Archivi tag: patate

Rotolo di patate alle ortiche {erbe spontanee #1}

rotolo di patate alle ortiche

(scroll down for english version)

Ho appena acceso il camino. Passati i bollori del dopo ‘faccioiletti-spolvero-passolostraccio’ ritorno animale a sangue freddo e mani e piedi si intirizziscono come se fossimo in pieno inverno. Fuori di fatti c’è il sole ma tira la tramontana e le pareti di casa non si sono ancora scaldate a sufficienza per regalarci un po’ di tepore!

La pulce stamattina si è divertita da matti in piscina ma ora dorme esausta nel suo lettino e la mamma, rinunciando al tanto caro sonnellino pomeridiano, ne approfitta per sedersi ben bardata con la felpa fino sopra il naso, sorseggiare un caffè e scrivere questo post prima di godersi qualche giorno di riposo.

Con oggi inauguro una serie di ricette dedicate alle erbe spontanee che praticamente crescono ovunque intorno la mia casetta di campagna…alcune le conoscevo già e le ho già utilizzate in cucina, per altre devo ringraziare il nostro amico Vittorio che mi ha praticamente aperto un mondo mostrandomi qualche giorno fa quanto ben di dio avessi intorno ai miei piedi!

Per iniziare ho scelto le ortiche perché, dovendone utilizzare solo gli apici, se avessi aspettato qualche altro giorno avrei rischiato di trovare piantine già troppo cresciute e non più tenere. Fondamentale armarsi di forbici e guanti (meglio quelli da cucina perché io con i monouso di lattice mi sono piccata ovunque e grattata per il resto della giornata) come di calzettoni pesanti e pantaloni che coprano bene le caviglie. Io le ho raccolte di mattina presto quando ancora le piantine ero ricoperte dalla guazza notturna e dunque più fresche ma ho appena letto che se si prediligono le ore più soleggate il fastidio è minore! Vi dico subito che non si finisce mai di raccogliere perché spuntando solo gli apici ce ne vogliono di ortiche per riempire un cestino come quello che vedete nelle foto…però volete mettere il piacere di stare all’aria aperta, al massimo in compagnia di qualche insetto laborioso!

Le ortiche mescolate a ricotta, uovo e formaggio grattugiato diventano il ripieno di questo rotolo di patate, che dopo la cottura in acqua viene tagliato a fette, cosparso di burro fuso e gratinato in forno per pochi minuti. Se temete le ortiche possano davvero non piacervi potete sempre sostituirle con spinaci (come nella ricetta originale di Sale & Pepe), bietole, cicoria …

Il marito deve ancora assaggiarlo ed esprimere il suo giudizio (la parte che non vedete nel piatto è finita diretta in freezer e verrà buona per uno dei prossimi pranzi) ma la soddisfazione più grande è stata veder la pulce mangiarlo con gusto nonostante la nota leggermente pungente dell’ortica.

Auguro a tutti voi ed alle vostre famiglie una Felice Pasqua!

ROTOLO DI PATATE ALLE ORTICHE (per 4-5 persone)

liberamente adattata da una ricetta di Sale&Pepe

  • 650 g di patate
  • 120 g di farina
  • 90 g di semola di grano duro
  • 500 g di ortiche, solo l’apice (o bietoline, spinaci ecc…)
  • 250 g di ricotta fresca di pecora
  • 1 uovo
  • 2 tuorli
  • 6 cucchiai di parmigiano reggiano (o grana) grattugiato
  • olio extra vergine di oliva
  • burro
  • sale

Montate le ortiche e lavatele in abbondante acqua. Lessatele per pochi minuti in abbondante acqua salata dopodiché trasferitele in una ciotola con acqua e ghiaccio (per conservarne il colore). Tritatele grossolanamente e fatele saltare in padella con un po’ di olio extravergine, salate e pepate. Fatele intiepidire prima di trasferirle in una ciotola, unite la ricotta, i tuorli e 2 cucchiai di  parmigiano reggiano. Regolate di sale.

Lessate le patate, scolatele, sbucciatele ancora calde, passatele allo schiacciapatate, salatele  e impastatele velocemente con l’uovo, la semola e la farina. Se l’impasto fosse troppo morbido, aggiungete ancora un  po’ di farina. Sistemate l’impasto su un foglio di carta da forno e stendetelo con il matterello, formando un  rettangolo di circa 1 cm. di spessore (il mio era circa 25×20 cm ma per ottenere un rotolo perfetto vi consiglio di fare un quadrato oppure di aumentare la dimensione del rettangolo adattando gli ingredienti della base).

Procedete con la preparazione del rotolo. Spalmate sopra al rettangolo di patate il composto di ortiche e arrotolatelo, aiutandovi con la  carta da forno. Sigillate bene i bordi (potete inumidirli con poca acqua), poi avvolgete tutto in un telo da cucina pulito legandone le estremità con dello spago da cucina.

In una pentola ovale (io ho utilizzato la pesciera) portate a ebollizione abbondante acqua. Salatela ed immergetevi delicatamente il rotolo. Cuocetelo a fuoco bassissimo per 30 minuti. A cottura ultimata, aspettate qualche minuto prima di estrarlo dall’acqua e lasciatelo riposare mezz’ora circa. Togliete a questo punto il telo, tagliate il rotolo a fette spesse almeno 1 cm, sistematele in una pirofila, spolverizzatele con il formaggio grattugiato rimasto e irroratele con  burro fuso. Accendete il grill e fate gratinare per 8-10 minuti. Servite immediatamente.

POTATO ROLL WITH NETTLE AND RICOTTA FILLING (serve 4-5)

  • 650 g potatoes
  • 120 g all purpose flour
  • 90 g whole wheat semolina flour
  • 500 g nettle stems (or spinach, chard)
  • 250 g ricotta cheese
  • 1 egg
  • 2 egg yolks
  • 6 tablespoons grated parmigiano reggiano (o grana padano) cheese
  • extravirgin olive oil
  • butter
  • salt

Clean nettle discarding all but the stems and wash in plenty of water. Boil for a few minutes in salted water then transfer into a bowl of ice and water (to preserve color). Chop coarsely and sauté in a pan with a drizzle of extravirgin olive oil, season to taste. Let cool completely before mixing with ricotta, egg yolks and 2 tablespoons of parmesan cheese. Season to taste.

Boil potatoes until tender, drain, smash while still hot, add salt and combine quickly with the egg and the two flours. If the mixture seems too soft, add a more little flour. Transfer the dough on a sheet of baking paper and roll it out with a rolling pin into a rectangle about 1 cm thick (mine was about 25×20 cm but to get a perfect roll I suggest you to make a square or to increase the size of the rectangle by adjusting the ingredients).

Make the roll. Spread the nettle mixture over the potato rectangle and start to roll helping you with the baking paper. Seal the edges (by wetting them with some water), then wrap in a clean kitchen towel tying the ends with kitchen twine.

In an oval pot (you might use the fish kettle) bring to a boil plenty of water. Add salt and dip gently the roll. Cook over low heat for 30 minutes. When cooked, wait a few minutes before removing it from the water and let stand about half an hour. At this point remove the towel, cut the roll into 1 cm thick slices, arrange them in a baking dish, sprinkle with the remaining grated cheese and drizzle with melted butter.

Turn on the grill and let cook au gratin for 8-10 minute. Serve immediately.

I wish you happy Easter holidays!

Focaccine al mais e sal marino de Lanzarote {con lievito madre…o di birra}

focaccine al mais e sal marino de Formentera(scroll down for english version)

Se, in questo preciso istante, entraste in casa mia son certa vi mettereste le mani tra i capelli.

Accanto alla tenda da circo che staziona oramai permanentemente nell’angolino del salotto (e dove a fine serata il fortunato di turno, tra me e mio marito, ripone tutti i giochi che la piccola pulce è riuscita a disperdere per l’intera casa) vi sono distese in ordine valigia grande, valigia media e trolley a forma di coccodrillo. Poco più in là, solo per non intralciare l’accesso alla cucina, una busta formato iper colma di libri, pannolini, medicine ed un peluche.

Quella che sembrerebbe più un esercitazione di trasloco è in realtà l’organizzazione scrupolosa del bagaglio per una settimana sulla neve (evvai!) che ha come sol scopo quello di consentire di caricare ordinatamente il bagagliaio della macchina senza eccessivi mugugni da parte del consorte. Perché il vostro uomo non si lamenta quando si tratta di partire, accusandovi di aver portato dietro tutto il guardaroba?

Fossi poi mai io una che non rinuncia all’outfit coordinato tutte le sere…..potessi, scenderei al ristorante dell’hotel in tuta e ciabatte…..non comprendo sinceramente il mettersi in tiro, lo sfonarsi ed il truccarsi per una sola oretta in compagnia degli altri avventori dell’albergo! Eh sì, perché in montagna si torna talmente esausti che, dopo essersi gustati un canederlo in brodo o uno spezzatino con polenta, non si vede l’ora di sdraiarsi su un morbido lettone.

Anche Pastrocchio ha rischiato di finire in valigia poi però è bastato chieder consiglio in Facebook ad alcune esperte panificatrici per decidermi di fare un doppio rinfresco con farina di forza prima di avvolgerlo a salsicciotto e lasciarlo solitario in frigo per tutto il tempo della nostra vacanzina. Chissà cosa troverò al ritorno?

focaccine al mais e sal marino de Lanzarote

Nel frattempo vi mostro il risultato del (pen)ultimo sforzo fatto dal mio lievito madre.

Quando ho adocchiato queste focaccine di mais da Anastasia me ne sono subito innamorata immaginandole tagliate in due e farcite con del prosciutto San Daniele! Ma che ne dite di una fettina di lardo di Colonnata?

Ho leggermente adattato la ricetta allungando i tempi di riposo e di lievitazione e sostituito il sale grosso con dei fiocchi di sale estratti nel meraviglioso mare di Lanzarote che ho avuto modo di ammirare la scorsa estate.

Noi le abbiamo mangiate anche il giorno dopo riscaldate per pochi secondi nel microonde ed erano favolose. Scommetto che avete già messo la farina di mais nella lista della spesa di domani!

Buon weekend.

focaccine al mais e sal marino di Lanzarote

FOCACCINE AL MAIS E SAL MARINO DI LANZAROTE A LIEVITAZIONE NATURALE (per 20 pezzi circa)

  • 150 gr di farina di mais (fine)
  • 2 patate medie bollite
  • 350 gr di farina bianca tipo 0
  • 200-250 gr di acqua tiepida
  • 100 gr di lievito madre rinfrescato e maturo (oppure mezza bustina di lievito di birra secco)
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • sale marino di Lanzarote (in fiocchi)
  • 1 cucchiaio di aghi di rosmarino tagliati con le forbici
  • emulsione di acqua e olio + sale grosso per la superficie

Iniziate spezzettando il lievito madre in una ciotola e sciogliendolo in 200 ml di acqua tiepida (oppure scioglietevi il lievito di birra se lo utilizzate in alternativa).

Mescolate e setacciate le due farine e schiacciate bene le patate con uno schiacciapatate. Unite le farine e le patate al lievito sciolto, mescolate con una forchetta, aggiungete il sale e da ultimo l’olio ed impastate, prima in ciotola poi sulla spianatoia, fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo. Se l’impasto risultasse troppo sodo aggiungere a questo punto gli altri 50 gr di acqua.

Formate un panetto e copritelo con un canovaccio umido. Lasciate lievitare a temperatura ambiente per un’ora dopodiché fate 3 giri di pieghe a tre ad intervallo di mezz’ora l’una dall’altra.

Formate quindi le focaccine, ricavando delle palline di impasto di ugual peso (circa 50 gr l’una) che  poi appiattirete con le mani. Con i polpastrelli spingete delicatamente nell’impasto formando le tipiche fossette. Lasciate riposare coperte per almeno un’ora (io le ho lasciate nel forno spento con luce accesa per 3 ore).

Accendete il forno a 220° C/428° F.

Preparate nel frattempo un’emulsione con pari quantità di acqua ed olio e dopo aver spennellato bene la superficie delle focaccine, cospargete con i fiocchi di sale e il rosmarino ed infornate in forno già caldo per circa 20 minuti, o comunque fino a doratura.

Vi consiglio di mangiarle tiepide, magari farcite con del pecorino fresco o con una fetta di prosciutto/mortadella (o perché no del lardo…per chi non ne è allergica come la sottoscritta).

focaccine al mais e sal marino de Formentera

CORN FOCACCIA BITES WITH LANZAROTE’S SEA SALT (makes 20 pieces)

  • 150 gr corn flour (fine)
  • 2 medium potatoes, boiled
  • 350 gr white flour type 0
  • 200-250 gr warm water
  • 100 gr sourdough starter, refreshed (or 8 gr dry yeast)
  • 3 tablespoons extravirgin olive oil
  • sea salt from Lanzarote (salt flakes)
  • 1 tablespoon rosemary sprigs cut with scissors
  • water and oil mixture + salt to topping

In a large bowl dissolve the refreshed sourdough in 200 ml of warm water (if using dry yeast melt it into the water).
Combine and sift the two flours and mash the potatoes with a potato masher. Add the flours and the potatoes to the yeast mixture, stir with a fork, add the salt and the oil and start kneading, first inside the bowl then on a work surface, until you get a soft and smooth dough.

If it seems too stiff add at this point other 50 grams of water.

Shape into a loaf and cover with a damp clean cloth. Let rise at room temperature for one hour then make three-folds for three times, at intervals of half an hour from each other.

Make the focaccia bites by forming balls of dough of equal weight (about 50 gr each) that you will slightly flatten with your hands. With your fingertips gently push the dough, forming the typical focaccia dimples.

Let stand covered for at least an hour (I left my focaccia bites into the oven with light on for 3 hours).

Preheat the oven to 220° C/428° F.

Meanwhile brush the top of the focaccia bites with a mixture of water and oil in equal amounts, sprinkle with salt flakes and rosemary and bake in preheated oven for about 20 minutes, or until golden brown.

I recommend you eating them warm, fabolous stuffed with fresh pecorino cheese or prosciutto or even lard.

***

Questa ricettina la regalo alla zia Consu per il suo contest ‘Festeggiamo insieme il mio compeblog’…auguri!!!

banner

Pane alle patate a lievitazione naturale {chiama urgentemente crema di nocciole}

panne alle patate  con lievito madre

(scroll down for english version)

La testa mi scoppia. L’insonnia ha preso il sopravvento sul mio dolce dormire. Pensieri che si accavallano e che non trovano risposta. Un torpore da primavera anticipata.

Che speriamo lo diventi davvero.

Ho poche ore per prendere una decisione importante, che potrebbe cambiare radicalmente la mia vita ma non riesco a decidermi. La testa mi dice di prendere una strada. Sono quasi convinta sia quella giusta, ma ci sono tanti ma e tanti se.

Per distrarmi mi coccolo il mio Pastrocchio. E mi diverto a scovare e provare nuove ricette. Dopo il tentativo non del tutto riuscito di fare le rosette soffiate…le ciriole romane per intenderci, che vedete nella foto instagram accanto…che nonostante non siano uscite vuote all’interno erano comunque deliziose, ho deciso che il mio prossimo pane sarebbe stato quello di patate.

Nonostante preferisca decisamente quelli dalla mollica asciutta e con una bella crosticina, qualche volta mi faccio tentare da questo pane perché rimane soffice per diversi giorni ed ha un sapore delizioso.

panne alle patate  con lievito madre)

L’ho fatto una sola volta in casa, qualche anno fa ed utilizzando lievito di birra; ricordo di aver impastato una quantità esagerata di farina per poi ingenuamente ritrovarmi un salsiccione super-lievitato in forno; questa volta invece, oltre ad utilizzare il lievito madre, ho fatto in modo che ne uscisse una pagnottella di poco più di 6 etti, utile a sfamare la mia piccola tribù per almeno 3 giorni.

Il marito ha detto che questo (per ora) toglie al pane alle noci il primo posto in classifica. Ha anche aggiunto che una spalmata di crema di nocciole ci starebbe proprio bene! Che mi abbia lanciato un’altra sfida?

Vi lascio alla ricetta (con relativa tabella di marcia) e vi auguro un buon inizio settimana.

Silvia

panne alle patate  con lievito madre

PANE ALLE PATATE A LIEVITAZIONE NATURALE (per una pagnotta da 600 gr circa)

ricetta leggermente adattata da Sabry in cucina

  • 300 gr di farina 0 (io ho poi aggiunto altri 50-75 gr perché l’impasto era troppo molle)
  • 150 gr di patate lesse
  • 200 gr di acqua (temperatura ambiente)
  • 50 gr di lievito madre rinfrescato e maturo
  • 1/2 cucchiaino di zucchero
  • 1/2 cucchiaino di sale (il pane in questo modo risulta sciapo, potete aumentare la quantità a vostro piacimento)
  • farina di semola rimacinata per la spianatoia

ore 17.00.

Rinfrescate il lievito madre.

ore 19.00.

Lessate le patate in una pentola riempita con acqua fredda e portata a bollore fino a quando risulteranno tiepide. Scolate e lasciate da parte.

ore 19.45.

Preparate un’autolisi mescolando la farina con l’acqua e lasciate riposare per 40 minuti.

ore 20.30.

Nella macchina del pane (o nell’impastatrice o addirittura a mano): unite all’impasto di farina e acqua le patate lesse (le mie erano fatte a piccoli tocchetti e non le ho ulteriormente schiacciate), il lievito madre sbriciolandolo con le mani, lo zucchero ed il sale ed impastate energicamente fino ad ottenere una palla liscia ed elastica. Coprite e fate riposare per un’ora.

ore 21.45.

Trascorsa l’ora rovesciate l’impasto (ancora abbastanza molle) su un piano generosamente infarinato con la semola e fate le pieghe del terzo tipo; distendetelo delicatamente in un rettangolo ed immaginando di dividerlo in tre parti portate il primo terzo a sinistra verso il centro dopodiché sovrapponete la parte destra. Attendete 10 minuti, girate l’impasto a 90° e ripetete un’altra volta.

Arrotondate e riponete in una ciotola oliata con la chiusura delle pieghe verso il basso, coprite con una pellicola oliata facendola aderire all’impasto e riponete in frigorifero tutta la notte.

ore 10.00 del giorno successivo.

Estraete la ciotola dal frigorifero lasciando l’impasto a temperatura ambiente per 3 ore.

ore 13.00.

Disponete l’impasto su un piano di lavoro cosparso di semola e fate le pieghe di rinforzo o S&F (stretch and fold). Prendete un lembo di impasto e portatelo verso il centro. Prendete a questo punto l’angolo che si è formato a destra, stendetelo leggermente e ripiegatelo al centro. Procedete allo stesso modo fino a completare il giro.

Arrotondate a questo punto l’impasto, lasciando la chiusura sotto (in alternativa dategli la forma di un filoncino), fate dei tagli in superficie con una lametta e trasferitelo su una teglia ricoperta da carta da forno e lasciatelo riposare per almeno 2 ore. Io l’ho messa in forno spento con la luce accesa. Se lo lasciate fuori sarebbe opportuno coprire il pane con uno strofinaccio leggermente umido.

ore 15.30.

Estraete la teglia e riscaldate il forno al massimo. Portate a bollore dell’acqua in un pentolino e trasferitela nella parte bassa del forno. Quando non ha ancora raggiunto la temperatura inserite la teglia (questo aiuta con la lievitazione…la mia si era allargata invece di crescere in altezza invece mettendola prima ancora che il forno fosse a temperatura sono riuscita a farla gonfiare). Cuocete per 15 minuti dopodiché riducete la temperatura a 220° C/428° F e proseguite per ulteriori 15 minuti.

Mettete a questo punto un cucchiaio di legno nella porta del forno in modo da tenerla socchiusa e far uscire l’umidità che si è formata. Cuocete ancora per 10 minuti. Sfornate quando battendo il pane sentirete un suono vuoto. Io gli ultimi 5 minuti l’ho girato sottosopra per farlo cuocere uniformemente.

Trasferite su un gratella e fate raffreddare in posizione verticale.

Questo pane, dalla mollica leggermente umida, si conserva in dispensa avvolto da una busta di carta per diversi giorni.

(il pane prima di entrare in forno appariva così..si vedono i pezzettini di patate)

panne alle patate  con lievito madre

NATURALLY LEAVENED POTATO BREAD (makes a 600 gr loaf)

  • 300 gr bread flour (plus more if needed)
  • 150 gr boiled potatoes
  • 200 gr water (lukewarm temperature)
  • 50 grams refreshed sourdough starter
  • 1/2 teaspoon of sugar
  • 1/2 teaspoon salt (you can increase the amount to your liking)
  • semolina flour for dusting

5.00 p.m.

Refresh the sourdough starter.

7.00 p.m.

Boil the potatoes until tender. Strain and set aside.

7.45 p.m.

In a bowl mix the flour with water and let stand for 40 minutes.

8.30 p.m.

Using the bread machine or the stand mixer (or even your hands): combine the mixture of flour and water, boiled potatoes (cut into small chunks), the yeast, sugar and salt and knead vigorously until you get a smooth and elastic ball. Cover and let stand for one hour.

9.45 p.m.

Transfer the dough on a work surface generously floured with semolina and make the folds; gently roll it out into a rectangle and fold the first third to the left towards the center then overlap the right part. Wait 10 minutes, turn the dough 90° degrees and repeat again.

Shape in round and store in a bowl (oiled) with the closing of the folds down, cover with cling film, previously oiled, making it adhere to the mixture and refrigerate overnight.

10.00 a.m., the next day.

Remove the bowl from the refrigerator leaving the mixture at room temperature for 3 hours.

1 p.m.

Transfer the dough on a work surface sprinkled with semolina flour and make the reinforcement folds. Take a piece of the dough and bring it towards the center. Take at this point the angle that is formed to the right, stretch it slightly and then fold towards the center. Repeat the same all round.
Give the dough a round shape, the seam facing down, make cuts on the surface with a razor blade and transfer onto a baking tray covered with parchment paper and let it rest for at least 2 hours until doubled.

3.30 p.m.

Preheat the oven to maximum temperature. Bring some water to a boil in a saucepan and transfer in the lower part of the oven.

Place the tray in the oven a few minutes before it reaches temperature (this helps with the leavening). Cook for 15 minutes then reduce the temperature to 220 ° C/428 ° F and continue for another 15 minutes.

Put at this point a spoon in the oven door in order to keep it slightly open..this helping the dampness to go out. Bake for further 10 minutes.

The bread will be ready when it gives a hollow sound by tapping it on the bottom. During the last 5 minutes, I turned it upside down to make it cook evenly.

Transfer on a wire rack and let cool in upright poisition.

This bread keeps for many days.

panne alle patate  con lievito madre

Tortelli di patate e San Daniele al burro e papavero

tortelli di patate e San Daniele al burro e papavero

(scroll down for english version)

(Lunedì scorso)

Dopo settimane infinite di portalapulcealnido-corriinufficio-failaspesa-ripassaalnido-tornaacasaesausta finalmente un giorno tutto per me.

Non mi sembra vero di aver salutato con un bacio gli uomini di casa ed essermi chiusa la porta alle spalle.

Anche il gingle di Peppa Pig che passa alla tv mi dà noia, la spengo e mi godo il silenzio più assoluto. Sorseggio un caffè con calma e poi mi metto all’opera.

Non posso non approfittare di questa giornata per non combinare qualche pasticcio…ed oggi ce n’è per mettere sottosopra l’intera cucina. In dispensa tutto l’occorrente, mi infilo il grembiule e via.

Oggi si fa la pasta all’uovo o meglio si preparano i tortelli di patate che avevo pensato per GOOD. Ad Udine non sono andata ma perché non farli per vedere se almeno l’idea era buona?

A casa mia non c’è tradizione di tortelli, al massimo si mangiano i cappelletti che la suocera prepara in quantità industriali per la Festività dei Santi e che poi ripropone a Natale. Mia madre non li ha mai fatti. Ne tanto meno la sottoscritta.

Dovevo pur rimediare! Pensando ad un menù di Natale attendo al portafoglio le patate mi sono sembrate perfette, seppur arricchite da piccoli pezzetti di Prosciutto San Daniele. Il ripieno si scioglie letteralmente in bocca. Il condimento semplice al burro ne esalta, senza coprirne, il sapore. I semi di papavero per una nota croccante e dare un’aria di festa ad un piatto altrimenti popolare, accompagnato normalmente da sugo al pomodoro o ragù.

Sarà stata forse la fortuna del principiante ma a me sono sembrati favolosi! Ne ho mangiato un bel piattone dopodiché il resto l’ho congelato e non vedo l’ora di farli assaggiare alla mia piccola ciurma.

Le foto del piatto finito sono orrende ma dopo una mattinata di sole che andava e veniva all’ora di pranzo si è scatenato un nubifragio, il cielo è diventato nero e le luci in casa più di tanto non sono riuscite a fare. Ora ho un motivo in più per detestare l’autunno!

TORTELLI DI PATATE E SAN DANIELE AL BURRO E PAPAVERO (per 4 persone)

per la pasta:

  • 4 uova (delle mie gallinelle)
  • 200 di farina di grano tenero tipo 0
  • 200 gr di farina di semola macinata di grano tenero
  • un pizzico di acqua
  • sale

per il ripieno:

  • 500 gr di patate (del mio orto)
  • 100 gr di ricotta fresca di pecora (o mucca)
  • 100 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 4 fette di prosciutto San Daniele
  • sale
  • pepe

per il condimento:

  • burro da panna fresca
  • semi di papavero

Disponete le due farine a fontana su un piano di lavoro e sgusciate le uova versandole al suo interno, unite un pizzico di sale ed impastate fino ad ottenere una palla liscia ed omogenea. Se l’impasto dovesse essere troppo duro aggiungete poca acqua. Avvolgetela nella pellicola e fatela riposare a temperatura ambiente per una mezz’ora.

Preparate nel frattempo il ripieno. In una pentola capiente mettete le patate pelate e tagliate a pezzetti in acqua fredda e portate a bollore; salate e fate cuocere fino a quando risulteranno morbide. Scolatele e passatele con lo schiacciapatate versandole in una ciotola. Unite la ricotta, il parmigiano grattugiato ed il prosciutto tagliato a piccoli pezzi. Amalgamate fino ad ottenere un composto omogeneo. Regolate di sale e pepe.

Stendete la pasta con la macchina per la pasta oppure con il mattarello fino ad ottenere delle strisce abbastanza sottili (io ho utilizzato la macchina partendo dallo spessore 2 per arrivare al 5) che posizionerete su una tovaglia pulita ben cosparsa di semola. Mano a mano che la stirate cospargetela di semola anche sopra per evitare che attacchi e per renderla ancora più ruvida.

Prendete delle piccole quantità di impasto e posizionatele al centro di ciascuna sfoglia dopodiché ripiegate il lato opposto sopra in modo da sovrapporre. Fate pressione con le dita intorno al ripieno in modo da fare uscire eventuale aria e sigillate. Ritagliate con una rotellina o con un coppapasta/tagliabiscotti nella forma desiderata.

Sistemate i tortelli sulla tovaglia e cospargeteli con altra semola.

Portare a bollore dell’acqua, salatela ed immergetevi i tortelli per qualche minuto (sono pronti quando vengono a galla). Sciogliete in una padella una noce di burro a persona e versatevi i semi di papavero (indicativamente un cucchiaio colmo a persona) dopodiché unite i tortelli scolati. Se necessario versate poca acqua di cottura della pasta. Non saltateli ma nappateli semplicemente con il burro fuso raccogliendolo con un cucchiaio e versandolo sui tortelli.

Servite subito.

Potete in alternativa disporli in freezer su un vassoio e dopo una mezz’ora, trasferirli in un sacchetto per congelare. Si conservano per 3-4 mesi. Al bisogno potete tuffarli direttamente nell’acqua bollente senza farli prima scongelare.

tortelli di patate e San Daniele al burro e papavero

tortelli di patate e San Daniele al burro e papavero

POTATO AND PROSCIUTTO SAN DANIELE TORTELLI WITH BUTTER AND POPPYSEED SAUCE (serving 4)

for the eggpasta:

  • 4 eggs (from my hens)
  • 200 gr wheat flour
  • 200 gr semolina flour
  • water
  • salt

for the filling:

  • 500 gr potatoes (from my vegetable garden)
  • 100 gr ricotta cheese
  • 100 gr parmigiano reggiano cheese (grated)
  • 4 slices prosciutto San Daniele
  • salt
  • pepper

for the sauce:

  • butter from fresh cream
  • poppyseeds

Pour the flours roundlike on a working surface and break eggs, add a pinch of salt and knead until smooth; if dough is too tough to knead add some water. Wrap in plastic film and let stand at room temperature for half an hour.

Meanwhile prepare the filling. In a large pot of cold water accomodate potatoes peeled and cut into pieces and bring to boil. Season with salt and cook for 15-20 minutes until tender. Drain and smash with a foodmill then transfer into a bowl. Add ricotta cheese, parmigiano reggiano cheese and prosciutto cut into small pieces. Stir until all ingredients are well combined. Season with salt and pepper.

Unwrap the dough and divide into 3-4 parts. Work one piece at a time. Using a rolling pin or hand-cracked pasta machine, set at the widest setting, roll the dough through narrower settings until you obtain a thin sheet of pasta. Lay on a well floured working surface (or a clean tablecloth) and sprinkle with semolina. Repeat with the reserved dough.

Put a teaspoon of the filling in the center of each sheet of pasta and fold the dough over the filling; press edges with your fingertips to remove air and seal. Cut with a ravioli crimper or a round biscuit cutter.

Accomodate tortelli on the tablecloth and dust generously with semolina.

Bring a large pot of water to boil, salt and drop tortelli. Cook 4-5 minutes untile they rise to the surface and are cooked through. Drain reserving some water.

In a large saucepan melt 3-4 tablespoons of butter and add poppyseeds. Stir in gently the tortelli beeing careful not to break them; using a spoon drop melted butter over them.

Serve right away.

Tortelli can be frozen up to 3-4 months: lay them on a tray, close but not overlapped, and put in the freezer for 30 minutes then transfer into a plastic bag suitable for freezing. Drop tortelli straight away into boiling water, without de-freezing, when you look forward to having a succulent pasta dish!

Tortilla burger con Provola delle Madonie e salsa di yogurt allo zafferano…la merenda del campione

tortilla burger

(scroll down for english version)

Da sempre gli opposti si attraggono.

Polo positivo e polo negativo. Bianco e nero. Giorno e notte.

La Greg e l’hamburger. Sì avete capito bene…

L’unico esemplare addentato in vita mia ha avuto un destino crudele: scomposto come un puzzle, scartato prima il pane molliccio poi salsa e cetriolino per mangiare la sola ciccia. Mi chiedo sempre chi abbia avuto la (malaugurata) idea di inventare il ketchup, senza il quale i ragazzi di oggi sembrano incapaci di addentare un panino o di ingurgitare patate fritte e pizza.

Mai preparato in casa un burger (men che meno entrato in versione take-away) fino a qualche giorno fa. L’occasione il rientro del maritino dalla gara di golf con una fame da lupo e la voglia di sorprenderlo con un piatto che mai si sarebbe aspettato dalla sottoscritta.

Niente carne però questa volta, ma una tortilla di patatas a contaminare un burger particolare, croccante all’esterno e morbido all’interno (ma nulla a che vedere con il molliccio), un pane che non sa di alcool ma piuttosto di rustico per esser fatto con una farina tipo 2. Un pane a lunga lievitazione e salutare con tutti quei semini oleosi sopra.

Come nel più degno dei burgers non poteva mancare un cuore filante; ho scelto la Provola delle Madonie, scovata in un negozietto di prodotti siciliani, al posto della massa indicibile di scarti della lavorazione del formaggio che solitamente si trova in un panino farcito (perché di questo, ahimé, sottilette ed affini sono fatte, tanto da non meritare menzione nella categoria dei formaggi).

Per finire il tocco crunchy degli anelli di cipolla rossa del mio orto e la nota cremosa della salsa di yogurt allo zafferano. Mi raccomando utilizzate, se li avete, gli stimmi perchè non hanno paragone con la polvere e sprigionano un aroma indescrivibile….qui da me nessun negozio  sembra averne pertanto, in attesa di comprarlo in internet o di scovarlo in qualche fiera, mi sono dovuta accontentare di quello in polvere.

tortilla burger

BURGER INTEGRALI CON TORTILLA DI PATATE, CIPOLLE ROSSE E SALSA DI YOGURT ALLO ZAFFERANO

per i panini (ne vengono 8):

  • 200 gr di farina manitoba
  • 220 gr di farina di grano tenero tipo 2 macinata a pietra
  • 3/4 cucchiaio di lievito secco
  • 1 tazza di acqua tiepida
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 3 cucchiai di malto d’orzo (o miele)
  • 1 uovo + 1 per la superficie
  • 1 e 1/2 cucchiaino di sale
  • semi di lino
  • semi di papavero
  • semi di sesamo

per la tortilla (a testa)

  • un uovo
  • un patata media
  • 2 cucchiai di latte
  • sale
  • pepe
  • olio extravergine di oliva

per guarnire:

  • cipolla rossa
  • lattughino o misticanza
  • yogurt bianco o greco
  • Provola della Madonie (non stagionata) a fettine
  • 1/2 bustina di zafferano (se avete gli stimmi utilizzate quelli!)

Iniziate il giorno prima preparando i panini.

In una ciotola (o nel contenitore della planetaria usando il gancio per impasti) miscelate le due farine, il lievito ed il sale. Aggiungete gli ingredienti liquidi – olio, uovo, malto d’orzo e acqua tiepida – e con l’aiuto di una forchetta amalgamateli fino ad ottenere un composto omogeneo. Trasferite su un piano di lavoro e lavorate con le mani per qualche minuto (se utilizzate la planetaria sostituite il gancio a foglia con quello uncinato e fate andare per 5-6 minuti).

Quando l’impasto avrà assunto le sembianze di una palla trasferitelo in una ciotola grande leggermente oleata e lasciatelo lievitare per 12 ore. Rimuovete a questo punto l’impasto e dividetelo in 8 parti uguali, dandogli la forma arrotondata e tirando la pasta due lati alla volta verso il basso. Disponete su una teglia ricoperta con carta da forno, coprite con uno strofinaccio pulito e lasciate lievitare per un ora circa.

Riscaldate il forno a 200°.

Sbattete l’uovo rimasto e spennellatevi la superficie dei panini, ricoprite quindi con i semi di lino, sesamo e papavero.

Cuocete in forno per 20-25 minuti.

Estraete e lasciate raffreddare su una gratella.

Preparate la tortilla di patate. (all’ultimo perché il suo calore dovrà fondere il formaggio)

In un padellino mettete abbondante olio e disponetevi la patata tagliata a fettine (non troppo sottili). Fate cuocere per qualche minuto fino a quando risulteranno morbide. Salate e pepate. Trasferite su un piattino.

In una ciotola sbattete l’uovo con il latte e salate. Unitevi la patata stufata.

Riprendete il pentolino nel quale avete cotto la patata, eliminate una parte dell’olio e in quello restante, una volta caldo, cuocete la tortilla. Giratela un paio di volte su se stessa fino a quando risulterà soda.

Rimuovetela dalla pentola con un mestolo forato e trasferitela su un foglio di carta assorbente.

Preparate la salsa di yogurt allo zafferano.

In una ciotola mescolate qualche cucchiaio di yogurt bianco (o ancora meglio greco in quanto più denso) con lo zafferano in polvere; se siete fortunate ad averlo in stimmi fatene rinvenire qualcuno in pochissimo olio leggermente tiepido che una volta freddo unirete allo yogurt. Salate.

Assemblate il piatto.

Tagliate il panino a metà.

Farcitelo con questo ordine:

– misticanza,

– tortilla di patate (ancora calda),

– una fetta di Provola delle Madonie,

– qualche anello di cipolla rossa,

– un paio di cucchiai di salsa allo zafferano.

***

WHOLE-WHEAT TORTILLA BURGER WITH RED ONION RINGS AND YOGHURT AND SAFFRON SAUCE

for 8 burger buns:

  • 200 gr manitoba flour
  • 220 gr stone-grounded whole wheat flour
  • 3/4 tablespoon dry active yeast
  • 1 cup warm water
  • 2 tablespoons extravirgin olive oil
  • 3 tablespoons malted barley syrup (or honey)
  • 1 egg + 1 for brushing tops
  • 1 and 1/2 cucchiaino di sale
  • flax seeds
  • poppy seeds
  • sesame seeds

for the tortilla (serving 1)

  • 1 egg
  • 1 medium potato (peeled)
  • 2 tablespoons fresh milk
  • salt
  • pepper
  • extravigin olive oil

garnishing:

  • fresh red onion rings
  • small mixed salad
  • plain or greek yoghurt
  • Provola delle Madonie (or smoked scamorza cheese) sliced
  • powdered saffron (even better a few stigmas)

Making burge buns the day before.

In a bowl mix together the flours, yeast and salt (if using your electric mixer fit it with the paddle attachment) then add oil, egg, malted barley syrup and warm water. Transfer on a working surface and work with your hands until a firm ball forms (if using your electric mixer switch to the dough hook and knead for 5-6 minutes).

Place in a lightly oiled bowl and let it rise for 12 hours.

Remove then from the bowl and divide into 8 equal sized pieces of dough that must be rolled into balls. Transfer on a baking sheet covered with parchment paper and let them rise for an hour.

Pre-heat the oven to 400° F.

Beat the egg and brush the tops of the burgers then sprikle with seeds (flax, sesame and poppy). Bake for 20 to 25 minutes until lightly brown.

Remove from the oven and let cool on a wire rack.

Making tortilla. (just before serving before its warmth will allow cheese melting)

In a non-stick frying-pan heat a generous amount of oil and add potato cut into slices (not too thin). Cook for a few minutes until tender and lightly golden. Season with salt and pepper. Turn off the heat and transfer onto a plate.

In a small bowl beat the egg with milk and season with salt. Add sautéd potato.

Using the same pan where you cooked potato, discard half of the oil and once heaten the other half pour in the egg and potato mixture. Turn twice upside-down until tortilla is well cooked and firm.

Remove from the pan with a slotted spoon and transfer on a piece of parchment paper allowing oil to drain.

Prepare yoghurt and saffron sauce.

In a bowl mix together some tablespoons of yoghurt (plain or even better greek) with powdered saffron; if you have stigmas soak some of them in a few drops of warm oil and once at lukewarm temperature add to the yoghurt. Season with salt.

Assembling burger.

Cut one burger bun halfwise.

Fill it following this sequence:

– small mixed salad,

– potato tortilla (prepared a few minutes before),

– one slice of Provola delle Madonie (or smoked scamorza cheese),

– some red onion ring,

– 2 tablespoons of yoghurt and saffron sauce.

***

Questo burger ispano-american lo dedico a Vaty per il suo contest.

fusilli1

Rustico di semola con melanzane, patate e alici {senza lievito, senza uova}

rustico di semola con ripieno di melanzane, patate e alici

(scroll down for english version)

Ci sono sere nelle quali vorrei tornare a casa dal lavoro, infilarmi di corsa nella tuta e tuffarmi a pesce sul divano in totale relax e libera da tutti i pensieri. Peccato resti solo un bellissimo sogno!

Come tale resta anche quello di trovare la cena pronta! Mio marito in grembiule??? Forse in un’altra vita…in questa ha deciso che il mestiere di assaggiatore è molto meno impegnativo di quello del cuoco.

Non amo fare la spesa settimanale e questo mi costringe a pormi la domanda ‘e stasera cosa preparo per cena?’ praticamente tutti i giorni, normalmente di mattina presto mentre sorseggio il mio caffè bollente con un sguardo fuori della finestra, per capire se c’è il sole o nevica, ed il gingle di Peppa Pig che mi rimbomba nell’orecchio.

A volte per fortuna rimedio con quello che è in casa oppure con le scorte che faccio tornando dalla mia campagna e che custodisco gelosamente tra dispensa e freezer.

Qualche sera fa in cerca di qualcosa di sfizioso mi imbatto in questo post del blog Una finestra di fronte e m’innamoro di questa ‘sfoglia’ di semola senza lievito e senza uova che mi ricorda molto quella del mio amato strudel crescia sfojata e che in un alcune parti d’Italia è nota con il nome di pasta matta.

Facilissimo da fare, quest’impasto rustico e croccante può essere farcito come più vi piace. Io l’ho già proposto ai miei commensali due volte…sempre immancabili le patate, la prima volta ho utilizzato gli ultimi fagiolini dell’orto ed aggiunto del brie, la seconda ho optato per delle melanzane, arricchite da pinoli tostati e alici sott’olio che con il calore si sciolgono donando un sapore inconfondibile a questa torta salata (o pie, se vogliamo essere più chic).

Vi consiglio di mangiarla calda (facendo attenzione alle patate perché sono bollenti) oppure tiepida. Io ho provato a congelarla con ottimi risultati (anche se il guscio perde un po’ della sua croccantezza) e mi è bastato riscaldarla per un paio di minuti nel microonde prima di portarla in tavola.

rustico di semola ripieno di melanzane, patate e alici

RUSTICO DI SEMOLA CON MELANZANE, PATATE E ALICI (per una teglia rotonda di cm 27)

  • 300 gr di semola di grano duro rimacinata
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 130-150 gr di acqua
  • 600 gr di patate
  • 3 melanzane grandi (se volete un bello strato aggiungetene anche un’altra)
  • 10 alici sott’olio
  • 20 gr di pinoli
  • sale
  • pepe

In una ciotola (potete usare alternativamente per impastare il vostro robot da cucina o la macchina del pane) mescolate la semola, l’olio e l’acqua fino ad ottenere un impasto leggermente morbido ma sodo e lucido; la quantità di acqua è indicativa (vi consiglio di farlo riposare una mezz’ora perché quando l’ho fatto l’impasto è risultato più elastico e resistente considerato che dovete stenderlo molto fine).

Lessate le patate in abbondante acqua salata e scolatele. Schiacciatele con una forchetta e conditele con olio e sale.

Rosolate le melanzane tagliate a tocchetti in una padella con dell’olio (e volendo uno spicchio di aglio che poi toglierete) e salate.

Tostate i pinoli in un padellino e metteteli da parte. Scolate le alici.

Stendete 3/4 dell’impasto molto finemente (è talmente elastico che potete stenderlo a mano, allargandolo piano piano e facendolo roteare, come ho fatto io) e mettetelo in una teglia rotonda leggermente oliata e cosparsa di semola, avendo cura di rivestire anche i bordi.

Distribuite le patate sul fondo, dopodiché ricoprite con le melanzane, unite i pinoli e i filetti di alici. Stendete il restante impasto e ricopritevi la torta, ripiegando i bordi verso l’interno. Praticate un forellino al centro per consentire la fuoriuscita del vapore.

Spennellate con un po’ di olio ed infornate a 200° gradi per mezz’ora circa o fino a quando la superficie risulterà ben dorata.

Servite calda o ancora meglio se tiepida.

***

EGGPLANTS, POTATOES AND ANCHOVIES FILLED SEMOLINA PIE (using a 27cm round baking pan)

  • 300 gr durham wheat semolina
  • 3 tablespoons extravirgin olive oil
  • 130-150 gr water
  • 600 gr potatoes
  • 3 big eggplants (for a thicker layer use 4)
  • 10 anchovies in olive oil
  • 20 gr pinenuts
  • salt
  • pepper

In a bowl (you might also use your bread-machine or electric mixer) whisk together the semolina, extravirgin olive oil and water until a smooth and glossy ball forms. You might need add more water (I suggest you to put the dough to rest for at least half an hour because the time I did it the dough turned out more elastic and resilient which is good since you have to roll it out very thinly).

Cut potatoes into cubes and boil in salted water until tender; drain and smash with a fork. Season with salt and pepper and give a drizzle of olive oil. Set aside.

Cut eggplants into small pieces and sautè in a sauting-pan with extravirgin olive oil and a clove of garlic (optional) until golden and tender. Season with salt and set aside.

In a small pan roast pinenuts and set aside. Drain anchovies from oil.

Pre-heat the oven to 350° F.

Roll out 3/4 of dough using your hands (or a rollingpin) by enlarging it round-like little by little and transfer into baking pan, lighty oiled and dusted with semolina, beeing careful to cover the edges.

Spread smashed potatoes on the base then cover with eggplants, roasted pinenuts and anchovies. Roll out the reserved dough and spread on the tart and fold edges inwards. Using kitchen scissors or a knife make a hole in the centre of pie to allow steam coming out.

Brush the entire surface of the pie with oil and cook for 30 minutes or until the crust turns golden.

Serve immediately or, even better, warm.

Con questa ricetta partecipo al contest di Ostriche dedicate alle melanzane

banner ostriche melanzane

e al contest ‘I prodotti da forno’ del blog Una fetta di Paradiso

2_ CONTEST FORNO CATEGORIE -DOLCE E SALATO

L’eleganza del polpo

(scroll down for english version)

Non credo di essere mancata mai così tanti giorni dal blog (ferie estive escluse) ma ho sentito davvero il bisogno di staccare per un po’ la spina ed evitare di incollarmi dopo cena davanti al computer a scaricare foto e scrivere ricette (voi ne sapete qualcosa?).

Complice di tutto questo è stato anche il bellissimo weekend passato a Porto Sant’Elpidio da mia sorella. La passeggiata sul lungomare, il volo dei gabbiani, la salsedine (che ha ridotto i miei capelli, tornati definitivamente ricci, a un simil gomitolo di canapa), i piedini della mia pulce che camminano sulla sabbia, le bandiere della Marina che sventolano, sdraie ed ombrelloni che prendono posto nelle cabine, la maratona del Piceno riservata ai piccoli che rallegra un caldo sabato mattina e che si conclude con la ola-dens (solo per la mia pulce, per tutti noi leggasi baby-dance) e l’intrattenimento di simpaticissimi clowns.

Poco tempo per cucinare, ancora meno per fotografare i pancakes della colazione e gli gnocchi di ricotta del pranzo ma avrò modo di replicare ed immortalare le ricettine perché sono piaciute a tutti, pulce compresa.

Oggi invece vi propongo un piattino che ho preparato la settimana scorsa per la cena e che sono riuscita a fotografare al volo approfittando dell’ultima luce della sera.

Ci sono pesci ai quali non so perché non riservo mai troppa attenzione buttando l’occhio al di là del bancone della pescheria…e tra questi c’è il polpo… anche in realtà non di pesce ma di mollusco si tratta.

Il mio è stato un acquisto compulsivo, nato dall’aver visto a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro due post: il primo quello di Gabila che ci svela i segreti della cottura del polpo e che da buona isolana ha la fortuna di trovare (o pescare, come in questo caso, grazie alla maestria di sua figlia) e cucinare sempre pesce freschissimo, l’altro quello di Paola che ci regala le polpette di polpo, ricetta suggerita alla sua mamma da un pescatore.

Fatto mio il polpo (quello di Gabila ha tutto un altro aspetto ma di questo ci dobbiamo accontentare) ho seguito i suoi preziosi consigli, anche se non vi nascondo di aver provato una volta la cottura senz’acqua proposta da Paola e di esserne rimasta altrettanto soddisfatta (per non dire straordinariamente sorpresa).

Una volta cotto, intiepidito e tagliato l’ho condito con olio extravergine, sale e pepe ed ho formato questa simpatica torretta alternandolo a patate lesse, profumate con erba cipollina, e zucchine ripassate in padella.

Usando un coppapasta come il mio (del diametro di cm 10) otterrete delle porzioni da secondo piatto, se invece optate per un antipasto non vi resta che utilizzarne uno più piccolo.

tortino polpo, zucchine e patate

TORTINO POLPO, ZUCCHINE E PATATE (per 4 porzioni)

  • 1 polpo fresco pulito da 800-900 gr
  • 8 zucchinette piccole o 4 grandi
  • 4 patate grandi
  • erba cipollina
  • olio e.v.o.
  • sale
  • pepe
  • 2 peperoncini

In una pentola grande portate ad ebollizione dell’acqua ed aggiungete i peperoncini.

Quando l’acqua bolle infilzate il polpo con una forchetta ed immergetelo per tre volte in modo che i tentacoli si arriccino. Dopodichè tuffatelo nell’acqua, salate abbondantemente e cuocete scoperto per 20 minuti.

Trascorso questo tempo spegnete il fuoco e lasciate intiepidire coperto nella sua acqua per ulteriori 20 minuti. Trasferitelo su un tagliere e tagliatelo a tocchetti. Mettete in una ciotola e condite con pepe e olio extravergine di oliva.

Tagliate le patate a cubetti e lessatele in abbondante acqua salata. Scolatele. Mettetele in una ciotola, schiacciatele con un forchetta e conditele con erba cipollina tagliuzzata ed olio extravergine.

Rosolate le zucchine in padella (volendo potete aggiungere uno scalogno) con olio extravergine fino a quando risulteranno leggermente croccanti e dorate. Regolate di sale.

Componete il piatto sistemando il coppapasta al centro e riempiendolo prima con le patate poi con le zucchine ed infine con il polpo tagliato a tocchetti.

Guarnite con erba cipollina e irrorate con olio.

 ***

OCTOPUS, POTATO AND ZUCCHINI SALAD (serving 4)

  • 800-900 gr fresh octopus (innards, eyes and beak removed)
  • 8 small zucchinis (or 4 large)
  • 4 large potatoes
  • chives
  • extravirgin olive oil
  • salt
  • pepper
  • 2 chillies

Fill a large pot with water, add chillies and put on medium heat. As it turns to a boil plunge octopus quickly three times, holding it with a fork by its head (this allow its tentacles to curl).

Then drop it into the pot and cook for 20 minutes, no lid on.

Turn off the heat and let octopus cool down into the pot, lid on.

Drain and transfer on a working surface and cut into pieces. Put in a bowl and season to taste adding salt, pepper and extravirgin olive oil.

Cut potatoes in small cubes and boil in salted water. Drain and transfer into a bowl, smash with a fork and add chopped chives and extravirgin olive oil.

Drizzle some extravirgin olive oil in a pan and cook zucchini, cut into small pieces, until slightly crispy and golden. Season to taste.

Put a circled shaped cutter on a serving plate and arrange potatoes, zucchini and octopus into it forming three layers.

Garnish with chives and give a drizzle of extravirgin olive oil.

Tortini di asparagi e patate….e di passeggiate primaverili nel bosco

tortini di asparagi e patate (14)

Complice una primavera ritardataria, quest’anno l’appuntamento con l’asparagus officinalis è stato rimandato di qualche settimana.

Normalmente di questi tempi, quando torniamo nelle Marche per il weekend, mio marito ed io amiamo intrufolarci nella macchia (vedi sottobosco) e scovare questi deliziosi ortaggi.

La ricerca dell’asparago perduto oltre a richiedere capacità quasi funambolesche di arrampicamento lungo i declivi della montagna, necessita di alcuni accorgimenti:

  • individuare innanzitutto la pianta dell’asparago perchè purtroppo non cresce in mezzo ai prati; si tratta di un arbusto non molto alto dai lunghi rami sottili e con foglioline aghiformi (che dunque pungono!),
  • cercare gli asparagi intorno la base della piantina ma non è detto che vi siano; poiché si mimetizzano facilmente nel verde, se vi accucciate e guardate dal basso nel rovo potete scorgerli più facilmente,
  • tagliare l’asparago con le mani (o con una forbice) dove finisce la parte tenera ed inizia quella legnosa; non estirpatelo con tutta la radice perché la parte che lasciate nel terreno germoglierà di nuovo,
  • non vi aspettate di trovare asparagi ciccioni come quelli coltivati che acquisitiamo al supermercato (quelli della foto per intenderci), quelli selvatici sono più lunghi e sottili,
  • vestire comodi e scegliere preferibilmente tute malconcie…ve lo dice una che ha strappato più di un pantalone tra i rovi,
  • legare bene i capelli soprattutto se ne avete un mare come la sottoscritta e non volete che si incastrino ovunque tra i rami.

tortini di asparagi e patate (2)

In attesa di poterci avventurare nel bosco, ci accontentiamo di quelli coltivati (dal sapore decisamente più delicato).

Qualche giorno fa, avendone avanzati dalla preparazione dell’insalatina di grano saraceno, ho pensato di farne dei tortini monoporzione abbinandoli a delle classicissime patate. La ricetta viene da uno scampolo di giornale (Grazia per la precisione) ben ripiegato all’interno della Moleskine nella quale (fino alla nascita del blog) custodivo gelosamente ‘i piatti da fare’. In corso d’opera ho variato dosi ed ingredienti con quello che avevo a disposizione.

Idea veloce per un antipasto, se utilizzate stampini più grandi può diventare un ottimo contorno.

tortini di asparagi e patate (37)

tortini di asparagi e patate (7)

TORTINI DI ASPARAGI E PATATE (per 5 monoporzioni)

  • 1 patata medio/grande
  • un mazzetto di asparagi
  • 5 cucchiai di pangrattato
  • 50 gr di formaggio grattugiato (io ho usato il grana)
  • 50 gr di burro
  • 40 gr di farina
  • 300 ml di latte fresco intero
  • 1 uovo
  • un ciuffo di erba cipollina
  • olio e.v.o.
  • sale & pepe q.b.

Preparate la besciamella. Sciogliete 30 gr di burro, incorporatevi la farina, regolate di sale e togliete dal fuoco. Mettete il latte a scaldare in un pentolino e aggiungetelo poco alla volta al roux (composto di burro e farina) mescolando in continuazione fino ad ottenere una crema fluida, quindi ponete nuovamente sul fuoco ed emulsionate fino ad ottenere una besciamella soda.

Cuocete nel frattempo gli asparagi in acqua bollente salata per 5 minuti dalla ripresa del bollore, poi scolateli e passateli in acqua ghiacciata. Eliminate la parte terminale e tagliateli due dita sotto le punte (che terrete da parte) quindi affettate i gambi a rondelline.

Sbucciate la patata e tagliatela a julienne.

Imburrate 5 stampini monoporzione (di vetro o di alluminio) e cospargeteli con il pangrattato.

Unite alla besciamella oramai tiepida il tuorlo, il grana, l’erba cipollina tagliuzzata con una forbice e l’albume montato a neve. Distribuitela negli stampini alternandola alle patate ed agli asparagi tagliati a rondelle, terminando con le patate.

Distribuite sulla superficie il burro rimasto a fiocchetti e cuocete in forno preriscaldato a 180-190° per 25-30 minuti. Serviteli decorandoli con le punte di asparagi tenute da parte.

Con questa ricetta partecipo al contest ‘Profumo di primavera’ del blog Lamponi e tulipani

banner contest profumo primavera

Crema di patate e cavolfiore (arrosto) con crostoni al sesamo

crema di cavolfiore 013

Eccomi qua come promesso con la seconda ricetta di oggi.

Questa volta il protagonista dei fornelli è  il cavolfiore, da tanti ignorato perché di scarso sapore ma soprattutto per l’odore (il malodore direi) che sviluppa durante la cottura e si diffonde presto in tutta la casa….quante di voi hanno dimenticato di chiudere la porta della zona notte e si sono ritrovate con camere e bagni puzzolenti di cavolo?

Io tante volte ma il problema l’ho risolto cuocendolo a vapore nel forno a microonde….da allora mio marito, entrando in casa, ha smesso di fare affermazioni del tipo ‘che puzzo che c’è, non ci sarà il broccolo (o cavolo) anche stasera???’

Oggi Mr. Cauliflower (stanco di essere gratinato in forno con la solita besciamella) si è trasformato in una deliziosa crema che ha allietato il nostro pranzetto e ci ha riscaldato in questa freddissima giornata di sole.

La preparazione è un po’ insolita perché per dare sprint al piatto ho cotto preventivamente in microonde il cavolfiore con delle patate, uno spicchio d’aglio e un paio di foglie di alloro. Voi direte, perché mai tutto ciò? Perché qualche settimana fa ho visto in tv così preparare una crema di zuppa ed ho voluto copiarne il procedimento, certa che il mio piatto ne avrebbe guadagnato in sapore….e così è stato!

CREMA DI PATATE E CAVOLFIORE (ARROSTO) CON CROSTONI AL SESAMO (per 3 persone)

  • un cavolfiore bianco di media grandezza
  • 3 patate medio/grandi
  • uno spicchio d’aglio
  • qualche foglia di alloro
  • mezzo litro di brodo
  • 50 ml di panna o latte fresco intero
  • una fetta di pane di semola (io ho usato dell’Altamura)
  • semi di sesamo
  • erba cipollina

Mondate il cavolfiore, tagliate le cimette e lavatele sotto l’acqua corrente. Pelate le patate e tagliatele a tocchetti.

Mettete nel piatto crisp (riscaldato per 3 minuti) le cimette con le patate, uno spicchio di aglio diviso in due e le foglie di alloro. Salate e pepate ed irrorate con un filo d’olio. Mettete nel microonde e fate cuocere con il programma crisp per 12 minuti circa, rigirandole a metà cottura (in alternativa mettetele in una teglia nel forno a 180° per 15-20 minuti).

Una volta arrostite estraete le verdure dal forno e versatele in una casseruola dai bordi alti, dopo aver eliminato aglio ed alloro, aggiungete il brodo caldo e mettete sul fuoco. Fate cuocere per 5-6 minuti quindi frullate con un minipimer. Aggiungete la panna, regolate di sale e pepe e spegnete il fuoco.

Prendete la fetta di pane e tagliatela a cubetti; in una padellina versate un filo d’olio, aggiungetevi quindi i crostoni di pane ed i semi di sesamo e fate tostare per qualche minuto fino a quando risulteranno dorati.

Versate la crema di cavolfiore in una terrina (o direttamente nei piatti), guarnite con i crostini e l’erba cipollina tagliata a pezzetti piccoli con le forbici.