastare kili di farina questo mondo mi diventi a mano a mano più familiare…però mai mettere in dubbio le vostre affermazioni di cuoche navigate.

Ed allora mi è bastato aspettare la fine della pagnotta per mettermi di nuovo all’opera, studiando, leggendo ricette a destra e a manca alla ricerca di quella più adatta a me ed alla farina di farro che avevo scelto per il prossimo esperimento.

pane di farro cotto in pentola 3

Ho letto qui da Manuela, poi qui da Pat per poi fare di testa mia ed ottenere (per fortuna) un pane meraviglioso!  Abbandonata la pentola di ghisa (bella eh?) ho scelto un contenitore rettangolare della Tupperware (linea UltraPro dimensioni 23x12x9 cm) munito di coperchio anche se a dirla tutta sono stata tentata dall’utilizzare un semplice stampo da plumcake che avrei sigillato con un foglio di alluminio…magari provo un’altra volta.

Ho fatto qualche piega in più e pirlato l’impasto per poi farlo lievitare direttamente nella pentola piuttosto che rovesciarlo di colpo ed evitare di rovinare la magia della (lunga) lievitazione.

Ho evitato di mettere il sale (nelle Marche come in Toscana non si usa) cosicché il mio pane è diventato sciocco…tutta salute e meno cellulite (visto che la prova costume si avvicina)!

Ora ditemi sinceramente…vi piace più questo o l’altro?

pane di farro cotto in pentola 6

PANE (sciocco) DI FARRO COTTO IN PENTOLA

  •  250 gr di farina biologica di farro
  • 250 gr di farina biologica tipo 0
  • 350 ml di acqua tiepida
  • 100 gr di pasta madre (idratata al 50%) rinfrescata e matura
  • un cucchiaino di malto d’orzo (o miele)
  • olio extravergine
  • semi di papavero

Sciogliete il lievito madre in acqua, aggiungete le farine setacciate poi il malto e iniziate ad impastare. Lasciate riposare l’impasto, che risulterà leggermente appiccicoso, in autolisi 30 minuti.

Trascorso questo tempo trasferite l’impasto in una ciotola ben oliata e fate 3 giri di pieghe, tirando l’impasto verso l’alto e ripiegandolo verso l’interno (s&f) e lasciandolo riposare per 25 minuti tra una piega e l’altra.

Terminate le pieghe pirlate l’impasto su un piano di lavoro appoggiandolo ai polpastrelli delle mani e tirandolo delicatamente verso di noi (dovrete sentire l’impasto indurirsi) in modo da dargli struttura; coprite con un telo pulito e fate lievitare per due ore circa dopodiché sgonfiate delicatamente e fate delle pieghe a 3; trasferite a questo punto l’impasto nella pentola e lasciate lievitare circa 4 ore (i tempi di lievitazione sono variabili a secondo di temperatura/ umidità/ tipo di farina dovete solo imparare ad osservare il vostro pane). Pennellate con olio la superficie e cospargete con semi di papavero.

Riscaldate il forno a 250°C. Inserite la pentola con il coperchio e cuocete per circa 45-50 minuti, togliendo il coperchio gli ultimi 15-20 minuti.

Fate intiepidire dopodiché togliete dal contenitore.

pane di farro cotto in pentola 5

POT BAKED SPELT SOURDOUGH BREAD

  • 250 gr spelt organic flour
  • 250 gr organic bread flour
  • 350 ml warm water
  • 100 gr sourdough refreshed and mature
  • 1 teaspoon malted barley syrup (or honey)
  • extravirgin olive oil
  • poppy seeds

Dissolve mature sourdough in water, add sifted flours and malt and begin to knead. Let dough rest for 30 minutes (autolysis).

Transfer into an oiled bowl and make 3 series of folds, rotating the bowl clockwise and pulling dough upwards and folding inwards (s&f), waiting 25 minutes from one and the other.

Turn over a work surface and gently but firmly fold and roll dough up while turning it to create a roundish shape by using the table for grip. Cover with a clean cloth and let rise for about two hours.

Gently deflate and make 2 series of 3-folds; transfer into a no-sticky pan suitable for oven (I used a 23x12x9 cm Tupperware Ultrapro pan) and let rise about 4 hours (rising times are variable depending on temperature/humidity/type of flour… you just have to learn to observe your dough).

Brush top gently with oil and sprinkle with poppy seeds.

Preheat the oven to 250° C. Place the pot covered and cook for about 45-50 minutes, removing the lid during the last 15-20 minutes.

Let cool a bit before transfering on a wire rack.

  ***

Questa ricetta va a Valentina che ospita questo mese la raccolta di Panissimo e a Barbara e Sandra le mie adorate panificatrici seriali!

nuovo italia

 

The Best Banana Bread (ever)….e promessa mantenuta

banane 013

Chi mi segue forse ricorda che disquisendo qui sullo stampo da plumcake, avevo promesso di dedicare quanto prima un post al banana bread. Detto. Fatto. Ve lo presento in tutto il suo splendore! (e se proprio la foto sotto non vi ispira a sufficienza leggete oltre il post e correte a comprare banane e noci).

banana bread 039

banana bread 050

A onor di cronaca devo precisare che fino a pochi giorni fa, quando cioè ho iniziato la ricerca della ricetta perfetta, conoscevo questo cake solo di fama non avendo mai avuto la tentazione né di prepararlo, né di assaggiarlo (ammesso di trovarlo in qualche forno/pasticceria della zona).

C’è un motivo a tutto questo. Chi mi conosce sa che vivo di frutta ma, non so come, ho instaurato un rapporto di odio/amore con le banane; ne mangio (sì e no) 4-5 durante tutto l’anno (l’unica parentesi positiva di questa ‘astinenza’ che ricordo è quella del frullato di yogurt e banane che mi concedevo con discreta regolarità durante i pomeriggi universitari) anche se devo ammettere che negli ultimi tempi, complice il cucciolo di casa che ha bisogno di energie ed il marito che reclama il calo di potassio durante le sessioni di golf, mi ricordo anche di loro quando scelgo la frutta al super.

Quanto alla ricerca della ricetta perfetta, nel web ho trovato fin troppe versioni di questo dolce… ma alla fine, per andare sul sicuro, mi sono dirottata su un sito a stelle e strisce….guardate questa blogger che mangia solo verdure e pesce (e per questo si definisce pescetarian) e che vive con una simpaticissima maialina di nome Cupcake. Secondo lei il suo è il miglior banana bread di sempre (e per dirlo lo avrà cucinato almeno un centinaio di volte) ed io mi sono ciecamente fidata.

Ha una consistenza a metà tra il pane ed una torta ed un profumo ineguagliabile…il mix banane, noci e cannella è sbalorditivo ed assolutamente da replicare! E che dire della crosticina super-croccante che lo ricopre…

L’autrice della ricetta suggerisce di mangiarlo tiepido e tostato con burro ma anche da solo è delizioso (se proprio volete esagerare spalmatevi della crema di nocciola ed inizierete alla GRANDE la giornata).

banana bread 051

THE BEST BANANA BREAD (EVER) per un stampo cm 25 x 11

(per il banana bread)

  • 2 tazze di farina 00
  • 1/2 cucchiaino di lievito
  • 1/4 di cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1 tazza di noci tritate grossolanamente
  • 1/2 tazza di burro (non salato) morbido
  • 3/4 tazza di zucchero di canna
  • 2 uova
  • 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 4 banane molto mature

(per la copertura croccante)

  • 1 tazza dell’impasto ottenuto con gli ingredienti indicati sopra
  • 1/8 tazza di farina 00
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1/2 tazza di zucchero di canna

Riscaldate il forno a 180° (programma statico).

In una terrina miscelate insieme lo zucchero e il burro fino ad ottenere un composto cremoso. Aggiungete le uova, l’estratto di vaniglia e le banane una alla volta (io le ho tagliate prima in due per lungo e poi a pezzetti in modo che essi si sentano nell’impasto, in alternativa potete schiacciarle).

In un’altra ciotola versate la farina con il lievito, il sale e la cannella. Unite quindi gradualmente gli ingredienti secchi a quelli umidi. Aggiungete infine le noci tritate e mescolate bene. Togliete una tazza dell’ impasto e miscelatela con la farina, lo zucchero e la cannella previsti per la copertura croccante.

Versate il primo impasto in uno stampo rettangolare rivestito di carta forno, quindi distribuitevi sopra il secondo impasto che dovrà risultare un po’ ‘sbriciolato’. Se desiderate, potete spargere sulla superficie ulteriore zucchero di canna e noci.

Mettete a cuocere nel forno per 1 ora e 15-20 minuti (verificate la cottura inserendo uno stecchino nell’impasto, se ne esce pulito la torta è pronta).

Si consiglia di mangiarla tiepida. Questa cake si conserva per più giorni avvolta in uno strofinaccio (io utilizzo il Breadsmart compatto della Tupperware), ma se preferite consumarla in più occasioni potete tagliarla a fettine e congelarla.

banana bread 037

Riso selvaggio con ceci e succo d’arancia

riso 026

riso 028

Ristabilite le forze, è tornata anche la voglia di cucinare. Un pò meno quella di scrivere (anche perchè dopo 4 giorni chiusa in casa non ho molto da raccontarvi)… pertanto mi limito a lasciarvi questa deliziosa ricettina.

Oggi è la volta di un piatto unico completo, perchè abbina carboidrati e legumi, economico e di veloce esecuzione, perfetto ad esempio per il pranzo in ufficio. L’ho trovato nel numero di gennaio del mensile Fior fiore in cucina che vendono alla Coop (lo stesso dove ho preso spunto per i tortini di riso di martedì grasso).

RISO SELVAGGIO CON SUCCO DI ARANCIA E CECI (per 4 persone)

  • 300 gr di riso Long& Wild Fiorfiore Coop (in alternativa 150gr di riso Venere e 150gr di riso Basmati)
  • 300 gr di ceci già cotti
  • 1/2 limone
  • 1/2 arancia
  • qualche scorzetta di arancia e limone
  • prezzemolo
  • olio e.v.o.
  • sale e pepe q.b.

io ho poi aggiunto

  • 2 filetti di trota cotti al vapore
  • gomasio (lo trovate nei negozi bio, è un condimento a base di semi di sesamo, alghe e sale)

1. Cuocete il riso in acqua bollente salata per 14-15 minuti. Io ho utilizzando il Cuociriso della Tupperware per microonde.

2. Scolate il riso e conditelo in una terrina con i ceci già cotti (drenati dell’eventuale liquido di conservazione), il succo appena spremuto di mezza arancia e mezzo limone, un filo di olio extra vergine di oliva, sale e pepe nero. Aggiungete quindi un cucchiaio di prezzemolo tritato e qualche scorzetta di arancia e limone.

3. Cuocete a vapore i filetti di trota per 15 minuti circa.

3. Versate il riso nei piatti quando è ancora caldo, unite i filetti di trota conditi con un filo d’olio e un pizzico di gomasio e servite immediatamente. Questo piatto può essere consumato anche freddo il giorno dopo.

Eccolo qua sotto nella versione lunch box…

riso 010

riso 013

Con questa ricetta partecipo al contest ‘ricette per il pranzo in ufficio’ indetto dal blog Una ricetta tutta per sè

banner ricette-veloci-per-pranzo-in-ufficio