Archivi tag: yogurt

Il mio Fata’ir per il Cross Cooking di Parmigiano Reggiano

fatayer

(scroll down for english version)

Se lo scorso anno il protagonista del Parmigiano Reggiano Chef è stato lo Smart Cooking (al quale ho partecipato con la mia pizza di carne), la competizione quest’anno si sposta oltre confine alla ricerca di ricette appartenenti ad altre culture, da rivisitare secondo la propria fantasia mediante l’inserimento tra gli ingredienti del Parmigiano stesso, eccellenza indiscussa del nostro patrimonio gastronomico.

PR-Chef_ITA-1

Oggi vi porto nel vicino Oriente, facendovi conoscere un piatto tipico della cucina araba costituito da un fagottino di pasta lievitata che si presta per essere farcito con carne, formaggio e/o verdure ed aromatizzato con un’infinità di spezie.

Io, in perfetto mood formaggioso, sono partita da questa ricetta di Chef in disguise per creare la mia personale versione di fata’ir o fatayer, utilizzando ingredienti facilmente reperibili:  ricotta fresca, pecorino, limone, menta, semi di sesamo ed ovviamente il Parmigiano Reggiano.

Vi lascio solo immaginare il profumino che si è scatenato in cucina durante la loro cottura! Mi raccomando vanno mangiati rigorosamente caldi affinché il formaggio all’interno sia morbido. I miei erano anche troppo grandi come dimensione…la prossima volta mi sono ripromessa di farli più piccini per ottenere dei bocconcini perfetti per un buffet/aperitivo.

Se siete curiosi di sapere come si preparano seguitemi in cucina!

fatayer2

FATAYER A MODO MIO (per 12 barchette grandi)

  • 480 gr di farina 0
  • 60 ml di olio vegetale (per me di girasole bio)
  • 100 gr di yogurt bianco naturale
  • 4 gr di lievito secco attivo
  • 100 ml di acqua tiepida

per il ripieno:

  • 400 gr di ricotta fresca di pecora
  • 200 di Parmigiano Reggiano grattugiato (per me invecchiato 30 mesi)
  • 100 gr di Pecorino romano grattugiato
  • 4 cucchiai di latte
  • scorza di un limone bio
  • un mazzetto di menta fresca
  • baking powder (vedi note)

per finire:

  • olio extravergine di oliva
  • semi di sesamo

In una ciotolina sciogliete il lievito con lo zucchero e 100ml di acqua ed attendete che si formino le bollicine. In una ciotola mescolate insieme la farina e il baking powder fino a quando sono ben amalgamati. Unite l’olio e lo yogurt ed infine la miscela di acqua e lievito; lavorate l’impasto fino ad ottenere una palla omogenea che non si attacca alle vostre mani. Per dare struttura all’impasto sbattetelo energicamente sul piano di lavoro per 7-10 volte.

Oliate leggermente una ciotola e trasferitevi l’impasto; coprite con uno strofinaccio pulito o con pellicola e mettete in un posto caldo fino al raddoppio (se andate di fretta, accendete il forno a 200°C e posizione una griglia a metà. Spegnete il forno, mettete un telo da cucina sulla gliglia e posizionateci sopra la ciotola contenente l’impasto. Chiudete il forno e lasciate lievitare per 10-15 minuti).

Una volta raddoppiato l’impasto dividetelo in palline della grandezza di un uovo (io ne ho ottenute 12) e coprite con uno strofinaccio; lasciate riposare per 10 minuti.

Stendete ciascuna pallina di impasto dandole una forma ovale. Posizionate al centro una generosa dose di ripieno dopodiché piegate un lato dell’impasto verso l’interno premendo leggermente; ripiegate a questo punto il lato opposto. Ripetete la stessa operazione per le altre estremità in modo da ottenere delle barchette. Io in più ho creato un effetto zigrinato, ondulando con le mani l’impasto.

Pennellate con olio (o latte o rosso d’uovo) ed attendete 10-15 minuti prima di infornare.

Riscaldate il forno a 200°C ed una volta a temperatura posizionate al centro per i primi 15 minuti dopodiché spostate in altro fino a doratura.

Note:

Se la vostra intenzione è quella di consumare i fatayer subito dopo la cottura utilizzate il baking powder indicato negli ingredienti (esso infatti aumenta la morbidezza dell’impasto ed aiuta la lievitazione in cottura). Se al contrario avete pianificato di congelare o di mangiare i fatayer entro un paio di giorni non aggiungete baking powder all’impasto perché lo renderebbe troppo morbido e gommoso una volta raffreddato.

fatayer1

CHEESE PASTRY FATAYER (MY STYLE) makes 12 turnovers

  • 480 gr AP flour
  • 60 ml vegetable oil
  • 100 gr plain yogurt
  • 4 gr di dry yeast
  • 100 ml warm water
  • 1 teaspoon baking powder (see notes)

for the stuffing:

  • 400 grfresh ricotta cheese
  • 200 grated Parmigiano Reggiano cheese
  • 100 gr grated Pecorino cheese
  • 4 tablespoons milk
  • grated lemon rind from 1 organic lemon
  • small bunch fresh mint

to finish:

  • extravirgin olive oil
  • sesame seeds

Proof the yeast by mixing it with the sugar and 100ml water in a cup, the yeast should foam and bubble if it doesn’t then it has gone bad and you need to replace it with new package.

In a bowl whisk together the flour and baking powder  till combined. Add the oil and then rub it into the flour mix with your fingertips. Add the yogurt and the water  yeast mixture and knead the dough untill it forms a smooth soft ball that doesn’t stick to your hands (a tip from a bakery owner I know, pick up the dough and slam it into the table 7-10 times during kneading. That will give your baked goods that fluffy  interior).

Cover a bowl with a little olive oil,place your dough it and cover the bowl with a clean towel or plastic wrap and leave it in a warm place untill it doubles in size (If you are short on time, heat your oven to 200 C and place the rack in the middle. Turn it off. Place a clean towel on the rack and place the bowl with your covered dough on the towel and leave it in the closed oven. It will double in size in 10-15 minutes)

Cut the dough into egg sized balls and cover them with a clean towel and allow them to rest for 10 minutes.

Roll each dough ball into an elongated oval shape. Fold one edge of the dough over and press it with your finger tips to seal it. Fold over the opposite side and tuck the dough under the pastry boat. Do the same with the opposite side. Once you’re done shaping the pastry gently press the top folds to adhere the dough to the cheese..this helps to prevent the pastry boats from opening up when you bake them

I usually brush them with some milk but you can egg wash them or brush them with some olive oil to give them a beautiful golden color when they bake. Allow them to rest for 10-15 minutes after shaping before baking them

Bake on the middle rack in an oven that you have preheated to 200 C until the bottom is golden brown then place under the broiler until the tops are golden brown.

Notes:

If you are going to consume the fatayer soon after baking , keep the baking powder (It increases the fluffiness of the dough and allows it to rise better in the oven). If you plan on storing them or eating them over a couple of days omit the baking powder because the  fatayer remain softer and more chewy when they are cooled and stored without the baking powder.(baking powder results in the baked goods hardening a little when they are cold)

Ciambella alla ricotta di bufala con ciliegie e albicocche al timo…per dimenticare!

ciambella alla ricotta di bufala con ciliegie e albicocche al timo

(scroll down for english version)

Per anni una vera e propria lucertola, con immancabile sfoggio al primo tiepido sole primaverile di canotta e shorts pur di prendere un po’ di colore e dire addio per qualche mese a fondotinta e calze di microfibra. Poi qualche anno in più sulle spalle (e, soprattutto, una maggiore consapevolezza sui danni da abbronzatura selvaggia) ti convincono che è giunta l’ora di evitare le ragazzate da ventenne, con tanto di bagno e pennichella sotto il chioppo del sole.

Quest’anno per assumere un po’ di colorito…quello che basta per mostrare finalmente le gambe nude…mi sono bastati tre giorni trascorsi a casa di mia sorella (in malattia per un braccio fratturato) che però si sono rivelati più pesanti del previsto perché la pulce tra bagnetti interminabili, scivolate e calci al pallone non mi ha concesso neanche 5 minuti di riposo sul lettino! Senza contare che mi ha fatto perdere 5 anni di vita tutti insieme chiudendosi dietro la porta di casa …spalancata solo dopo 20 interminabili minuti dai pompieri che hanno poi fatto indossare il caschetto ad una pulce spaventata e con gli occhi gonfi di lacrime!

Per riprenderci mia sorella ed io ci siamo vestite velocemente ed al bar vicino casa abbiamo ordinato uno spritz bello carico, mentre la pulce ha ceduto alla stanchezza e allo stress del pomeriggio addormentandosi nel passeggino  e ronfando per 12 lunghe ore fino al mattino successivo.

Passato lo spavento, ora mi godo qualche giorno di (meritato) riposo prima di partire di nuovo,  verso la Puglia…questa volta dividendo le incombenze con il marito!!!

ciambella alla ricotta di bufala con ciliegie e albicocche al timo 4

ciambella alla ricotta di bufala con ciliegie e albicocche al timo 1

ciambella alla ricotta di bufala con ciliegie e albicocche al timo 2

La ricettina di oggi l’avete già scoperta dalle foto…si tratta di un personale arrangiamento del dolce postato qualche giorno fa dalla mia amica Annarita…una ciambella morbida (contenendo una ricotta di bufala straordinaria che ho acquistato in un caseificio vicino Jesi) e leggermente umida in quanto decorata con ciliegie ed albicocche nappate con la loro (insolita) marinatura al timo.

A casa mia è piaciuta talmente tanto che l’ho preparata per due volte di seguito…la prima ho seguito alla lettera la versione di Annarita ottenendo una  tortina gluten-free, anche se un po’ bassina avendo utilizzando uno stampo più grande del suo; la seconda, ho aumentato proporzionalmente le dosi per ottenere una ciambella più alta, ho utilizzato ricotta di bufala ed unito albicocche alle ciliegie.

Se vi piacciono i dolci a base di frutta questa è da provare!

CIAMBELLA ALLA RICOTTA DI BUFALA CON CILIEGIE E ALBICOCCHE AL TIMO (per uno stampo a ciambella da 30cm)

  • 20-25 ciliegie
  • 3 albicocche
  • 300 gr di ricotta di bufala (o yogurt intero)
  • 150 gr di zucchero di canna integrale + 3 cucchiai
  • un rametto di timo fresco
  • 100 gr di burro
  • 3 uova medie
  • 70 gr di mandorle tostate tritate (o farina di mandorle)
  • 150 gr di farina 00
  • 150 gr di farina di riso
  • 1 limone
  • una bustina di lievito
  • zucchero a velo

Lavate e asciugate le ciliegie, staccate il picciolo e denocciolatele. Lavate ed asciugate le albicocche, prima di tagliarle a spicchi. Mettete in una ciotolina con 3 cucchiai di zucchero, un cucchiaio di succo di limone e il timo. Lasciate marinare per un paio d’ore.

Sgusciate le uova e separate i tuorli dagli albumi. Montate il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero e 1 pizzico di sale fino a ottenere un composto spumoso. Aggiungete i tuorli, la scorza grattugiata e 3 cucchiai di succo di limone, poi incorporate la ricotta di bufala.

Setacciate le farine con il lievito e unitele al composto, poi aggiungete la farina di mandorle, mescolando bene fino a ottenere un composto omogeneo. Montate a neve gli albumi con 2-3 gocce di succo di limone e incorporateli delicatamente, poco per volta, mescolando con un movimento delicato dal basso verso l’alto.

Versare il composto ottenuto in uno stampo a ciambella da 22-24 cm di diametro, imburrato e infarinato. Distribuite le ciliegie e le albicocche ed il sughetto che avranno rilasciato su tutta la superficie della torta e cuocete in forno già caldo a 180°C per circa 45-50 minuti. Verificate la cottura della torta con lo stecchino.

Lasciate raffreddare prima di servirla spolverizzata con zucchero a velo.

Il giorno dopo è ancora più buona!

ciambella alla ricotta di bufala con ciliegie e albicocche al timo 3

BUFFALO RICOTTA CAKE WITH THYME MARINATED CHERRIES AND APRICOTS (makes a 30cm cake)

  • 20-25 cherries (pitted)
  • 3 apricots (pitted and sliced)
  • 300 gr buffalo ricotta (or plain yogurt)
  • 150 gr cane sugar + 3 tablespoons
  • 1 sprig fresh thyme
  • 100 gr butter (softened at room temperature)
  • 3 medium eggs
  • 70 gr toasted almonds finely chopped (or almond flour)
  • 150 gr AP flour
  • 150 gr rice flour
  • 1 organic lemon
  • 16 gr baking powder
  • powdered sugar

Put cherries and apricots in a bowl and toss 3 tablespoons of sugar, a tablespoon of lemon juice and thyme leaves. Let marinate for a 2-3 hours.

Separate egg yolks from whitesBeat butter with sugar and a pinch of salt until creamy. Add egg yolks, grated rind of lemon and 3 tablespoons of lemon juice, then add buffalo ricotta stirring with a fork.

Sift flours with baking powder and add to mixture, then add the almond flour, mixing well until all ingredients are well combined. Whip the egg whites with 2-3 drops of lemon juice and incorporate to the mixture, stirring gently from bottom to top.

Pour the mixture into a 30cm donut mold, previously greased and floured. Spread over cherries and apricots together with their sauce and bake in a preheated oven at 180 ° C for about 45-50 minutes.

Let cool completely before serving sprinkled with powdered sugar.

ciambella alla ricotta di bufala con ciliegie e albicocche al timo 5

Autoproduzione al via…yogurt greco fatto in casa {senza yogurtiera}

yogurt greco, mango e mandorle 5

yogurt greco, mango e mandorle 6

(scroll down for english version)

Non so voi, ma per me la bella stagione arriva quando posso finalmente starmene in casa senza calzini…passando da quelli felpatoni che uso in pieno inverno, tirati fin sopra i pantaloni (non sia mai che vi sia uno spiffero d’aria!), a quelli di spugna leggera per le mezze stagioni.

Il rispolvero dell’infradito coincide normalmente con una ventata di freschezza e leggerezza anche in cucina…salvo poi dover festeggiare il compleanno di una persona particolarmente golosa e dover impastare uova, burro e cioccolata con 23° in casa….ma di questo vi parlerò a breve!

Se d’inverno non posso rinunciare al mio cappuccino bollente, d’estate mangio yogurt bianco a go-go con frutta fresca a pezzettoni e cereali/frutta secca (come dimostra il bicchierone sotto) o bevo del latte freddo.

yogurt greco, mango e mandorle 1

yogurt greco, mango e mandorle 2

Quest’anno (complice il meraviglioso post di An Lullaby di qualche giorno fa) ho deciso che lo yogurt me lo sarei fatta in casa…senza yogurtiera!

Nulla di più facile…vi occorreranno due soli ingredienti:

1) latte fresco intero di alta qualità,

2) yogurt bianco, al naturale, o greco fatto con latte di alta qualità

 + una pentola, dei barattolini di vetro ed un termometro (anche se in realtà la prova dito andrà bene lo stesso).

Curiose di scoprire come preparare in casa uno yogurt denso e a prova di cucchiaino? Seguitemi passo passo…

yogurt greco, mango e mandorle 4

YOGURT GRECO FATTO IN CASA

  • 1 litro di latte fresco intero di alta qualità
  • 125 ml (o anche di più) di yogurt bianco naturale fatto con latte di alta qualità o direttamente yogurt greco (ho aggiornato il post specificando che è preferibile l’utilizzo dello yogurt greco perché dopo alcuni tentativi ho notato che nel caso si utilizzi come starter lo yogurt naturale il giorno successivo lo yogurt tende a diventare liquido e rilasciare molto siero)

Versate il latte in una pentola ben pulita e sterilizzata e portare a 90°C (stadio che equivale alla formazione di una patina sulla superficie). Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare fino alla temperatura di 38-40°C (che equivale a potervi immergere il dito senza scottarvi).

Accendete il forno al minimo per pochi minuti e spegnetelo, lasciando solo la luce accesa. Versate lo yogurt in un contenitore di vetro,  aggiungetevi qualche cucchiaio di latte e (con un cucchiaio pulito) mescolate accuratamente ma con delicatezza. Questo passaggio è fondamentale perché mantenendo vivi i fermenti vi assicura uno yogurt compatto. Versate a questo punto il restante latte senza mescolare dopodiché versate in dei barattoli di vetro precedentemente sterilizzati e chiudeteli ermeticamente (se vedete nel latte dei grumi di yogurt significa che il procedimento è stato correttamente eseguito; cercate di distribuire questi grumi, che tenderanno ad andare a fondo, nei diversi vasetti).

Mettete i vasetti in una pentola capiente e ricopriteli di acqua tiepida appena sotto il loro tappo dopodiché trasferite nel forno spento con la luce accesa.

Lasciate riposare lo yogurt al caldo per circa 12-18 ore (maggiore il tempo, maggiore ne risulterà la consistenza).  prima di trasferire i vasetti in frigorifero a raffreddare per un paio d’ore.

Lo yogurt si conserva in frigo per circa 8-10 giorni. Ricordate di non mangiarlo tutto e di tenerne da parte 3 cucchiai: vi serviranno per realizzare il prossimo yogurt che sarà ancora più buono del primo. Dopo 5-6 volte sarà comunque necessario aggiungere del nuovo yogurt acquistato in quanto i fermenti avranno perso la loro forza e lo yogurt diverrà gradualmente meno consistente.

In superficie tenderà a formarsi del siero che se mescolato allo yogurt lo renderà meno denso; per uno yogurt più compatto vi consiglio di eliminarlo prima di consumarlo.

Facile no? Visto che le foto talvolta aiutano vi segnalo questo altro articolo nel quale potete trovare tutti i fotogrammi del procedimento.

yogurt greco, mango e mandorle

HOMEMADE GREEK YOGURT

  • 1 lt high quality whole fresh milk
  • 125 ml  high quality plain yogurt or greek yogurt

Heat the milk in a large sterilized saucepan over medium-low heat until it reaches 90° C. Remove from the heat and let cool to 38-40° C.

Heat the oven at the minimum temperature then turn it off leaving the light on.

In a glass mug pour the yogurt then add a few tablespoons of the milk; mix thoroughly but gently using a clean spoon (this step is crucial to develop active cultures and to obtain a thick yogurt). Pour the remaining milk without stirring then transfer into previously sterilized glass jars and seal tightly (you should see lumps in the milk, this meaning the procedure was successful; as they go to the bottom, try to distribute lumps in the different jars).

Put the jars in a large pot and cover with warm water just below the cap then transfer in the oven.

Let stand for about 12-18 hours (the longer the time, the greater will be the thickness) before transferring in the refrigerator to chill for a couple of hours.

The yogurt should be eaten within 8-10 days; remember not to eat it all and reserve 3 tablespoons for the next yogurt production, that would be even better. After 5-6 times you will need to add purchased yogurt  as active cultures will have lost their strength and yogurt will gradually become less consistent.

You should notice some serum on the yogurt surface; if you mix it in, the yogurt will result less dense; if you desire a tart yogurt just discard it.

Pane bianco allo yogurt a lievitazione naturale…a volte ritornano!

pane bianco allo yogurt

(scroll down for english version)

Anche se nessuno ha osato chiedermelo, sono certa che tra di voi, carboidrato- dipendenti, più di d’uno abbia cominciato a porsi domande sull’assenza prolungata del mio lievito madre.

Ma dove sarà finito Pastrocchio? Spacciato fino all’ultimo grammo alle vicine di casa o lasciato inacidire nel frigo per poi finire nel bidone del rusco? Nessun epilogo shakespeariano…..ma tale e quale alla sua ‘mamma’…una stagione così così che fa immensamente fatica a decollare e continui cambi di residenza gli hanno procurato una leggera depressione che, con un bagnetto e qualche goccia di miele, è ora passata tanto da ritornare più forte di prima!

Non che non l’abbia comunque messo sotto…la mia pagnotta settimanale, più o meno rustica, l’ho sempre sfornata come ho preparato grissini, crackers, pizza e persino pane indiano. Quasi tutte ricette improvvisate perché in queste settimane, nelle quali dormirei giorno e notte, non ho voglia di studiare e mi ricordo che è ora di impastare solo quando sento suonare il timer che mi avvisa che il lievito madre è pronto…

pane bianco allo yogurt 1

Poi però arriva un giorno nel quale vuoi fare qualcosa di diverso ed allora, conscia che il tuo esperimento potrebbe finire dritto nella spazzatura, rinunci all’improvvisazione e, assicurandoti che la piccola pulce sia tranquilla sul tappeto con i suoi attrezzi da lavoro, vai a cercare in internet la ricetta che ti balla in testa da un pò. Per una volta niente pagnotta,  niente farina integrale e semini oleosi ma un semplice pane bianco  allo yogurt dalla mollica soffice e con una bella crosticina, perfetto per pranzo veloce con panino imbottito (tonno e carciofini?, pomodoro, basilico ed olio evo? roast-beef e zucchine gratinate?) o per una colazione a base di burro & marmellata…

E’ una ricetta favolosa che vi farà dimenticare per sempre del pancarré comprato al supermercato, quello che quando aprite la confezione vi stordisce con il suo aroma di alcool. La ricetta è di Raffaele Pignataro, napoletano di nascita ma trapiantato a Roma e grande appassionato di lievitati…nel suo blog Il crudo ed il cotto  c’è solo l’imbarazzo della scelta e per moltissime ricette (se non tutte) Raffaele indica le dosi sia che si utilizzi pasta madre solida che liquida (li.co.li), sia che si preferisca il lievito di birra.

Se in casa vostra c’è qualcuno che preferisce il pane morbido…questa treccia avrà vita breve!

Buon inizio settimana a tutti.

pane bianco allo yogurt 2

Questa ricetta va alla raccolta mensile di Panissimo di BarbaraSandra che questo mese raccoglie tutte le ricette nel suo blog Sono io Sandra.

nuovo italia

PANE BIANCO ALLO YOGURT A LIEVITAZIONE NATURALE (per uno stampo da 30×10)

  • 120g di pasta madre solida
  • 380g farina “0” per pane
  • 125g latte intero + quello per la superficie
  • 125g yogurt bianco magro
  • 50g olio extravergine
  • 15g zucchero
  • 15g sale
  • 15g di malto o miele

Mescolate il latte e lo yogurt, unite lo zucchero ed il malto e fatevi sciogliere il lievito madre già rinfrescato. Unite il tutto alla farina e iniziate ad impastare. In principio l’impasto risulterà molto asciutto. Quando tutta la farina sarà stata assorbita aggiungete l’olio e il sale e continuate ad impastare fino a quando la massa sarà liscia ed omogenea (io ho utilizzato l’impastatrice e sono occorsi una decina di minuti).

Trasferite l’impasto sulla spianatoia infarinata e continuate a lavorarlo a mano per un paio di minuti dopodiché formate una palla e lasciatela riposare, coperta con una ciotola, per 1 ora a temperatura ambiente.

Trascorso questo tempo schiacciate delicatamente l’impasto con le mani come a formare un rettangolo con il lato corto verso di voi, e iniziate la procedura di formatura. Create un filone lungo un pò di più del doppio dello stampo prescelto.

Iniziate quindi ad arrotolare l’impasto su se stesso dalla parte più lontana a voi, come se si volesse creare un salsicciotto (immaginate di strizzare un indumento bagnato)…ad ogni giro schiacciate bene con le dita la chiusura, in modo da ‘strozzare’ e dare struttura e forza al filone.

Tagliatelo in due ed attorcigliate a questo punto insieme i due filoni che avrete ottenuto, disponete la ‘treccia’ nello stampo, che avrete preventivamente unto con un pò di burro (io l’ho foderato con carta da forno).

Coprite con la pellicola e lasciate lievitare fino a quando l’impasto non supererà i due terzi dello stampo (a me sono occorse 6 ore e mezza nel forno con lucina accesa).

Consiglio di Raffaele: se volete essere sicuri della lievitazione staccate una pallina di impasto, mettetela in un bicchiere di acqua a temperatura ambiente e quando la pallina salirà a galla, significa che sarete pronti per infornare

Preriscaldate il forno a 200°C.

Quando l’impasto risulterà lievitato, spennellate la sua superficie abbondantemente con il latte e  infornate per circa 20 minuti. Trascorso questo tempo, spennellate nuovamente di latte, abbassate il forno a 180° e continuate la cottura per altri 20 minuti circa. Se la superfice dovesse colorire troppo, copritela con un foglio di alluminio.

Sfornate, lasciate raffreddare 5 minuti prima di toglietelo dallo stampo quindi fatelo raffreddare su una griglia per almeno 6 ore.

pane bianco allo yogurt 3

NATURALLY LEAVENED YOGHURT WHITE BREAD (make a 30×10 cm loaf)

  • 120g refreshed sourdough (hydration 50%)
  • 380g bread flour
  • 125g fresh whole milk + more for brushing
  • 125g low-fat plain yoghurt
  • 50g extravirgin olive oil
  • 15g sugar
  • 15g salt
  • 15g barley malted syrup (or honey)

In a bowl combine milk and yogurt, then add sugar and barley malted syrup and dissolve in it the mature sourdough. Add this mixture to the flour and start kneading. The dough will seem very dry, nonetheless go on kneading adding the oil and the salt until you get a smooth and omogeneous ball (more or less 10 minutes by using a standing mixer).

Transfer the dough on a lightly floured work surface and work by hands for a couple of minutes then shape into a ball and leave to lest, covered with a bowl, for a hour lukearm temperature.

After resting time flatten gently the dough shaping it into a rectangle, short side in front of you, then shaping into a log twice as long as your mold.

Roll the dough over itself starting from the end of the log opposite to you as forming a big sausage (make the same movement as when squeezing a cloth)…at every spin press thightly the dough towards the center to strenghten and give structure to the loaf.

Cut in half and roll the two pieces over themsleves then transfer the dough in the mold previously lined with parchment paper (or lightly buttered).

Cover with cling film and leave proofing until the dough will have reached the 2/3 of the mold (it took to me 6 1/2 hours leaving the loaf in the oven with light on).

Smart tip about proofing time: get a piece of dough as big as a small ball, put it in a glass of water at lukewarm temperature; when the ball starts floating the dough has completed proofing and it’s time to bake.

Preheat the oven to 200° C.

Brush generously the top with milk and bake for 20 minutes. Brush again, lowering temperature to 180°C and cook for another 20 minutes. If the surface turns too brown cover with aluminium foil.

Take out of the oven, leave to rest for 5 minutes before removing from the mold; leave to cool on a wire rack for at least 6 hours.

Muffins mandorle e limone {senza burro, senza olio, senza lievito, senza glutine}

muffins mandorle e limone(scroll down for english version)

Ce l’ho fatta.

Non credo di aver mai utilizzato tanti limoni in vita mia quanti ne ho spremuti, grattugiati e tagliati nelle ultime settimane.

Dopo la marmellata e la padellata di triglie (e qualche altra ricettina senza foto) sono – quasi – riuscita a far fuori il carico che ha invaso il mio garage.

Complice anche una triplice infornata di muffins che ha allietato le nostri colazioni per diversi giorni (e per quelli a venire, visto che una parte è finita dritta nel freezer accanto ai cornetti).

Li ho visti da Chiara, che ho scoperto abitare pochi chilometri da me e che ho avuto il piacere di conoscere qualche settimana fa. Devo dire che fa sempre un certo effetto scriversi via web e poi ritrovarsi a parlare di cibo (of course) ma anche di tanto altro davanti a un fumante piatto di spaghetti

Al primo giro sono stata brava ed ho rispettato la ricetta alla lettera.

Al secondo non ho resistito…ma si sa, è più forte di noi bloggers…ed ho provato ad eliminare il burro utilizzando yogurt greco (classico) che avevo in frigo…ero certa che i suoi grassi potessero degnamente sostituire quelli del burro…mi sono sbagliata alla grande…ed infatti è venuto fuori un mappazzone da far indolenzire le mascelle a mangiarlo e che, dunque, vi sconsiglio di replicare.

Al terzo tentativo ho corretto il tiro mettendo yogurt intero al posto di quello greco (ve l’ho detto qualche post fa che sono testarda!) ma mi sono ritrovata senza farina 00 (la uso talmente di rado che mi dimentico di comprarla)…per fortuna un po’ di  farina di riso in dispensa, destinata a dei biscottini mai materializzatisi, che ha finito per trasformare questi muffins in dolcetti 100% gluten free. Visto che c’ero sono andata oltre e, volendo come San Tommaso togliermi un altro dubbio, ho  eliminato il lievito per preferirgli il bicarbonato… ne è bastata davvero una puntina per ottenere dei muffins alti e soffici.

Che ne dite? Vi siete ricreduti dopo tutti quei ‘senza’?

muffin mandorle e limone

Questa ricettina va dritta alle nostre amiche del Gluten Free (Fri)day

100% Gluten Free (Fri)Day

ma anche a Patty di ‘Andante con gusto’ ed al suo meraviglioso contest E’ senza? E’ buono!…come ho avuto modo di scriverti qualche giorno fa, inizio con questi muffins ‘alternativi’ nati un po’ per caso…ma vorrei davvero creare una ricetta ad hoc che rispetti la filosofia della tua amica Pamirilla e della sua pasticceria naturale nella quale credo fermamente.

Corro altrimenti non faccio in tempo per il 31 Marzo!

PRESENTAZIONE

MUFFINS MANDORLE E LIMONE (per 8 pezzi)

  • 130 gr di farina di riso
  • 70 gr di farina di mandorle
  • 125 gr di yogurt intero
  • 150 gr di zucchero di canna chiaro
  • 2 uova
  • una punta di bicarbonato
  • un pizzico di sale
  • succo di 1 limone grande
  • scorza grattugiata di un limone
  • mandorle a lamelle (per me quelle del mio albero, sgusciate e tostate poi tagliate a filetti con il coltello)

In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero. Unite lo yogurt, il succo e la scorza grattugiata del limone ed amalgamate gli ingredienti.

In un’altra ciotola raccogliete tutti gli ingredienti secchi: la farina di riso, la farina di mandorle, il bicarbonato e il sale.

Versate gli ingredienti secchi su quelli liquidi ed amalgamate grossolanamente.

Preriscaldate il forno a 180° C, modalità statica. Versate il composto nei pirottini da muffins, distribuite le mandorle a lamelle in superficie e cuocete per 25-30 minuti.

muffin mandorle e limone

ALMOND AND LEMON MUFFINS – no butter, no oil, no yeast, gluten free (makes 8 pieces)

  • 130 gr rice flour
  • 70 gr Almond flour
  • 125 gr plain yogurt
  • 150 gr white cane sugar
  • 2 eggs
  • pinch of baking soda
  • pinch of salt
  • juice from 1 organic large lemon
  • finely grated lemon zest
  • chopped or sliced almonds

In a bowl beat the eggs with the sugar. Combine the yogurt, juice and grated rind of the lemon and mix well.

In another bowl, drop all the dry ingredients: rice flour, almond flour, baking soda and salt.

Pour dry ingredients over the liquid ones and mix (not too much).

Preheat the oven to 180 ° C, static mode. Pour the mixture into muffin cups, spread almonds on top and bake for 25-30 minutes.

Torta di mele e briciole alla cannella

torta di mele e briciole

(scroll down for english version)

Finalmente il tempo delle mele.

Non quello di Sophie Marceau e del film che ha accompagnato i sogni adolescenziali di molte di noi.

Ma il tempo delle mele da portare sempre in borsa e sgranocchiare quando si apre un buchino nello stomaco, le mele da fare al forno con un poco di zucchero e servire con una pallina di gelato, le mele da trasformare in una golosissima torta.

Ne esistono centinaia di versioni. C’è chi si fida solo della ricetta appuntata nel quadernino appartenuto alla nonna, chi replica fedelmente quella della vicina di casa, chi ha negli anni elaborato la propria versione. C’è chi la preferisce liscia, chi la vuole sgranocchiosa e ci tuffa dentro la frutta secca (io!!!). Chi, sognando un paradiso tropicale (non male di questi tempi!), aggiunge alle mele cannella, cardamomo o anice stellato. Infine c’è il golosone che non rinuncia mai al cioccolato, tanto da metterlo anche nella torta di mele.

Negli anni ne ho provate tante e sono giunta alla conclusione che preferisco quelle più asciutte se devo pucciarle la mattina nel latte, mentre quelle più umide all’interno per la merenda o per uno sfizioso dopo cena.

Una delle mie preferite è la torta di mele e amaretti seguita dai quadrotti di mele al latte.

Con la ricetta di oggi se ne aggiunge decisamente un’altra alla top-chart.

Questa torta si è materializzata in un battibaleno…..ho letto il post di Ida, mi sono innamorata delle foto e, tirate fuori ciotola e frusta, mi sono messa a pastrocchiare. Complice di tutto questo una confezione di panna fresca che avevo comprato per un dolce che non si è mai concretizzato e che alla fine ha trovato la perfetta collocazione in questa torta.

Unica licenza che mi sono permessa rispetto alla ricetta originale è stata quella di sostituire metà della farina bianca con quella integrale e lo zucchero semolato con quello di canna. Anzi, a pensarci bene, ho anche messo un po’ di cannella in polvere nell’impasto di briciole per rendere il guscio-nonguscio ancora più avvolgente.

Vi consiglio di provarla se avete voglia di una coccola al sapore di mela!

mela e cannella

TORTA DI MELE E BRICIOLE ALLA CANNELLA (per uno stampo da cm 24)

  • 100 gr di farina di farina 00
  • 100 gr di farina integrale
  • 125 gr + 100 gr di zucchero di canna chiaro
  • 75 gr di burro
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere
  • 2 uova intere
  • 200 gr di panna fresca
  • 1 yogurt bianco
  • 800 gr di mele Golden
  • 1 cucchiaio di cannella in polvere

Preriscaldate il forno a 180°.

In una ciotola lavorate il burro tagliato a pezzetti con la cannella e 125 gr di zucchero aiutandovi con un forchetta fino a quando saranno perfettamente amalgamati. Aggiungere gradualmente la farina setacciata con il lievito e continuate a schiacciare con la forchetta fino ad ottenere delle briciole più o meno grossolane.

Versate 3/4 del composto in uno stampo a cerniera precedentemente imburrato e infarinato (io ho ricoperto solo la base di carta da forno). Sbucciate e tagliate le mele a fettine e versatele nella tortiera; unite infine le restanti briciole. Non premete.

Infornate per 20 minuti nella parte bassa del forno.

Nel frattempo mescolate la panna, le uova intere, lo yogurt e lo zucchero di canna fino ad ottenere un composto omogeneo. Trascorsi i 20 minuti estraete con cautela la teglia dal forno e versatevi la crema fluida (poiché potrebbe leggermente fuoriuscire dallo stampo potete inserire una teglia al di sotto del vostro stampo; io avendo messo della carta da forno non ne ho avuto bisogno).

Infornate quindi nella parte medio-bassa del forno per 40 minuti fino a quando la crema si sarà addensata; se la superficie dovesse colorirsi troppo abbassate la temperatura a 160°.

Sfornate e fate raffreddare completamente prima di aprire lo stampo e trasferirla su un piatto da portata.

***

APPLE AND CINNAMON CRUMBLES CAKE (for a round 24cm baking pan)

  • 100 gr plain flour
  • 100 gr whole-wheat flour
  • 125 gr + 100 gr cane sugar
  • 75 gr butter
  • 1 teaspoon baking powder
  • 2 eggs
  • 200 gr fresh cream
  • 1 plain yoghurt (125 gr)
  • 800 gr Golden apples, peeled and sliced
  • 1 tablespoon powdered cinnamon

Pre-heat the oven to 350° F.

In a bowl using a fork mix together butter, cut into small pieces, cinnamon and 125gr of cane sugar.  Add gradually the flours sifted with baking powder and press with the fork in order to obtain clumps.

Butter and lightly dust a 24cm springform pan (you can either cover its base with parchment paper as I did) and drop in 3/4 of the clumpy mixture. Cover with sliced apples then with the remaining mixture. Don’t press.

Bake for 20 minutes placing the pan on the lowest rack.

Meanwhile mix fresh cream, eggs, yoghurt and the reserved cane sugar until all ingredients are well combined. Take carefully the pan out of the oven and pour over the mixture (as some of this cream&egg mixture might overflow outside the pan I suggest you placing a rimmed baking sheet on the base of the oven otherwise covering the springform pan with parchment paper would avoid it).

Bake for 40 minutes on the medium-lower rack, until the mixture is cooked through and firm. If top turns too browny reduce heat to 320° F.

Transfer to a wire rack to cool completely before opening the pan.

Tortilla burger con Provola delle Madonie e salsa di yogurt allo zafferano…la merenda del campione

tortilla burger

(scroll down for english version)

Da sempre gli opposti si attraggono.

Polo positivo e polo negativo. Bianco e nero. Giorno e notte.

La Greg e l’hamburger. Sì avete capito bene…

L’unico esemplare addentato in vita mia ha avuto un destino crudele: scomposto come un puzzle, scartato prima il pane molliccio poi salsa e cetriolino per mangiare la sola ciccia. Mi chiedo sempre chi abbia avuto la (malaugurata) idea di inventare il ketchup, senza il quale i ragazzi di oggi sembrano incapaci di addentare un panino o di ingurgitare patate fritte e pizza.

Mai preparato in casa un burger (men che meno entrato in versione take-away) fino a qualche giorno fa. L’occasione il rientro del maritino dalla gara di golf con una fame da lupo e la voglia di sorprenderlo con un piatto che mai si sarebbe aspettato dalla sottoscritta.

Niente carne però questa volta, ma una tortilla di patatas a contaminare un burger particolare, croccante all’esterno e morbido all’interno (ma nulla a che vedere con il molliccio), un pane che non sa di alcool ma piuttosto di rustico per esser fatto con una farina tipo 2. Un pane a lunga lievitazione e salutare con tutti quei semini oleosi sopra.

Come nel più degno dei burgers non poteva mancare un cuore filante; ho scelto la Provola delle Madonie, scovata in un negozietto di prodotti siciliani, al posto della massa indicibile di scarti della lavorazione del formaggio che solitamente si trova in un panino farcito (perché di questo, ahimé, sottilette ed affini sono fatte, tanto da non meritare menzione nella categoria dei formaggi).

Per finire il tocco crunchy degli anelli di cipolla rossa del mio orto e la nota cremosa della salsa di yogurt allo zafferano. Mi raccomando utilizzate, se li avete, gli stimmi perchè non hanno paragone con la polvere e sprigionano un aroma indescrivibile….qui da me nessun negozio  sembra averne pertanto, in attesa di comprarlo in internet o di scovarlo in qualche fiera, mi sono dovuta accontentare di quello in polvere.

tortilla burger

BURGER INTEGRALI CON TORTILLA DI PATATE, CIPOLLE ROSSE E SALSA DI YOGURT ALLO ZAFFERANO

per i panini (ne vengono 8):

  • 200 gr di farina manitoba
  • 220 gr di farina di grano tenero tipo 2 macinata a pietra
  • 3/4 cucchiaio di lievito secco
  • 1 tazza di acqua tiepida
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 3 cucchiai di malto d’orzo (o miele)
  • 1 uovo + 1 per la superficie
  • 1 e 1/2 cucchiaino di sale
  • semi di lino
  • semi di papavero
  • semi di sesamo

per la tortilla (a testa)

  • un uovo
  • un patata media
  • 2 cucchiai di latte
  • sale
  • pepe
  • olio extravergine di oliva

per guarnire:

  • cipolla rossa
  • lattughino o misticanza
  • yogurt bianco o greco
  • Provola della Madonie (non stagionata) a fettine
  • 1/2 bustina di zafferano (se avete gli stimmi utilizzate quelli!)

Iniziate il giorno prima preparando i panini.

In una ciotola (o nel contenitore della planetaria usando il gancio per impasti) miscelate le due farine, il lievito ed il sale. Aggiungete gli ingredienti liquidi – olio, uovo, malto d’orzo e acqua tiepida – e con l’aiuto di una forchetta amalgamateli fino ad ottenere un composto omogeneo. Trasferite su un piano di lavoro e lavorate con le mani per qualche minuto (se utilizzate la planetaria sostituite il gancio a foglia con quello uncinato e fate andare per 5-6 minuti).

Quando l’impasto avrà assunto le sembianze di una palla trasferitelo in una ciotola grande leggermente oleata e lasciatelo lievitare per 12 ore. Rimuovete a questo punto l’impasto e dividetelo in 8 parti uguali, dandogli la forma arrotondata e tirando la pasta due lati alla volta verso il basso. Disponete su una teglia ricoperta con carta da forno, coprite con uno strofinaccio pulito e lasciate lievitare per un ora circa.

Riscaldate il forno a 200°.

Sbattete l’uovo rimasto e spennellatevi la superficie dei panini, ricoprite quindi con i semi di lino, sesamo e papavero.

Cuocete in forno per 20-25 minuti.

Estraete e lasciate raffreddare su una gratella.

Preparate la tortilla di patate. (all’ultimo perché il suo calore dovrà fondere il formaggio)

In un padellino mettete abbondante olio e disponetevi la patata tagliata a fettine (non troppo sottili). Fate cuocere per qualche minuto fino a quando risulteranno morbide. Salate e pepate. Trasferite su un piattino.

In una ciotola sbattete l’uovo con il latte e salate. Unitevi la patata stufata.

Riprendete il pentolino nel quale avete cotto la patata, eliminate una parte dell’olio e in quello restante, una volta caldo, cuocete la tortilla. Giratela un paio di volte su se stessa fino a quando risulterà soda.

Rimuovetela dalla pentola con un mestolo forato e trasferitela su un foglio di carta assorbente.

Preparate la salsa di yogurt allo zafferano.

In una ciotola mescolate qualche cucchiaio di yogurt bianco (o ancora meglio greco in quanto più denso) con lo zafferano in polvere; se siete fortunate ad averlo in stimmi fatene rinvenire qualcuno in pochissimo olio leggermente tiepido che una volta freddo unirete allo yogurt. Salate.

Assemblate il piatto.

Tagliate il panino a metà.

Farcitelo con questo ordine:

– misticanza,

– tortilla di patate (ancora calda),

– una fetta di Provola delle Madonie,

– qualche anello di cipolla rossa,

– un paio di cucchiai di salsa allo zafferano.

***

WHOLE-WHEAT TORTILLA BURGER WITH RED ONION RINGS AND YOGHURT AND SAFFRON SAUCE

for 8 burger buns:

  • 200 gr manitoba flour
  • 220 gr stone-grounded whole wheat flour
  • 3/4 tablespoon dry active yeast
  • 1 cup warm water
  • 2 tablespoons extravirgin olive oil
  • 3 tablespoons malted barley syrup (or honey)
  • 1 egg + 1 for brushing tops
  • 1 and 1/2 cucchiaino di sale
  • flax seeds
  • poppy seeds
  • sesame seeds

for the tortilla (serving 1)

  • 1 egg
  • 1 medium potato (peeled)
  • 2 tablespoons fresh milk
  • salt
  • pepper
  • extravigin olive oil

garnishing:

  • fresh red onion rings
  • small mixed salad
  • plain or greek yoghurt
  • Provola delle Madonie (or smoked scamorza cheese) sliced
  • powdered saffron (even better a few stigmas)

Making burge buns the day before.

In a bowl mix together the flours, yeast and salt (if using your electric mixer fit it with the paddle attachment) then add oil, egg, malted barley syrup and warm water. Transfer on a working surface and work with your hands until a firm ball forms (if using your electric mixer switch to the dough hook and knead for 5-6 minutes).

Place in a lightly oiled bowl and let it rise for 12 hours.

Remove then from the bowl and divide into 8 equal sized pieces of dough that must be rolled into balls. Transfer on a baking sheet covered with parchment paper and let them rise for an hour.

Pre-heat the oven to 400° F.

Beat the egg and brush the tops of the burgers then sprikle with seeds (flax, sesame and poppy). Bake for 20 to 25 minutes until lightly brown.

Remove from the oven and let cool on a wire rack.

Making tortilla. (just before serving before its warmth will allow cheese melting)

In a non-stick frying-pan heat a generous amount of oil and add potato cut into slices (not too thin). Cook for a few minutes until tender and lightly golden. Season with salt and pepper. Turn off the heat and transfer onto a plate.

In a small bowl beat the egg with milk and season with salt. Add sautéd potato.

Using the same pan where you cooked potato, discard half of the oil and once heaten the other half pour in the egg and potato mixture. Turn twice upside-down until tortilla is well cooked and firm.

Remove from the pan with a slotted spoon and transfer on a piece of parchment paper allowing oil to drain.

Prepare yoghurt and saffron sauce.

In a bowl mix together some tablespoons of yoghurt (plain or even better greek) with powdered saffron; if you have stigmas soak some of them in a few drops of warm oil and once at lukewarm temperature add to the yoghurt. Season with salt.

Assembling burger.

Cut one burger bun halfwise.

Fill it following this sequence:

– small mixed salad,

– potato tortilla (prepared a few minutes before),

– one slice of Provola delle Madonie (or smoked scamorza cheese),

– some red onion ring,

– 2 tablespoons of yoghurt and saffron sauce.

***

Questo burger ispano-american lo dedico a Vaty per il suo contest.

fusilli1

Torta senza bilancia: yogurt, pere e cioccolato {yummy}

torta dei vasetti_yogurt, pere e cioccolato

Di corsa, vado di corsa!

Si vede che è ripreso il lavoro, il nido, le trasferte di mio marito…ed anche le gare di golf del weekend (e mannaggia a me a quando gliene ho fatto venir voglia!)

Vengo da una 5 giorni non affatto riposante, iniziata con un venerdì di ferie presto annullato da una telefonata di dada Anna che avvisa la presenza di lendini (leggasi pidocchi) nella fitta e riccioluta capigliatura della mia pulce. Abbandonata l’idea di una giornata di relax vengo costretta dal piccolo abitante della casa a gironzolare tra la pista ciclabile e lo stagno delle rane poco distante, alternando spinte al triciclo, nei momenti di buona, a sollevamento pesi  (15 kg di morbidezza),  e contestuale traino del mezzo abbandonato, nei momenti di burrasca infantile.

Il weekend, salutato il papino già in meditazione pre-gara, ci ha visto calpestare di nuovo la pista ciclabile alle 8.30 di mattina,  gettare nella fogna antistante casa diverse decine di sassi e il martello di plastica, contare tutte le scie di aereo in cielo, dare acqua alle piantine della mamma con il micro-innaffiatoio BLU (su questo particolare torneremo) finendo con il bagnare le pepe, affacciarsi innumerevoli volte a vedere se i bimbi che vivono di fianco sono svegli ma, per fortuna della loro mamma, se la dormono profondamente fino a tarda mattinata, chiamare Bianga (Bianca per l’anagrafe) che vive al primo piano sperando che si affacci dal terrazzo ed abbia voglia di far due chiacchiere con questo buffo soggetto …insomma avrete capito che è stato un duro lavoro! Poi ti dicono che sei più magra di prima…

Lunedì sono finalmente tornata in ufficio ma l’idea di esser sola per altri 3 giorni non mi ha affatto risollevato…altro gironzolare nel condominio rincorrendo il piccolo Indiana Jones, altre cene preparate in super-fretta, zero minuti sul divano per riposare.

Per fortuna che siamo arrivati sani e salvi a mercoledì e che stasera il maritino ritorna a casa! Dite che ho maturato qualche credito?

Basta chiacchiere e veniamo alla ricettina perché vi ho annoiato abbastanza!

Torniamo ad occuparci delle mie adorate pere. Dopo averle gustate con il pecorino, questa volta le ho unite a yogurt e cioccolato e si sono trasformate in una deliziosa e facilissima tortina perfetta per la colazione o per una merenda.

E’ piaciuta così tanto alla mia (piccola) ciurma affamata da averla preparata ben due volte in 3 giorni!

Ho scelto una ricetta che tutte sicuramente conoscete: la torta dei vasetti (si pulisce il vasetto di uno yogurt e lo si utilizza per dosare gli ingredienti abbandonando per una volta la bilancia) che ho riadattato ed arricchito aggiungendo le mie peruzze e dei pezzettoni di cioccolato che preferisco al cacao in polvere. Ho scelto farina integrale e zucchero di canna perché li adoro ma voi potete sempre optare per una classica 00 e per lo zucchero semolato.

torta dei vasetti_yogurt, pere e cioccolato

TORTA YOGURT, PERE E CIOCCOLATO (per uno stampo quadrato 22×22 cm) 

non serve la bilancia ma è sufficiente prendere un vasetto di yogurt vuoto e pulito

  • 3 vasetti di farina integrale (ma va benissimo anche 00)
  • 1 vasetto di yogurt bianco
  • 3 uova
  • 3/4 vasetto di zucchero di canna chiaro (o semolato)
  • 1/2 vasetto di olio di semi di mais
  • 1 bustina di lievito
  • 1 vasetto di latte
  • 3-4 pere mature
  • 1 vasetto di cioccolato fondente tritato grossolanamente
  • zucchero a velo

In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero, unite lo yogurt, il latte e l’olio e mescolate bene.

Tagliate le pere a pezzetti ed unitele al composto unitamente al cioccolato.

Aggiungete infine la farina setacciata con il lievito.

Distribuite in uno stampo ricoperto di carta da forno ed infornare a 180° per 30-35 minuti (vale sempre la prova stecchino).

Servite tiepida o fredda spolverizzata di zucchero a velo.

torta dei vasetti_yogurt, pere e cioccolato

***

YOGURT, PEAR AND CHOCOLATE CAKE (making a 22×22 cm cake) 

you don’t need a scale, only an empty yogurt jar

  • 3 yogurt jars whole-wheat flour (or plain flour)
  • 1 plain yogurt jar
  • 3 eggs
  • 3/4 yogurt jar cane sugar
  • 1/2 yogurt jar vegetable oil
  • 16gr baking powder
  • 1 yogurt jar fresh milk
  • 3-4 ripe pears
  • 1 yogurt jar dark chocolate, coarsely chopped
  • powdered sugar

Pre-heat the oven to 350° F.

In a bowl beat eggs with sugar, add yogurt, milk and oil, stir until well combined.

Cut pears into chunks and add to the batter together with chocolate.

Sift flour with baking powder and add to the batter.

Pour into a baking pan layered with parchment paper and cook for 30-35 minutes.

Serve warm or cool dusted with powdered sugar.

torta dei vasetti_yogurt, pere e cioccolato

Con questa ricetta partecipo al contest ‘Back to school’ del blog ‘Alvearedelledelizie’

back2school-the-contest

Frolla di riso allo yogurt con fichi e mandorle

frolla allo yogurt con fichi e mandorle

(scroll down for english version)

Voglia di ferie!

Avete presente quando neanche un weekend in campagna, distesi nel lettino all’ombra (e disturbati solo dalle cicale che cantano), con i nonni che badano la pulce e vi invitano a cena vi è sufficiente per rigenerarvi? Beh allora significa che le pile sono scariche e che bisogna staccare. Peccato solo che il 13 agosto sia ancora un miraggio!

Per fortuna la voglia di cucinare c’è sempre anche se la scelta ricade su piatti veloci, leggeri e spesso freddi. Unico problema la colazione del mattino che, se ha visto sostituire la tazza di latte calda con una carrellata di smoothies super-energetici e dai mille colori, non riesce a fare a meno di torte e tortine fatte in casa.

Nella mia campagna siamo nel pieno della produzione di fichi ed allora perchè non incastonarli in una frolla gluten-free, più leggera di quella tradizionale per la presenza dello yogurt (che sostituisce una parte del burro). Le mandorle le ho messe solo per decoro anche se si sposano perfettamente con i fichi.

frolla allo yogurt con fichi e mandorle (10)

FROLLA DI RISO ALLO YOGURT CON FICHI E MANDORLE (per una tortiera 12×36 cm)

  • 350 gr di farina di riso
  • 125 gr di zucchero
  • 2 uova
  • 75 gr di burro
  • 75 gr di yogurt bianco
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
  • un pizzico di sale
  • 3 savoiardi
  • 7 fichi
  • 14 mandorle pelate
  • zucchero di canna

In una ciotola sbattete lo zucchero con un uovo, aggiungete quindi il burro ammorbidito, il pizzico di sale e lo yogurt ed amalgamate con la punta delle dita. Setacciate la farina con il lievito ed aggiungetela alla ciotola con gli altri ingredienti. Impastate velocemente fino a formare una palla omogenea. Coprite con la pellicola e riponete in frigo a riposare per mezz’ora. (In alternativa e se non volete pasticciare potete utilizzare l’impastatrice).

Trascorso questo tempo stendete la pasta con un mattarello (io con le mani). Con la rimanente pasta frolla ho realizzato altre 5 mini-crostatine.

Sbriciolate i savoiardi con le mani e sbattetevi dentro l’uovo rimasto. Distribuite sulla base della frolla (questo vi aiuta ad asciugare gli eventuali liquidi rilasciati dalla frutta).

Pulite i fichi, pelateli e tagliateli a metà. Ricopritevi la torta. Mettete una mandorla al centro di ogni fico e spolverizzate con zucchero di canna.

Infornate a 180° per 30 minuti circa.

***

YOGHURT RICE PASTRY WITH FRESH FIGS AND ALMONDS (makes a 12×36 cm tart)

  • 350 gr rice flour
  • 125 gr sugar
  • 2 eggs
  • 75 gr butter
  • 75 gr plain yoghurt
  • 8 gr baking powder
  • a pinch salt
  • 3 savoiardi biscuits (or other spongy biscuits)
  • 7 figs, peeled and halved
  • 14 almonds, peeled
  • cane sugar

In a bowl wisk together the sugar and an egg then butter, salt and yoghurt. Stir in rice flour sifted together with baking powder. Work as light as gentle as possible with your fingertips until all the ingredients are well combined and you obtain a ball.

Cover with plastic wrap and put in the fridge for half an hour to cool.

Preheat the oven to 350° F.

After the resting time, put the dough on a lightly floured surface and roll it out using a rolling pin or your hands (as I did). With this amount of pastry I also made 5 mini-tarts.

Smash the savoiardi biscuits (or other spongy ones) into crumbs and beat in the other egg. Pour on the pastry base (this mixture soaks the liquid eventually released by the fruit).

Cover with figs and almonds and sprinkle with cane sugar.  

Cook for 30 minutes, until the cake edges are lightly golden. Slide cake on a wire rack to cool.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Con questa ricetta partecipo al contest ‘Dolci con farine speciali’ del blog Una fetta di paradiso

FARINA 5

Ciambelline ricotta, uvetta e pinoli (con farina di riso)…..per i miei primi 18 mesi

DSC_0125

(english version below)

Noi che…

– abbiamo iniziato a scrivere scarabocchiare sui muri,

– abbiamo tagliato i ricci ed ora somigliamo tremendamente al babbo,

– amiamo giocare nelle pozzanghere di fango… come Peppa Pig,

– siamo innamorati della luna e delle stelle (tanto da dedicargli un tributo tutte le sere),

– ci divertiamo a suonare il clackson della poto di zia Vale,

– abbiamo un sorriso per tutti,

…noi che oggi festeggiamo 18 mesi!

Niente torta per il mio cucciolo ma un dolcino semplice, fatto con tanti ingredienti buoni…ricotta, yogurt, miele, uvetta e pinoli per una nota croccante.

La ricetta originale la trovate qui, io l’ho personalizzata un cicinin e l’ho resa gluten free (come suggerito anche da Milena in calce al suo post) perché ero curiosa di provarla con la farina di riso.

Il sapore è delizioso anche se l’assenza totale di grassi rende (secondo me) l’impasto un pochino troppo asciutto…proverei a rifarle aggiungendo 40-50 ml di olio o burro (o perché no panna visto il successo dei passati esperimenti!). Se invece decidete di pucciarle nel latte sono perfette così!

DSC_0126

CIAMBELLINE RICOTTA, UVETTA E PINOLI (per 12 pezzi)

  • 125 gr di farina di riso
  • 125 gr di fecola
  • 2 uova medie
  • 125 gr di zucchero di canna chiaro
  • 4 cucchiai di miele
  • 100 gr di ricotta di pecora
  • 50 ml di latte
  • 125 gr di yogurt bianco
  • 30 gr di pinoli
  • 5 cucchiai di uvetta
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale
  • zucchero a velo q.b.
  • (50 ml olio di semi o e.v.o.)

Riscaldate il forno a 180°.

In una terrina sbattete le uova con lo zucchero, aggiungete quindi la ricotta, il miele, lo yogurt ed il latte (e l’olio).

Unite a poco a poco la farina di riso e la fecola setacciate con il lievito, l’uvetta, i pinoli ed il pizzico di sale.

Versate il composto negli stampini precedentemente imburrati ed infarinati.

Cuocete per 30 minuti circa. Una volta raffreddate sfornate le ciambelline e spolverizzatele con zucchero a velo.

DSC_0132

RICOTTA DONUTS WITH SULTANAS AND PINENUTS (makes 12 donuts) 

  • 125 gr rice flour
  • 125 gr starch
  • 2 medium eggs
  • 125 gr cane sugar
  • 4 tablespoons honey
  • 100 gr ricotta cheese
  • 50 ml milk
  • 125 gr plain yogurt
  • 30 gr pinoli (pinenuts)
  • 5 tablespoons sultanas
  • 8 gr baking powder
  • 1 pinch salt
  • powdered sugar
  • (50ml seed or extravirgin olive oil)

Preheat the oven to 350° F.

In a bowl whisk together the eggs and the cane sugar, then add the ricotta cheese, honey, yogurt and milk (and oil) and set aside.

In another bowl sieve together the rice flour, the starch and the baking powder. Mix in the sultanas, the pinenuts and the pinch of salt. Add the ricotta mixture and stir to combine.

Generously butter 12 donut moulds and dust with flour, tapping out excess.  Divide the batter evenly among them.

Bake until a cake tester inserted in the center of one donut comes out clean, 25 to 30 minutes.  Let cool before removing from the moulds. Dust with powdered sugar.

DSC_0082

(prima del taglio dei ricci)

Con questa ricetta partecipo al contest La farina di riso del Molina Chiavazza

Logo_Riso[1]

al contest Risveglio al bb del blog Viviincucina

contest risveglio al b&b[1]

al contest Forno che passione del blog La forchetta nel brodo

banner contest forno che passione

e al contest Ricette e ricotta del blog Cappuccinoecornetto

Contest_ricotta-300x300[1]

Gnocchetti sardi alla crema di ricotta e zafferano….si cambia menù

gnocchetti sardi alla crema di ricotta e zafferano (12)

Avete già fatto le pulizie di Pasqua? Vabbè son passate tre settimane ma non sarete mica di quelle che lustrano vetri e sfoderano divani proprio il weekend della resurrezione di nostro Signore!!!

Io, con un po’ di ritardo, ho (finalmente) terminato il cambio di stagione, smontato le tende e sfollato i simpatici ragnetti che camminano sopra le nostre teste. Abbastanza provata, a questo punto mi è rimasta solo una cosa da fare….dare una rinfrescatina ai miei menù.

Eh, sì perché con l’arrivo della bella stagione, lasagne*, tortellini in brodo, sformati, stracotti (non ne ho mai cucinato uno ma mi sa tanto di inverno e l’ho aggiunto alla lista) si fanno da parte e lasciano spazio a piatti freschi e leggeri.

Come sempre prediligo preparazioni very quick perché il tempo a disposizione non è mai abbastanza, ma non per questo rinuncio a portare in tavola cibi belli da vedere e buoni da mangiare (forse l’ordine andrebbe invertito…).

La proposta di oggi è ancora una volta di Sale&Pepe…sarò monotona ma è l’unica rivista che trovo assolutamente affidabile negli ingredienti (non mi dite che sono la sola che alle prese con una ricetta legge le istruzioni e si accorge che le manca un ingrediente…quando ho fortuna lo trovo in dispensa e rimedio all’istante ma il problema è ora quanto metterne! l’ultimo volta la scorsa settimana, leggo “aggiungete le uova”…ma non ci sono nella lista! vabbè le ho, ma quante me ne occorrono??? 1,2,3…10?) e con risultati garantiti.

* fanno eccezione quelle cotte nel forno a legna dalla suocera che si mangiano volentieri anche in pieno agosto

GNOCCHETTI SARDI ALLA CREMA DI RICOTTA E ZAFFERANO (dosi per 4 persone)

tra parentesi le mie scelte

  • 400 g di gnocchetti sardi,
  • 100 g di ricotta (di pecora),
  • 1 vasetto di yogurt intero,
  • 1/2 bicchiere di latte (fresco intero),
  • 2 bustine di zafferano  (avevo solo quelle ma sarebbero meglio gli stimmi),
  • 30 g di formaggio grattugiato (per me pecorino),
  • 1 scalogno,
  • 1 mazzetto di maggiorana,
  • olio extravergine di oliva,
  • sale,
  • pepe.

Sbucciate lo scalogno, tritatelo molto fine e fatelo appassire in padella con 2 cucchiai di olio e un  cucchiaio di acqua. Poco prima di togliere dal fuoco, unite lo zafferano e mescolate finche si sarà sciolto  completamente.

Mettete la ricotta in una ciotola, aggiungete il latte, lo yogurt, il formaggio grattugiato e lo scalogno  con il fondo di cottura allo zafferano. Mescolate, regolate di sale e cospargete generosamente con pepe macinato.

Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e conditela subito con la salsa. Cospargete con foglioline di maggiorana e servite subito.

Con questa ricetta partecipo al contest di Lamponi e tulipani ‘Profumo di primavera’ banner contest profumo primavera

Torta yogurt, mele e albicocche (secche)

torta yogurt mele e albicocche secche 005

torta yogurt mele e albicocche secche 009

Siamo tornati nelle Marche per la Pasqua. Il tempo non è così clemente da permetterci di stare all’aria aperta ma dalle finestre della mia casa vedo comunque l’albicocco di mio suocero pieno di fiori. Speriamo che non arrivi qualche balorda gelata primaverile (primavera? perché voi l’avete vista? io indosso ancora guanti e piumino) a rovinare questi splendidi bouquet o ad appassire i frutti pronti ad apparire magicamente tra i rami.

In attesa del raccolto di quest’anno (quello del 2012 è stato eccezionale, tanto da costringere mia suocera  a riempire la dispensa di barattoli di marmellata), sogno le mie adorate albicocche ed mi consolo sgranocchiando qualche frutto secco che, se di buona qualità, riesce a richiamare discretamente il profumo e la compattezza della loro polpa aranciata.

Qui le trovate abbinate a yogurt greco (prossimo alla scadenza) e mele (che dopo una stagione passata nelle celle frigorifere sanno più di poco!). Prima di attribuirmi la potestà della ricetta ho dato una sbirciata in rete per vedere se altri bloggers avessero avuto la mia stessa idea.

Sono bastati pochi click per imbattermi nella torta di mele e albicocche secche del blog Essenza di vaniglia o di Dolci ricette, pertanto nulla di originale anche se diversa dalle altre per la presenza della farina integrale (che tanto mi piace…) e dello yogurt greco.

Se adorate i dolci rustici, provatela!

torta yogurt mele e albicocche secche 010TORTA YOGURT, MELE E ALBICOCCHE (SECCHE) dosi per una tortiera da cm26

  • 3 uova
  • 180 gr di zucchero
  • 70 gr di burro
  • 170 gr di yogurt greco magro
  • 200 gr di farina integrale
  • 1 bustina di lievito
  • 1 pizzico di sale
  • 1 mela grande
  • 100 gr di albicocche secche

Ammollate le albicocche in acqua per almeno un paio d’ore (se preferite la versione alcolica potete bagnarle nel rum o nel brandy), quindi strizzatele e tagliatele a dadini.

Mescolate le uova con lo zucchero, aggiungete il burro fuso e lo yogurt. Amalgamate bene gli ingredienti prima di incorporare la farina, il lievito, il pizzico di sale e le albicocche.

Tagliate la mela a fettine sottili.

Versate il composto in una teglia ricoperta di carta da forno e sistemate a raggiera le fettine di mela avendo cura di affondarle un po’ nell’impasto. Spolverare di zucchero la superficie della torta ed infornare per 45-50 minuti a 180° (se dovesse colorire troppo copritela con un foglio di alluminio).

Con questa ricetta partecipo al contest di Fiordirosmarino ‘Color Food’

banner verticale[1]

Flognarde carciofi e ricotta…bon appétit

Nessun dubbio si tratti di un piatto d’Oltralpe, ma (ammesso che non abbiate sbirciato la foto sotto) forse siete curiosi di sapere cosa sia un flognarde.

Niente di complicato! Avete presente il clafoutis? Il delizioso dolcetto da forno che vede delle succulenti ciliegie rosse affogate in un impasto di uova, latte, farina e burro? Bene, se sostituite frutta e zucchero con formaggi e verdure ottenete il flognarde.

flognarde carciofi e ricotta

Perché scomodare una ricetta francese? Beh, ho pensato di proporre ai miei due commensali (e di rimbalzo a voi) qualcosa di diverso per la cena settimanale altrimenti dedicata alla frittata (per la gioia dell’assaggiatore adulto che ha compreso subito non essere due semplici uova sbattute con un po’ di latte e parmigiano, nei confronti delle quali manifesta una marcata repulsione).

Questa volta lo spunto è venuto da un cassetta di carciofi romaneschi acquistata qualche giorno fa. Perfetto come piatto unico o come antipastino, se servito nelle cocotte individuali o tagliato a cubetti, è un modo elegante per riciclare avanzi e questo me lo fa piacere ancora di più!

La ricotta e lo yogurt rendono l’interno morbido ed evitano il temuto effetto frittata. Avrei inserito della mentuccia, che si sposa perfettamente con i carciofi, per profumare l’impasto ma non ne ho trovata.

Potete sbizzarrirvi con gli ingredienti scegliendo spinaci, erbette, broccoletti, finocchi, asparagi e combinandoli con feta, stracchino, gorgonzola, brie o qualsiasi altro formaggio morbido. Non vi resta che provare.

flognarde carciofi e ricotta

FLOGNARDE CARCIOFI E RICOTTA (per una teglia cm 22×22)

  • 4 carciofi (per me romaneschi)
  • 200 gr di ricotta di pecora
  • 125 gr di yogurt intero
  • 150 ml di latte fresco intero (o panna fresca)
  • 50 gr di farina 00
  • 4 uova
  • qualche ciuffetto di mentuccia (o prezzemolo)
  • olio e.v.o.
  • sale & pepe q.b.
  • vino bianco secco

Pulite i carciofi eliminando le foglie esterne più dure e pelando i gambi con un pelapatate. Tagliate ciascun carciofo in due, eliminate l’eventuale peluria interna (io uso uno scavino per meloni) e metteteli a cuocere in una padella con un spicchio d’aglio in camicia e 5-6 cucchiai di olio. Una volta rosolati, sfumate con un po’ di vino bianco e fate cuocere per una ventina di minuti. Regolare di sale e pepe ed aggiungete la mentuccia. (Io dovendo accorciare i tempi li ho cotti nel microonde con il piatto crisp per 10 minuti, bagnandoli con il vino a metà cottura).

In una terrina rompete le uova e sbattetele con un forchetta, aggiungete quindi il latte, lo yogurt e la farina setacciata. Da ultimo unite la ricotta sbriciolata e regolate di sale e pepe.

Imburrate una teglia e rivestitela di pane grattugiato, sistematevi i carciofi tagliati a metà ed i loro gambi. Distribuitevi sopra il composto di uova e ricotta ed infornate in forno già caldo a 180° per 30-35 minuti.

Con questa ricetta partecipo al contest del blog Fiordirosmarino ‘Color Food’

banner verticale[1]