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Divisi da una piadina…moglie vs marito #1

la piadina

(scroll down for english version)

Questa volta gioco in casa! Anche se oramai da un paio di mesi mi rilasso nella campagna marchigiana, la mia carta d’identità parla chiaro…residenza Faenza…che per i meno esperti in geografia significa Romagna, la terra delle balere e del liscio di Raul Casadei, dell’illuminato Pellegrino Artusi, del Sangiovese e della mitica piadina.

Come per il babà, e ancor prima per lo strudel, ci è voluto l’Mtchallenge per convincermi che fare in casa una piada buona come quella del chioschetto preferito è possibile…non che non mi sia mai cimentata ma, non avendo un buon rapporto con strutto ed affini, mi sono sempre fatta tentare dalla versione all’olio extravergine….che solo oggi, dopo aver provato la favolosa ricetta di Tiziana, posso serenamente definire mediocre.

la piadina 3

Trattandosi in fondo di un pezzo di pane condito e prestandosi, non solo per la sua sostanza ma anche per la forma, alla più bizzarra delle farciture, ho cercato un ripieno veloce (perché la piada si prepara al momento) che potesse valorizzare i prodotti delle mie adorate Marche, con qualche piccola incursione fuori regione. E siccome in fatto di gusti il mio consorte ed io siamo abbastanza agli antipodi, ho creato due piadine che ci rappresentassero, lasciando a voi che passate di qui scegliere la preferita…

la sua piadina:  impasto base, ciauscolo, uva nera e aceto balsamico,

la mia piadina: impasto con farina di cece nero (legume di cui vi parlerò presto), erborinato di bufala, albicocche glassate, mandorle e miele in barrique.

Prepararle è semplicissimo e, con ingredienti alla mano, si farciscono in pochi secondi; l’impasto andrebbe fatto riposare per 48 ore ma se siete di corsa (e magari vi accorgete all’ultimo di non avere pane per cena) potete accontentarvi di una mezz’ora di riposo, il tempo sufficiente per tagliare il prosciutto, lavare la rucola o grigliare due verdure.

Per avere una scorta sempre pronta al ritorno dal mare o dal giro in moto fatene doppia dose e congelate quelle che non mangiate! Con questo caldo vi basterà lasciarle una mezz’ora a temperatura ambiente prima di riscaldarle in padella, farcirle e papparle!

Pronte per impastare insieme?

LA PIADINA ROMAGNOLA di Tiziana (per 6 piadine grandi)

  • 500 g di farina 00 (per l’impasto al cece nero ho utilizzato 400 gr di 00 e 100gr di farina di cece nero biologica)
  • 125 g di acqua
  • 125 g di latte parzialmente scremato fresco (io intero perchè la pulce beve solo quello)
  • 100 g di strutto
  • 15 g di lievito per torte salate
  • 10 g di sale fine
  • 1 pizzico di bicarbonato di sodio

Lasciate ammorbidire lo strutto mezz’ora circa fuori dal frigorifero.

Fate scaldare in un pentolino o nel microonde il latte e l’acqua finchè tiepidi.  Su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All’interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l’acqua e il latte. La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po’ dura. Mettete l’impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell’uso.

La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline, lasciatele riposare almeno mezz’ora (io ho fatto palline da 110-115 gr ottenendo 8 piadine). Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d’impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Scaldate il testo o l’apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all’interno, ma nemmeno troppo bassa. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le piadine una sull’altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.

L’impasto può essere preparato anche con l’impastatrice, basterà inserire tutti gli ingredienti nella planetaria  e lavorarli con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.

la piadina 2

PIADINA ALLA FARINA DI CECE NERO CON DADONE DI BUFALA, ALBICOCCHE GLASSATE, MANDORLE E MIELE BARRICATO (per una persona)

  • 1 piadina di farina di cece nero
  • qualche foglia di valeriana
  • cubetti di dadone di bufala (formaggio erborinato fatto con latte crudo di bufala)
  • 2 albicocche (*)
  • una noce di burro
  • un cucchiaino di zucchero di canna integrale
  • mandorle a lamelle tostate
  • miele in barrique di Giorgio Poeta

(*) in un pentolino sciogliete il burro con lo zucchero quindi unite le albicocche tagliate a spicchi e cuocere a fiamma bassa per 2-3 minuti.

la piadina 1

PIADINA AL CIAUSCOLO, UVA NERA E BALSAMICO (per una persona)

  • una piadina
  • qualche foglia di valeriana
  • 3 fette di ciauscolo
  • 4/5 chicchi di uva nera
  • aceto balsamico di Modena Igp

la piadina 4

PIADINA (makes 6 large size or 8 medium)

  • 500 gr all purpose flour
  • 125 ml of water
  • 125 ml fresh semi-skimmed milk
  • 100 gr lard at room temperature
  • 15 gr  baking powder
  • 10gr salt
  • pinch of baking soda

In a small saucepan warm water and milk.

In a bowl combine the flour with the baking powder and the baking soda and make a well in the center, where you will put the lard cut into chunks. Begin to mix with a fork before adding water and milk. Mix until well combined then turn the dough over a work surface and knead by hands for about ten minutes. Transfer the dough in a bowl and cover with plastic wrap. Let stand 48 hours in the fridge. 

Take the dough out of the fridge 2 hours before using. Make 6 balls and let rest covered with a cotton towel for about 20 minutes. Lightly flour work surface and gently flatten one ball at a time with your fingertips before rolling out the piadina with a rolling pin.

Heat a heavy pan on a stove. Cook a few minutes on each side until lightly brown. Arrange the piadinas on one another to keep them warm and cover with a towel.

la piadina 5

BLACK CHICKPEAS FLOUR PIADINAS WITH BUFFALO BLUE CHEESE, GLAZED APRICOTS, ALMONDS AND AGED HONEY (serves one)

  • 1 piadina made with black chickpeas flour
  • green salad
  • buffalo blue cheese diced
  • 2 apricots sliced (*)
  • teaspoon butter
  • teaspoon brown cane sugar
  • toasted almonds sliced
  • aged honey

 (*) in a small saucepan melt butter and sugar then add the apricots and cook on low heat for 2-3 minutes until slightly tender.

la piadina 6

 PIADINA WITH CIAUSCOLO, BLACK GRAPE AND BALSAMIC VINEGAR (serves one)

  • 1 piadina
  • green salad
  • 3 slices ciauscolo (traditional Marche salami)
  • black grape
  • balsamic vinegar

 ***

Con questo (primo ma non ultimo) bis di piadine partecipo alla sfida #40 dell’Mtchallenge

piadina

Tarte fragole e aceto balsamico

strawberry tart 011

(english version below)

Quando ho visto qui questa ricetta me ne sono innamorata…un dolce poco dolce che abbina una sfoglia friabile a fragole ed aceto balsamicovery very cool!

Lo sposalizio fragole e balsamico non mi ha mai intrigato nonostante una famosa pubblicità volesse farci credere in un sorprendente connubio di sapori. Se non ci fosse il blog credo non avrei nemmeno badato alla ricetta ed invece…. sono curiosa di raccontarvi come è andata!

Mi sono serviti poco più di 20 minuti (se a voi dovesse venire la pazza idea di preparare la pasta sfoglia in casa mettetene in conto molti di più!) ed una teglia. Una vaschetta grande di fragole, un barattolo di miele e dell’aceto balsamico (non c’è bisogno di comprare l’aceto ‘tradizionale’ invecchiato almeno 12 anni  ma dimenticate quello acquaticcio diffuso nella grande distribuzione, colorato peraltro con il caramello, che rovinerebbe la torta bagnandola eccessivamente….io ho trovato una via di mezzo investendo qualche decina di euro in un buon condimento balsamico).

Rispetto alla ricetta originale, ho ridotto la quantità di aceto ad un cucchiaio perché ho pensato che la sua nota amarognola potesse risaltare eccessivamente in cottura, mortificando la dolcezza del miele e delle fragole.

La torta mi ci è piaciuta per il contrasto tra il salato della sfoglia e la succulenta dolcezza del ripieno. La consiglierei più per una merenda (o un brunch) che per la colazione se, come me, non potete fare a meno di pucciare un dolcetto nel latte.

E’ preferibile mangiarla tiepida; se vi avanza evitate di riscaldarla perché la pasta sfoglia si ammorbidisce troppo e la tarte perde il suo perché.

strawberry tart 040

TARTE FRAGOLE E ACETO BALSAMICO

1 foglio di pasta sfoglia rotonda

500 gr di fragole (tagliate a fettine)

1 cucchiaio di aceto balsamico

(tradizionale altrimenti condimento balsamico)

3 cucchiai di miele millefiori

zucchero di canna per la copertura

Riscaldate il forno a 180°.

Lavate accuratamente le fragole ed eliminate il picciolo. Tagliatele a fettine per il senso della lunghezza.

Stendete il rotolo di pasta sfoglia su una teglia rotonda, bucherellate con una forchetta e ricopritelo con le fragole avendo cura di sovrapporle accuratamente per evitare che in cottura si formino dei buchi.

Miscelate insieme il miele con l’aceto balsamico e distribuitelo uniformemente sopra le fragole. spolverizzate la superficie con lo zucchero di canna ed infornate.

Cuocete per 25 minuti circa o fino a quando la pasta avrà assunto un coloro dorato.

Servire preferibilmente tiepida accompagnata con gelato alla vaniglia o panna montata.

strawberry tart 043

STRAWBERRY TART

1 sheet of puff pastry

500 gr strawberries (sliced)

1 tablespoon (traditional) balsamic vinegar of Modena

3 tablespoons of honey

cane sugar for the topping

Lay puff pastry on a baking pan covered with parchment paper. Turn up the edges all the way around.

Arrange strawberry slices in tight concentric circles on puff pastry.

Whisk together honey and balsamic vinegar and pour it over strawberries, then sprinkle cane sugar over the tarte.

Bake at 375° F for about 25 minutes or until pastry is golden.

Serve warm with vanilla icecream or whipped cream.

Con questa ricetta partecipo al contest ‘Il cibo me lo porto in giro- vol. 1 I dolci’ del blog Valycakeand

 

Il cibo me lo porto in giro 1[1]

e al contest Risveglio al B&B del blog Viviincucina

contest risveglio al b&b[1]