Chez LaGreg niente pomodori d’inverno. Non so perché, ma a me sembrano gonfiati con l’aria compressa e non sanno proprio di nulla…discorso a parte per la salsa di pomodoro casalinga (che uso per i sughetti e per la pizza) e per il pachino semi-secco sott’olio che ho scoperto qualche anno fa durante un viaggio a Marzamemi, un delizioso borgo marinaro lungo la costa sud-orientale della Sicilia, famoso prima che per i pomodori di Pachino (che dista solo 3 km) per le sue tonnare.
E’ stato prima l'(ex) collega Michele, marchigiano come la sottoscritta ma amante da sempre di questa terra, tanto da tornarci ogni anno in vacanza, poi l'(ex), anche lui, collega Maurizio – catanese doc ma con casa di villeggiatura al sud – a convincermi di affrontare una traversata notturna Napoli-Catania per godermi una settimana di mare spettacolare, ricche tradizioni e cucina paradisiaca.
Nel paese, di fronte al bar dove ogni mattina mi aspettava la brioche con la granita (rigorosamente mandorla sotto e caffè sopra), c’era la bottega di Campisi, azienda che dal 1854 trasforma i prodotti della terra e del mare proponendo salse e conserve di ogni tipo. Al tempo ritornai con una bella scorta di tonno e ricciola in scatola, sale aromatizzato e gli immancabili pomodorini di Pachino (mooolto più saporiti di quelli che compriamo qui al nord…sanno proprio di sole!).
Il semi-secco sott’olio è il mio preferito in quanto più delicato di quello classico secco, che troviamo facilmente al supermercato e che va fatto rinvenire in acqua calda e aceto e poi condito a piacere con olio e spezie.
Potete servirlo come antipasto insieme a formaggi e salumi oppure utilizzarlo in cucina per un insolito pesto o per farcire degli involtini. E’ strepitoso mangiato sopra una fetta di pane bruscato con una quenelle di ricotta freschissima, un filo di olio e qualche fogliolina di origano!
La scorta di Campisi è finita da un bel po’ (ho però adocchiato il negozio on-line e non è escluso che si faccia molto presto un ordine) ma per fortuna sugli scaffali dei supermercati appaiono sempre più spesso prodotti in passato sconosciuti….io ho scovato allo Coop un barattolino di pomodorini semi-secchi della linea fior fiore e non me lo sono fatto sfuggire.
Visto che le temperature di questi giorni ci fanno apprezzare anche un piatto di pasta fredda ho pensato di preparare un pesto, eleggendo il pomodorino a protagonista del piatto.
Cinque (5) minuti di orologio ed il vostro condimento è pronto!
MEZZE PENNE RIGATE DI GRAGNANO AL PESTO ROSSO (dosi per 2 persone)
- 180 gr di mezze penne rigate di Gragnano
- 50 gr di pomodorini semi-secchi di Pachino sott’olio
- 10 gr di pinoli
- 10 gr di mandorle
- un ciuffetto di basilico
- sale & pepe q.b.
- olio e.v.o. q.b.
Mettete nel mixer i pomodorini, scolati prima dell’olio, i pinoli, le mandorle, il basilico. Frullate per qualche secondo aggiungendo a filo dell’ottimo olio extra-vergine d’oliva fino a ottenere la consistenza desiderata (io preferisco un pesto non troppo omogeneo). Se volete renderlo meno oleoso potete sostituire una parte dell’olio con acqua calda. Regolate di sale e pepe.
Cuocete nel frattempo in abbondante acqua bollente salata la pasta. Scolatela al dente e conditela con il pesto allungato con un po’ dell’acqua di cottura tenuta da parte.
Buon appetito.