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Riso corco alla marchigiana (e un pò di sana nostalgia del passato)

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Dopo il viaggetto in Medio Oriente si torna in Patria e ad accoglierci ci sono le mie adorate Marche con una ricettina che sa di altri tempi, di sapori genuini, di una vita contadina fatta di stenti e sacrifici ma pur sempre dignitosa, di piatti sostanziosi atti a placare la fame degli uomini di ritorno dal duro lavoro dei campi.

Chi ha piacere di leggermi sa che le mie emozioni in tavola sono queste…semplicità, autenticità sostanza.

E devo ammettere che qualche volta ho nostalgia del passato, di un passato che grazie a dio non ho vissuto, ma che ha tanto da insegnarci. Vorrei che i miei nonni fossero ancora con me, mi raccontassero delle difficoltà della loro vita, tali e tante da rendere piccolissimi (fino a scomparire) i miei futili pensieri quotidiani.

Loro che hanno sempre vissuto con poco, che esibivano senza vergogna i calli alle mani e le unghie sporche di terra; loro che potevano permettersi un solo vestito buono per i giorni di festa ed indossavano pantaloni e scarpe malconce nei restanti. Loro che non conoscevano il condizionatore o il termosifone e d’estate si proteggevano dal caldo rintanandosi in casa mentre d’inverno riscaldavano il gelido letto con le braci del fuoco. Loro che non sapevano come schiantarsi sul divano per una serata intera a guardare la tv o giocare con la playstation ma preferivano uscire a far due chiacchiere al circolo del paese, dove ogni tanto si riusciva a far due saltelli a ritmo di fisarmonica. Loro che non avevano a disposizione 10 tipi di farina, 3-4 varietà di zucchero, 30 formati di pasta, frutta tropicale tutti i mesi dell’anno… ma erano più felici di noi!

Tornare indietro è certo impossibile anche perché il progresso ha portato con sé tanti vantaggi; dovremmo solo ricordarci più spesso che abbiamo anche troppo ed accontentarci e che il vero sacrificio noi non l’abbiamo mai provato.

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Il piatto che vi propongo oggi l’ho scoperto nel blog di Agnese (marchigiana come la sottoscritta) e l’ho scelto in quanto espressione della cultura contadina della mia nostra terra anche a dimostrazione di come le massaie di un tempo fossero abilissime nell’impiegare e riciclare in cucina le materie prime, a volte poche, a disposizione.

Il riso, praticamente assente come coltura nelle campagne marchigiane, doveva essere utilizzato con parsimonia e veniva unito alla farina bianca (disponibile invece in grandi quantità) così ottenendo un pasto sostanzioso molto simile per consistenza e proprietà nutrizionali alla tipica polenta.  Corco o corgo in dialetto maceratese sta a significare disteso, a richiamare il modo di accomodare il riso nel piatto proprio come si è soliti fare nel caso della polenta.

Qualcuno lo chiama altresì riso in polenta o polenta di riso.

L’ulteriore nome utilizzato frascarelli sembrerebbe invece voler far risalire l’origine del piatto all’utilizzo nella polenta di grumi di farina (al posto del riso) ottenuti schizzando gocce d’acqua tramite dei rametti bagnati (chiamati in dialetto appunto frasche).

La tradizione vuole che a questo piatto si accompagni un sugo finto preparato con cipolla rosolata, salsiccia, gambuccio di prosciutto (i lavorati del maiale, allevato fino a 30 anni fa in quasi tutte le case di campagna) e salsa di pomodoro.

Io vista anche la stagione, e la produzione copiosa di zucchine dell’orto, ho preferito una versione bianca utilizzando due prodotti di eccellenza che mi sono stati inviati dall’Irvea per il contest delle Bloggalline ‘La cucina Italiana nel mondo verso l’Expo 2015’ in collaborazione con INFORMACIBO: il riso acquerello (già utilizzato qui e trasformato in gelato) e l’olio extravergine Toscano da agricoltura biologica realizzato con olive raccolte a mano e spremute a freddo.

Il mio piatto partecipa fuori concorso alla categoria ‘Riso ed olio extravergine’ avendo già trasmesso le 2 ricette previste dal regolamento.

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Per rendere il piatto altresì gluten-free e regalarlo, visto che è venerdì, alle amiche del GFFD ho impiegato farina di riso al posto di quella classica.

100% Gluten Free (Fri)Day

lascio una chicca per chi conosce il dialetto…

Se coce el riso ‘nte ‘na pentola bella capiente c’un abbondante acqua e un pugnetto de sale. Quannu el riso è quasi cotto, ce se ‘ggiunge la farina (poga per volta) mesculanno co’ ‘na cucchiara de legno, finu a quannu diventa ‘na polentina. Se fa bollì e a cottura ultimata i frescarelli se versane ‘nte la spianatora. Se condiscene c’un sugo che se prepara cuscì: se fa sfrige ‘nte ‘na padella l’oio, la cipolla, el gambuccio de prosciutto. Ce se ‘ggiunge i pomodori rosci freschi a pezzetti, la salciccia sbrigiolata e se fa bollì pe’ 6 o 7 minuti. Ce se sparniccia sopra el cagio grattato. Se condiscene pure co’ la salciccia in bianco o co’ un soffritto de tocchetti de pansetta e de lonza (tratto da Saperesapori.it)

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RISO CORCO alla marchigiana (per 3-4 persone)

  • 250 riso acquerello
  • 2 litri di acqua
  • 60 gr farina di riso
  • una zucchina piccola
  • 3-4 fiori di zucchina
  • gambuccio di Prosciutto di Parma
  • una salsiccia fresca
  • olio extravergine di oliva Toscano
  • scalogno

In un pentolino portate ad ebollizione l’acqua, salatela ed unitevi il riso. A metà cottura (per me dopo i primi 8 minuti) iniziate a versare a filo la farina girando in continuazione per evitare che il riso si attacchi al fondo. Proseguite fino a quando il riso risulterà cotto e vi sembrerà di aver ottenuto una polenta bianca.

Nel frattempo preparate il condimento. In una padella soffriggete lo scalogno in poco olio dopodiché unite la zucchina tagliata a fettine sottili. Salate e lasciate cuocere qualche minuto, unendo in ultimo i fiori di zucchina tagliati a pezzetti; lasciateli appassire quindi trasferite tutto in un piatto. Nella stessa padellina fate rosolare la salsiccia sbriciolata ed il prosciutto tagliato a striscioline.

Distribuite il riso nei piatti (oppure su una spianatoia) allargandolo il più possibile quindi versate il condimento e una generosa spolverata di formaggio grattugiato.

Mangiate subito.

L’eleganza del polpo

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Non credo di essere mancata mai così tanti giorni dal blog (ferie estive escluse) ma ho sentito davvero il bisogno di staccare per un po’ la spina ed evitare di incollarmi dopo cena davanti al computer a scaricare foto e scrivere ricette (voi ne sapete qualcosa?).

Complice di tutto questo è stato anche il bellissimo weekend passato a Porto Sant’Elpidio da mia sorella. La passeggiata sul lungomare, il volo dei gabbiani, la salsedine (che ha ridotto i miei capelli, tornati definitivamente ricci, a un simil gomitolo di canapa), i piedini della mia pulce che camminano sulla sabbia, le bandiere della Marina che sventolano, sdraie ed ombrelloni che prendono posto nelle cabine, la maratona del Piceno riservata ai piccoli che rallegra un caldo sabato mattina e che si conclude con la ola-dens (solo per la mia pulce, per tutti noi leggasi baby-dance) e l’intrattenimento di simpaticissimi clowns.

Poco tempo per cucinare, ancora meno per fotografare i pancakes della colazione e gli gnocchi di ricotta del pranzo ma avrò modo di replicare ed immortalare le ricettine perché sono piaciute a tutti, pulce compresa.

Oggi invece vi propongo un piattino che ho preparato la settimana scorsa per la cena e che sono riuscita a fotografare al volo approfittando dell’ultima luce della sera.

Ci sono pesci ai quali non so perché non riservo mai troppa attenzione buttando l’occhio al di là del bancone della pescheria…e tra questi c’è il polpo… anche in realtà non di pesce ma di mollusco si tratta.

Il mio è stato un acquisto compulsivo, nato dall’aver visto a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro due post: il primo quello di Gabila che ci svela i segreti della cottura del polpo e che da buona isolana ha la fortuna di trovare (o pescare, come in questo caso, grazie alla maestria di sua figlia) e cucinare sempre pesce freschissimo, l’altro quello di Paola che ci regala le polpette di polpo, ricetta suggerita alla sua mamma da un pescatore.

Fatto mio il polpo (quello di Gabila ha tutto un altro aspetto ma di questo ci dobbiamo accontentare) ho seguito i suoi preziosi consigli, anche se non vi nascondo di aver provato una volta la cottura senz’acqua proposta da Paola e di esserne rimasta altrettanto soddisfatta (per non dire straordinariamente sorpresa).

Una volta cotto, intiepidito e tagliato l’ho condito con olio extravergine, sale e pepe ed ho formato questa simpatica torretta alternandolo a patate lesse, profumate con erba cipollina, e zucchine ripassate in padella.

Usando un coppapasta come il mio (del diametro di cm 10) otterrete delle porzioni da secondo piatto, se invece optate per un antipasto non vi resta che utilizzarne uno più piccolo.

tortino polpo, zucchine e patate

TORTINO POLPO, ZUCCHINE E PATATE (per 4 porzioni)

  • 1 polpo fresco pulito da 800-900 gr
  • 8 zucchinette piccole o 4 grandi
  • 4 patate grandi
  • erba cipollina
  • olio e.v.o.
  • sale
  • pepe
  • 2 peperoncini

In una pentola grande portate ad ebollizione dell’acqua ed aggiungete i peperoncini.

Quando l’acqua bolle infilzate il polpo con una forchetta ed immergetelo per tre volte in modo che i tentacoli si arriccino. Dopodichè tuffatelo nell’acqua, salate abbondantemente e cuocete scoperto per 20 minuti.

Trascorso questo tempo spegnete il fuoco e lasciate intiepidire coperto nella sua acqua per ulteriori 20 minuti. Trasferitelo su un tagliere e tagliatelo a tocchetti. Mettete in una ciotola e condite con pepe e olio extravergine di oliva.

Tagliate le patate a cubetti e lessatele in abbondante acqua salata. Scolatele. Mettetele in una ciotola, schiacciatele con un forchetta e conditele con erba cipollina tagliuzzata ed olio extravergine.

Rosolate le zucchine in padella (volendo potete aggiungere uno scalogno) con olio extravergine fino a quando risulteranno leggermente croccanti e dorate. Regolate di sale.

Componete il piatto sistemando il coppapasta al centro e riempiendolo prima con le patate poi con le zucchine ed infine con il polpo tagliato a tocchetti.

Guarnite con erba cipollina e irrorate con olio.

 ***

OCTOPUS, POTATO AND ZUCCHINI SALAD (serving 4)

  • 800-900 gr fresh octopus (innards, eyes and beak removed)
  • 8 small zucchinis (or 4 large)
  • 4 large potatoes
  • chives
  • extravirgin olive oil
  • salt
  • pepper
  • 2 chillies

Fill a large pot with water, add chillies and put on medium heat. As it turns to a boil plunge octopus quickly three times, holding it with a fork by its head (this allow its tentacles to curl).

Then drop it into the pot and cook for 20 minutes, no lid on.

Turn off the heat and let octopus cool down into the pot, lid on.

Drain and transfer on a working surface and cut into pieces. Put in a bowl and season to taste adding salt, pepper and extravirgin olive oil.

Cut potatoes in small cubes and boil in salted water. Drain and transfer into a bowl, smash with a fork and add chopped chives and extravirgin olive oil.

Drizzle some extravirgin olive oil in a pan and cook zucchini, cut into small pieces, until slightly crispy and golden. Season to taste.

Put a circled shaped cutter on a serving plate and arrange potatoes, zucchini and octopus into it forming three layers.

Garnish with chives and give a drizzle of extravirgin olive oil.

Fiori ripieni {ricotta di capra, zucchine e menta}

fiori di zucchina ripieni

(scroll down for english version)

Stanotte sarà la prima notte senza la mia pulce.

Li ho lasciati a casa stamane i miei due uomini, uno in giardino a giocare con il suo triciclo, l’altro a chiudere il trolley, pronti a migrare qualche giorno verso le ben più miti temperature delle colline marchigiane.

Chissà quando realizzerà che la sua mamma è lontana? Meglio non pensarci e godersi queste 36 …dico trentasei…ore di pura libertà.

Eh, sì perchè domani, più o meno a quest’ora, la Greg smonta le tende,  saluta le colleghe dell’ufficio,  guida la macchina alla volta della stazione e sale sul treno diretto ad Ancona dove troverà ad aspettarla, in rigoroso ordine di altezza – o di età – fate voi, papino, maritino e pulce.

Avendo un po’ di tempo a disposizione ne approfitto per postare questa ricettina deliziosa preparata nel weekend dopo aver fatto un giretto mattiniero nell’orto ed aver raccolto degli strepitosi fiori di zucca (tutte le prove nei mio profilo Instagram).

Fritti sono a dir la verità sublimi ma siccome l’olio bollente ed io non abbiamo molto feeling preferisco imbottirli e passarli velocemente in forno.

Questa volta, per cambiare, ho deciso di usare del formaggio di capra, ora abbastanza diffuso nei supermercati, combinando ricotta e formaggio fresco (tipo robiola per intenderci). Gli altri ingredienti della farcia sono quelli di sempre: piccoli dadini di zucchine rosolati in padella con poco scalogno, menta e basilico spezzetati a mano, grana padano ed un filo d’olio extravergine di oliva.

Li ho serviti tiepidi accompagnati da una dadolata di pomodorini e un pesto leggero in quanto preparato senza aglio e pecorino e pertanto più digeribile per la mia pulce affamata.

FIORI RIPIENI {ricotta di capra, zucchine e menta} per 10 fiori

per i fiori:

  • 10 fiori di zucchine
  • 200 gr di ricotta di capra (o quella che preferite)
  • 100 gr di formaggio fresco di capra
  • 2 cucchiai di grana padano grattugiato
  • 3 zucchine piccole
  • 1 piccolo scalogno (facoltativo)
  • olio e.v.o.
  • sale
  • pepe nero (facoltativo)
  • 2/3 foglie di menta
  • 1 foglia di basilico

per il pesto leggero:

  • un mazzetto di basilico
  • 1 cucchiaio di grana padano grattugiato
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • olio e.v.o.
  • sale

Mondate delicatamente i fiori di zucchina e rimuovete il pistillo interno.

Pulite le zucchine, tagliate in quattro parti longitudinalmente ed eliminate la parte bianca; tagliate a piccoli cubetti. Rosolatele in una padellino con un filo d’olio insieme con lo scalogno tritato e spegnete quando cominciano a diventare dorate. Regolate di sale e fate raffreddare, quindi unite la menta ed il basilico tritati finemente.

In una ciotola amalgamate la ricotta e il formaggio fresco di capra, il grana padano, le zucchine rosolate in padella, un filo di olio. Regolate di sale e pepe (facoltativo).  Riempite con questa farcia una sac-a-poche senza beccuccio ed aprendo delicatamente le foglie dei fiori riempiteli. Sovrapponete le punte in modo da chiudere il fiore ed evitare che il ripieno fuoriesca in cottura.

Coprite una teglia con carta da forno e posizionatevi i fiori di zucca. Irrorate con un filo d’olio e cuocete in forno a 170° per 25-30 minuti. A metà cottura distribuite sopra qualche pinolo.

Preparate nel frattempo un pesto leggero frullando insieme il basilico con il grana ed i pinoli ed aggiungete a filo tanto olio quando ne serve per ottenere una salsa cremosa (a me il pesto piace un po’ grossolano). Regolate di sale e pepe.

Servite i fiori di zucca caldi o tiepidi nappandoli con il pesto.

***

STUFFED ZUCCHINI BLOSSOMS {goat ricotta cheese, zucchini and mint} makes 10 pieces

for the blossoms:

  • 10 zucchini blossoms, (delicately rinsed, stamens removed)
  • 200 gr goat ricotta cheese (or your favourite ricotta)
  • 100 gr fresh goat cheese
  • 2 tablespoons grana padano cheese, grated
  • 3 small zucchinis
  • 1 small shallot, finely chopped (optional)
  • extravirgin olive oil
  • salt
  • black pepper (optional)
  • 3 mint leaves, finely chopped
  • 2 basil leaves, finely chopped
  • pinenuts

for light pesto:

  • 1 bunch basil (washed and trimmed)
  • 1 tablespoon grana padano cheese, grated
  • 1 tablespoon pinenuts
  • extravirgin olive oil
  • salt

Wash and trim zucchinis and cut in quarters longwise; remove the white flesh and reduce into small cubes. In a small saucepan over medium heat drizzle some extravirgin olive oil and add zucchini cubes and shallot. Cook for some minutes until they turn lightly brown. Season to taste with salt and black pepper. Set aside to cool then add mint and basil leaves.

In a bowl mix together goat ricotta cheese and fresh goat cheese, grated grana padano cheese, zucchinis and a drizzle of oil. Add salt and black pepper to taste.

Spoon the mixture into a pastry bag and pipe into zucchini blossoms. Overlap ends of petals to close firmily into bundles, avoiding the filling to spread outside during cooking.

Preheat the oven to 350° F. Line a rimmed baking pan with parchment paper and place carefully on it the zucchini blossoms. Drizzle over some extravirgin olive oil and cook for 25-30 minutes.

After the first 15 minutes, spread over some pinenuts.

Meanwhile prepare the pesto sauce. In a food processor pour the basil leaves together with grana padano cheese and pinenuts; pulse for a few seconds adding extravirgin olive oil the amount necessary to obtain a creamy, smooth sauce. Add salt to taste.

Serve the zucchini blossoms hot or warm with pesto sauce.

Maltagliati integrali alle zucchine ed i loro fiori, pistacchi e caciocavallo

maltagliati integrali alle zucchine ed i loro fiori, pistacchi e caciocavallo

(scroll down for english version)

In campagna d’estate ci si sveglia presto.

Quando la città è ancora dormiente (fatta eccezione per baristi, fornai ed operai che escono dal turno di notte), i contadini hanno già fatto colazione per una bella fetta di pane ed un bicchiere di vino (almeno così faceva il nonno di mio marito fino alla veneranda età di 100 anni), hanno aperto lo stipetto delle gallinelle ed hanno innaffiato l’orto.

Questo rituale va avanti sette giorni su sette, senza pausa, senza ferie.

Anche la domenica, prima di mettersi il vestito buono per andare alla messa, ci si deve sporcare mani ed unghie di terra e bagnare le scarpe, perché a quell’ora gli orti sono ricoperti da un velo di guazza.

I quattri giorni passati nella mia campagna mi hanno ricordato che tutto ciò, lontano anni luce dalla vita frenetica casa-nido-ufficio-nido-casa  è comunque parte della mia vita,  e più gli anni passano più ho bisogno di calpestare la mia terra, ammirare le sfumature argentee delle piante di ulivo,  osservare i pomodori crescere, diventare rosso fuoco e trasformarsi in una salsa da fare invidia alla passata Mutti.

Oggi vi propongo il primo che ho preparato domenica con il raccolto dell’orto fatto la mattina stessa.

Dovendo accompagnare i festeggiamenti per il mio compleanno, ho scelto un piatto che mi rappresentasse al 100%.

Pasta all’uovo, perché era pur sempre domenica, ma con farina integrale per un aspetto rustico ed un sapore più intenso.

Le zucchine in piena produzione. Ho scelto quelle piccole, più tenere, deliziose anche crude.

I loro fiori,  di un colore giallo oro, che si aprono al mattino e si chiudono la sera; li ho ripassati nel pangrattato per aumentarne la consistenza.

I pistacchi per donare una nota croccante al piatto.

Il caciocavallo pugliese, reso filante dal calore della pasta, in sostituzione del nostrano parmigiano. Quello che neanche due settimane fa, in uno scatolone di polistirolo, ha percorso la dorsale adriatica risalendo dal caldo tacco all’umida romagna, in bella compagnia di fiordilatte e burratine.

Vi lascio subito la ricetta.

MALTAGLIATI INTEGRALI ALLE ZUCCHINE ED I LORO FIORI, PISTACCHI E CACIOCAVALLO (per 6 persone)

  • 400 gr di farina integrale macinata a pietra
  • 200 gr di farina 00 (per me quella di casa)
  • 4 uova (anche se le ricette tradizionali danno un uovo per etto di farina)
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • acqua q.b.
  • 6  zucchine piccole
  • 15 fiori di zucca
  • pangrattato
  • 20 gr di pistacchi tritati grossolanamente
  • 2 fettine di caciocavallo (tagliato a dadini)
  • uno spicchio d’aglio

Impastate le due farine con 4 cucchiai di olio, il sale e tanta acqua quanto basta per ottenere un impasto omogeneo.

Lasciate riposare per 30 minuti. Stendete l’impasto formando delle sfoglie. Lasciate riposare ancora per una mezz’ora in modo che l’impasto si asciughi leggermente. Trascorso questo tempo, aiutandovi con un coltello o con una rotellina rigata, tagliate delle strisce, che poi andrete a tagliare ulteriormente in tanti pezzi irregolari fino ad ottenere i maltagliati.

Preparate il condimento. In una larga padella versate l’olio, unite lo spicchio d’aglio e fate rosolare per qualche minuto prima di rimuoverlo. Versate le zucchine (io ho utilizzato solo la parte verde tagliata a striscioline irregolari) e fate rosolare per una decina di minuti.

Pulite i fiori di zucca eliminando il pistillo all’interno, spennellateli di olio e passateli velocemente nel pangrattato.

In un’altra padella unite un filo d’olio e fate appassire i fiori di zucca per qualche minuto, girandoli un paio di volte, fino a quando risulteranno croccanti.

Cuocete i maltagliati in abbondante acqua salata (saranno cotti quando salgono in superficie), scolateli e ripassateli in padella con le zucchine alle quali unirete i fiori di zucca, i pistacchi tritati ed il caciocavallo.

maltagliati integrali alle zucchine ed i loro fiori, pistacchi e caciocavallo

WHOLE-WHEAT HAND-ROLLED MALTAGLIATI WITH ZUCCHINI AND THEIR BLOSSOMS, PISTACHIOS AND CACIOCAVALLO CHEESE (serving 6)

  • 400 gr stone-ground whole wheat flour
  • 200 gr all-purpose flour
  • 4 eggs (according to traditional recipe even 6)
  • extravirgin olive oil
  • salt
  • water
  • 6  small zucchini
  • 15 zucchini blossoms (cleaned, pistils inside removed by twisting)
  • breadcrumbs
  • 20 gr pistachios (coarsely chopped)
  • 2 slices caciocavallo cheese (diced)
  • a clove garlic

Prepare the pasta. On a work surface mix together the two flours, 4 tablespoons of oil, salt and water enough to obtain a ball. Knead for 10 to 15 minutes then wrap the dough in a clean cloth and set to rest for half an hour.

Dust the surface with a bit of flour and, using a rolling pin, roll out the pasta from the middle out to the edges, until obtaining thin sheets of dough. Set to rest for half an hour, letting the dough to dry.

After the rest period, using a sharp knife or a pizza cutter, slice the dough into noodles and cut again obtaining irregular pieces of pasta. Toss with a little flour to prevent the maltagliati from sticking.

Prepare the sauce. In a large frying pan heat 4-5 tablespoons of oil, add the garlic and cook until golden brown. Remove it. Stir in zucchini (thinly and irregularly sliced, only the green) and cook for 10 minutes.

Brush the zucchini blossoms with some oil and lighty cover with breadcrumbs. Cook in a pan with a bit of oil over medium heat for some minutes, turning them occasionally, until golden and crispy.

Pour the maltagliati in a large pot of salted boiling water and cook until they start popping on the surface (3-4 minutes). Drain and pour in the pan with the zucchini sauce, add the zucchini blossoms, pistachios and top with caciocavallo cheese.

Con questa ricetta partecipo al contest ‘Colori d’estate’ del blog Silvia ai fornelli

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e al contest ‘Sapore di mediterraneo’ del blog Petrusina

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Il mio orto…work in progress

Dopo un weekend di ozio quasi totale e di piacevoli compagnie é giunta l’ora di rimettersi all’opera per il prossimo post…per ora vi dico solo che vi aspetta una torta dolce formaggiosa….sarà forse una cheesecake???

Nel dolce far nulla di questi giorni ne ho approfittato per una passeggiatina nell’orto dei miei genitori. Vi lascio con gli scatti che ho realizzato.

A presto

Silvia

Polpette di zucchine (e feta)…avrò scelto la ricetta giusta? (1)

polpette di zucchine e feta 005

A scuola non ho mai copiato.

Ora invece, complice questo blog, ho la scusa per allungare l’occhio in qualche sito interessante e provare la sensazione che avevano i miei compagni di classe quando, diversi lustri orsono, aspettavano che entrassi in aula e che tirassi fuori dallo zainetto i quadernoni con gli esercizi già svolti per dare una sbirciatina.

A volte si tratta di copiare paro paro, altre di prendere spunto dalla ricetta che in quel momento ti attrae. Unica regola di questo passatempo divertente: NON DIMENTICARSI DI CITARE SEMPRE LA FONTE! Non c’è infatti cosa più scorretta che fare propri quelli che in realtà sono esperimenti-azzardi-lampi di genio di altri frequentatori dei fornelli, siano essi cuochi professionisti o appassionati bloggers.

Quella che vi propongo oggi è una ricetta copiata da capo a piedi…ed il bello sta proprio in questo. La vicina di blog Cuocicucidici da quasi due anni tiene le redini di un contest che, pur con cadenza mensile, è praticamente sempre attivo: The Recipe-tionist . Il suo intento è quello di far scoprire il contenuto di un blog, invitando tutti i partecipanti a replicare una o più delle ricette in esso presenti. Si deve in sostanza copiare, con un’unica licenza che è quella di poter omettere od aggiungere (o al max sostituire) un ingrediente, e vince chi – a detta del blog ospitante – si dimostra più bravo in quest’arte.

Il mese scorso ho provato a partecipare con la pizza di carne ma sono arrivata lunga perchè le ricette vanno pubblicate entro il 25 di ogni mese; questa volta ritento, non con una ma due ricette che ho visto, studiato e infine messo all’opera e che ci sono piaciute tantissimo!

Il blog di Giugno nel quale copiare è quello di Fairies’ kitchen.

Inizio proponendovi le polpette di zucchine, che ho rigorosamente fritto (credo sia la seconda volta dall’inizio dell’anno!) e arricchito con della feta per renderle ancora più stuzzicanti e fresche.

Provatele, anche solo cotte in forno, perché sono deliziose!

Per la seconda replica vi lascio in suspense…..almeno fino al prossimo post.

polpette di zucchine e feta 012POLPETTE DI ZUCCHINE, RICOTTA E FETA (per 18 polpette circa di medie dimensioni)

  • 4 zucchine medie
  • 100 gr di ricotta
  • 70 gr di feta…mia aggiunta
  • 1 uovo
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • 1 cucchiaio di pecorino grattugiato
  • 4 cucchiai di pangrattato
  • sale e pepe
  • menta
  • olio per friggere

Lavate e mondate le zucchine; grattugiatele con una grattugia a fori medi e mettetele in un colino. Dopo averle salate copritele con un piatto sopra al quale metterete un peso. Lasciatele per almeno mezz’ora in modo che elimino l’acqua di vegetazione.

Trascorso questo tempo, strizzatele e mettetele in una ciotola insieme con la ricotta, la feta sbriciolata, l’uovo, i formaggi grattugiati, il pangrattato e la menta tritata finemente con un coltello. Regolate di sale e pepe.

Mescolate bene gli ingredienti e ricavate dall’impasto delle palline leggermente schiacciate che passerete in un po’ di farina prima di friggerle oppure di cuocerle in forno fino a quando saranno dorate.

polpette di zucchine e feta 002

ZUCCHINI AND FETA FRITTERS (makes 18 pieces)

  • 4 medium zucchini coarsely grated
  • 100 gr ricotta cheese
  • 70 gr feta cheese
  • 1 egg
  • 2 tablespoons grated parmigiano reggiano cheese
  • 1 tablespoon grated goat cheese
  • 4 tablespoons breadcrumbs
  • salt & pepper
  • mint
  • sunflower oil for frying
  • flour

To release excess water from zucchini put them in a colander, sprinkle with salt and allow the liquid to drain for al least half an hour.

Squeeze thouroughly and transfer to a bowl, then combine with the other ingredients: ricotta cheese, feta cheese, egg, grated cheeses, breadcrumb and mint finely chopped. Season with salt and pepper.

Heat the oil in a large frying pan. Form the mixture into balls and dust with flour, removing the excess. Drop the balls into the oil and cook for 8-10 minutes until golden all around. Drain on paper towel.

***

Con questa ricetta partecipo al contest Recipe-tionist di Giugno ospitato dal blog Fairies’ kitchen

the recipe-tionist giugno[1]

e al contest ‘Ricette e ricotta’ del blog Cappuccinoecornetto per la categoria Fingerfood salati

Contest_ricotta-300x300[1]

Lasagne cremose di pane carasau e zucchine

lasagne di pane carasau 019

Un mesetto fa nel blog della mia amica Susy ‘Ricotta che passione’ vedo la ricetta di una lasagna con pane azzimo e carciofi e resto folgorata. Compro raramente il pane azzimo perché a mio marito tutto ciò che è troppo dietetico/insipido non piace (mentre il piccolo fa l’aperitivo con le gallette di mais) ma ho giusto in dispensa del pane carasau….basta solo trovare l’occasione giusta per preparare una succulenta and curious  lasagna (senza che l’assaggiatore senior si accorga di avere a che fare con un insolito esemplare di pasta al forno…ma so bene cosa fare! devo aspettare che mandi giù il primo boccone, che esprima – più a gesti che a parole – apprezzamento per il piatto dopodiché posso rivelargli l’ingrediente inaspettato).

Domenica mattina.

Una scamorza affumicata, dimenticata in frigo da qualche giorno, sembra fare al caso mio.

Di verdure, invece, ora c’è solo l’imbarazzo della scelta ma vada per delle classiche zucchine scure (quelle bianche non mi fanno impazzire).

Mi accorgo di non avere sotto mano la ricetta di Susy e non ho tempo per accendere il pc. Improvviso. Rimedio anche della ricotta (che a Susy piace tanto…) e del raviggiolo (è un formaggio fresco a pasta molle tipico dell’appennino toscano-romagnolo dal colore bianco latte e dal sapore delicato…una delle piacevoli scoperte culinarie del vivere a Faenza) che alleggeriscono il ripieno e rendono meno pronunciato il sentore fumé della scamorza. Preparo una besciamella che leghi tutti gli ingredienti e conferisca una cremosità irresistibile.

15 minuti per assemblare, 30 minuti di cottura e, appollaiata la pulce sul seggiolone, siamo pronti (e curiosi) per l’assaggio.

I piatti tornano nel lavello vuoti e la cuoca, soddisfatta, fa i complimenti a se stessa.

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LASAGNE CREMOSE DI PANE CARASAU E ZUCCHINE (dosi per una pirofila da 29 cm)

3 fogli di pane carasau

5 zucchine medie

1 cipollotto

qualche fogliolina di menta

4 cucchiai di olio e.v.o.

300 ml di latte fresco intero

30 gr di farina

30 gr di burro + quello per la superficie e per ungere la pirofila

100 gr di ricotta

100 gr di raviggiolo

1/2 scamorza affumicata

sale & pepe q.b.

Tagliate il cipollotto a rondelle. Lavate e mondate le zucchine, tagliatele a striscioline e mettetele in una padella con il cipollotto a rosolare in  4 cucchiai di olio e.v.o.; fate cuocere per una decina di minuti (a me piacciono ancora croccanti, se le preferite più cotte allungate di qualche minuto). Regolate di sale e pepe e aggiungete le foglioline di menta spezzettate con le mani.

In una ciotola amalgamate la ricotta con il raviggiolo e salate leggermente.

Preparate la besciamella. Fate riscaldare il latte in un pentolino. Nel frattempo fate sciogliere il burro in un altro pentolino ed aggiungete la farina; amalgamate con una piccola frusta e togliete dal fuoco. Unite a filo il latte caldo continuando sempre a girare, quindi rimettete il pentolino sul fuoco e fate rapprendere la salsa. Regolate di sale e pepe.

Prendete una pirofila, imburratela generosamente dopodiché iniziate a comporre gli strati: versate sul fondo un po’ di besciamella, seguite con il pane carasau spezzettato dopodiché formate uno strato di zucchine e cipollotto. Ricopritele con fettine di scamorza e con piccole cucchiaiate del composto di ricotta e raviggiolo. Ripetete l’operazione formando nuovi strati,  avendo cura di terminare con i formaggi ricoperti di ulteriore besciamella. Prima di infornare mettete sulla superficie dei piccoli fiocchetti di burro.

Cuocete a 180°-190° per 30 minuti circa. Se la superficie non dovesse risultare dorata ponete gli ultimi 5 minuti sotto il grill.

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Con questa ricetta partecipo al contest ‘Strati su strati’ del blog Le cuoche per gioco

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Pizza bianca al farro con cipollotti, zucchine e crescenza

pizza bianca al farro con cipollotti zucchine e crescenza (7)

Questo post era in programma per domani senonché qualche minuto fa la mia manina è scivolata per errore sul bottone ‘pubblica’ e la ricetta è apparsa, in un nanosecondo, nel blog priva di testo!!!

Per fortuna che ero riuscita a sistemare le foto e ad inserire il procedimento altrimenti sai che figura da principiante. Eh, sì perché non siamo mica delle wonder women che cucinano, scattano, scaricano foto e scrivono tutto insieme. Capita infatti di avvantaggiarsi o di preparare lo stesso giorno una o più ricette in modo da aver materiale per il blog per tutta la settimana.

La pizza in questione è stata la nostra cenetta di ieri sera ed è nata dalla volontà di vuotare il frigo: un mazzetto di cipollotti, qualche zucchina ed un panetto di crescenza. Questa volta ho scelto la farina di farro per rendere la preparazione più rustica.

Io non avendo molto tempo ho usato la macchina del pane che in un’ora e mezza mi regala un impasto omogeneo e ben lievitato ; se non l’avete ricorrete pure al metodo tradizionale.

Buona pizzata a tutti!

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PIZZA BIANCA AL FARRO CON CIPOLLOTTI, ZUCCHINE E CRESCENZA

  • 150 gr di farina di farro
  • 75 gr di farina manitoba
  • 1/2 cucchiaino di lievito di birra secco per salati (o mezzo cubetto di lievito di birra fresco + un cucchiaino di zucchero)
  • 6 cucchiai d’olio e.v.o.
  • 100 ml di acqua (circa)
  • 1 cucchiaino di sale
  • 3 cipollotti bianchi
  • 2 zucchine verdi
  • 100 gr di crescenza
  • 2 rametti di timo
  • 2 rametti di rosmarino
  • sale & pepe q.b.

Mettete nella vaschetta della macchina del pane gli ingredienti liquidi (l’acqua e 1 cucchiaio di olio), aggiungete quindi il sale, la farina e il lievito. Avviare la macchina con il programma pizza.

In alternativa, sciogliete il lievito di birra fresco in un po’ di acqua tiepida, aggiungete 50 gr di farina e lo zucchero. Mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo e lasciate riposare per 1/2 ora. Trascorso questo tempo, versate la farina rimasta sulla spianatoia, formate un incavo al centro e disponeteci il panetto lievitato, 1/2 cucchiaino di sale e tanta acqua quanta ne serve per ottenere una palla dall’aspetto liscio (indicativamente 100 ml ma dipende dal grado di forza della farina che utilizzate e dall’umidità presente nella stanza). Ungete la pasta con un po’ di olio, quindi mettetela in una ciotola, incidete la sommità con un taglio a croce e lasciatela lievitare per 2 ore.

Cuocete nel frattempo le verdure.

Eliminate le piccole radici e 2/3 della parte verde dei cipollotti, lavateli sotto l’acqua corrente e tagliateli a rondelle sottili. In una padella fare scaldare 3 cucchiai di olio, aggiungete i cipollotti, i rametti di timo e rosmarino, qualche cucchiaio di acqua e lasciate cuocere a fiamma bassa per una decina di minuti fino a quando risulteranno trasparenti e ben stufati. Una volta cotti regolate di sale e pepe ed eliminate le erbe aromatiche.

Lavate e spuntate le zucchine; eliminate la parte bianca all’interno e tagliatele quindi a listarelle. Fatele stufare in una padella con un paio di cucchiai di olio per una decina di minuti. Spegnete quindi il fuoco, salate e pepate.

Terminato il programma pizza della macchina del pane (o trascorse le 2 ore di lievitazione), prendete la pasta e stendetela con le mani in una teglia leggermente unta di olio, bucherellate con una forchetta e lasciate riposare per 30 minuti in un luogo caldo al riparo da correnti d’aria.

Trascorso questo tempo, distribuite sopra la pasta i cipollotti e le zucchine stufate e la crescenza tagliata a pezzetti. Infornate in forno già caldo a 220° per 15-20 minuti.

Con questa ricetta partecipo al contest ‘La primavera nel piatto’ del blog Beatitudini in cucina

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e al contest ‘Profumo di primavera’ del blog Lamponi e tulipani

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partecipo altresì al contest La Prova del Farro

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